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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




LETTERA APERTA DA CASERTA DI SUOR RITA GIARETTA


Da anni, insieme a tre mie consorelle (suore Orsoline del S. Cuore di Maria), sono impegnata in un territorio a dire di molti “senza speranza”. Un territorio, quello casertano, sempre più in ginocchio per il suo grave degrado ambientale, sociale e culturale, dove anche la piaga dello sfruttamