
MOZIONE - "Richiesta della fermata di Vercelli per i treni della società Arenaways"
Per rilanciare lo sviluppo di un territorio uno degli asset sui quali tutte le amministrazioni devono e dovranno concentrarsi sono le reti di comunicazione e la conseguente rapidità dei collegamenti.
Quindi, anche per Vercelli, è necessario un miglioramento quali-quantitativo dei collegamenti ferroviari e ciò sarebbe non solo utile ai tanti pendolari, ma anche allo sviluppo della Città di Vercelli. Un miglioramento che non può ridursi solo ad un maquillage come l’ottimizzazione di alcuni orari o servizi, ma deve essere di sostanza in vista anche della grande opportunità dell’Exspo 2015.
E’ necessario indubbiamente un miglioramento qualitativo dei treni, basti pensare ai tanti i problemi che quotidianamente i pendolari devono affrontare: dai ritardi, al sovraffollamento dei convogli, alla scarsa pulizia, alla mancanza di chiare e tempestive informazioni. Molti lavoratori e studenti, che usufruiscono della linea ferroviaria, a causa dei disservizi prima citati, sono incorsi ed incorrono in grossi problemi quali il ritardo sui posti di lavoro o la perdita delle lezioni.
E’ necessario anche un miglioramento quantitativo ovvero più treni che colleghino la nostra città con gli hub ferroviari di Torino, Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi. Ricordo che in quest’ultima stazione partono i treni OBB per il nord-est, nonchè per Austria e Germania e tra poco anche i treni ad alta velocità di NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori ) e proprio su Porta Garibaldi sono i diretti i treni di Arenaways.
In quest’ottica di richiedere più treni e migliori per i pendolari ma anche per la città si inquadra la prima mozione, considerando anche che tra breve perderemo i collegamenti con Parigi.
La Società ferroviaria Arenaways ha una base operativa a Santhià dove vengono pulite e revisionate le carrozze. Essa ha iniziato nel novembre 2010 le corse con propri treni nuovi sulla tratta Torino-Milano in open access, cioè senza contributi pubblici. Ma solo poche ore prima dell’inizio del servizio, l’ U.R.S.F. (Ufficio Regolazioni dei Servizi Ferroviari ) ne ha impedito le fermate nelle stazioni non capoluogo di Regione, come Vercelli, motivando tale divieto con le alterazioni che comporterebbe all’equilibrio economico del contratto di servizio pubblico con Trenitalia. Permetetemi due considerazioni: la prima è che non è stato specificato, a quanto mi risulta, a quanto ammonta l’impatto economico conseguente a tale alterazione; la seconda considerazione è che la volontà di Arenaways di fermarsi in città non capoluogo di regione era nota da tempo come pure anche le richieste delle tracce. Peraltro in quel periodo non vi era alcun contratto di servizio tra la Regione Piemonte e Trenitalia. Il protocollo d’intesa per il contratto di servizio venne solo firmato il 13 dicembre 2010.
Lo stesso ufficio ha riaperto la pratica relativa alla società Arenaways, per accertare se veramente la presenza di Arenaways sulla tratta TO-MI rompe “l’equilibrio economico “ di Trenitalia.
Nel contempo anche ad OBB Italia, società ferroviaria facente capo alle ferrovie austriache, veniva impedita dal medesimo ufficio la fermata nelle stazioni non capoluogo del Nord-Est, ma dopo le proteste delle Province autonome di Trento e Bolzano tale divieto veniva sospeso momentaneamente in attesa dei ricorsi ed i treni possono oggi fermarsi anche in stazioni di piccole città.
Da pochi giorni inoltre Arenaways ha istituito dei treni che da Santhià raggiungono Livorno non Ferraris ma quella in Toscana con fermate alle Cinque Terre. Trenitalia fino all’ultimo ha tentato di contrastarne l’entrata in funzione. Poi, visto il non cedimento della Regione Liguria, l’azienda di Stato ha minacciato con l’ad Mauro Moretti alcune ritorsioni sui viaggiatori della normale rete regionale.
L’assessore ai trasporti della Regione Liguria, esprimendo stupore e rabbia di fronte alle posizioni assunte da Trenitalia, ha dichiarato che la Regione si riservava di tutelare nelle opportune sedi gli interessi del servizio del trasporto Regionale.
Personalmente credo che queste minacce non siano un comportamento consono ad un amministratore di quella che è la società Ferrovie dello Stato, ripeto dello Stato.
Alla luce di questi fatti chiediamo che la Regione Piemonte intervenga, come già hanno fatto altri enti in modo tale che venga revocato il divieto, in attesa dei ricorsi, permettendo a tutti i nostri concittadini che utilizzano il treno una maggiore offerta di servizi e la possibilità di scelta tra diversi operatori.
Un’ultima considerazione al riguardo pochissimi giorni orsono il Presidente dell’antitrust, ricordando che senza un mercato realmente concorrenziale sono a rischio la ripresa economica e la vitalità del sistema, ha punta la lente proprio sul settore dei trasporti ferroviari e sul tema delle reti.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 28 giugno 2011
Quindi, anche per Vercelli, è necessario un miglioramento quali-quantitativo dei collegamenti ferroviari e ciò sarebbe non solo utile ai tanti pendolari, ma anche allo sviluppo della Città di Vercelli. Un miglioramento che non può ridursi solo ad un maquillage come l’ottimizzazione di alcuni orari o servizi, ma deve essere di sostanza in vista anche della grande opportunità dell’Exspo 2015.
E’ necessario indubbiamente un miglioramento qualitativo dei treni, basti pensare ai tanti i problemi che quotidianamente i pendolari devono affrontare: dai ritardi, al sovraffollamento dei convogli, alla scarsa pulizia, alla mancanza di chiare e tempestive informazioni. Molti lavoratori e studenti, che usufruiscono della linea ferroviaria, a causa dei disservizi prima citati, sono incorsi ed incorrono in grossi problemi quali il ritardo sui posti di lavoro o la perdita delle lezioni.
E’ necessario anche un miglioramento quantitativo ovvero più treni che colleghino la nostra città con gli hub ferroviari di Torino, Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi. Ricordo che in quest’ultima stazione partono i treni OBB per il nord-est, nonchè per Austria e Germania e tra poco anche i treni ad alta velocità di NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori ) e proprio su Porta Garibaldi sono i diretti i treni di Arenaways.
In quest’ottica di richiedere più treni e migliori per i pendolari ma anche per la città si inquadra la prima mozione, considerando anche che tra breve perderemo i collegamenti con Parigi.
La Società ferroviaria Arenaways ha una base operativa a Santhià dove vengono pulite e revisionate le carrozze. Essa ha iniziato nel novembre 2010 le corse con propri treni nuovi sulla tratta Torino-Milano in open access, cioè senza contributi pubblici. Ma solo poche ore prima dell’inizio del servizio, l’ U.R.S.F. (Ufficio Regolazioni dei Servizi Ferroviari ) ne ha impedito le fermate nelle stazioni non capoluogo di Regione, come Vercelli, motivando tale divieto con le alterazioni che comporterebbe all’equilibrio economico del contratto di servizio pubblico con Trenitalia. Permetetemi due considerazioni: la prima è che non è stato specificato, a quanto mi risulta, a quanto ammonta l’impatto economico conseguente a tale alterazione; la seconda considerazione è che la volontà di Arenaways di fermarsi in città non capoluogo di regione era nota da tempo come pure anche le richieste delle tracce. Peraltro in quel periodo non vi era alcun contratto di servizio tra la Regione Piemonte e Trenitalia. Il protocollo d’intesa per il contratto di servizio venne solo firmato il 13 dicembre 2010.
Lo stesso ufficio ha riaperto la pratica relativa alla società Arenaways, per accertare se veramente la presenza di Arenaways sulla tratta TO-MI rompe “l’equilibrio economico “ di Trenitalia.
Nel contempo anche ad OBB Italia, società ferroviaria facente capo alle ferrovie austriache, veniva impedita dal medesimo ufficio la fermata nelle stazioni non capoluogo del Nord-Est, ma dopo le proteste delle Province autonome di Trento e Bolzano tale divieto veniva sospeso momentaneamente in attesa dei ricorsi ed i treni possono oggi fermarsi anche in stazioni di piccole città.
Da pochi giorni inoltre Arenaways ha istituito dei treni che da Santhià raggiungono Livorno non Ferraris ma quella in Toscana con fermate alle Cinque Terre. Trenitalia fino all’ultimo ha tentato di contrastarne l’entrata in funzione. Poi, visto il non cedimento della Regione Liguria, l’azienda di Stato ha minacciato con l’ad Mauro Moretti alcune ritorsioni sui viaggiatori della normale rete regionale.
L’assessore ai trasporti della Regione Liguria, esprimendo stupore e rabbia di fronte alle posizioni assunte da Trenitalia, ha dichiarato che la Regione si riservava di tutelare nelle opportune sedi gli interessi del servizio del trasporto Regionale.
Personalmente credo che queste minacce non siano un comportamento consono ad un amministratore di quella che è la società Ferrovie dello Stato, ripeto dello Stato.
Alla luce di questi fatti chiediamo che la Regione Piemonte intervenga, come già hanno fatto altri enti in modo tale che venga revocato il divieto, in attesa dei ricorsi, permettendo a tutti i nostri concittadini che utilizzano il treno una maggiore offerta di servizi e la possibilità di scelta tra diversi operatori.
Un’ultima considerazione al riguardo pochissimi giorni orsono il Presidente dell’antitrust, ricordando che senza un mercato realmente concorrenziale sono a rischio la ripresa economica e la vitalità del sistema, ha punta la lente proprio sul settore dei trasporti ferroviari e sul tema delle reti.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 28 giugno 2011
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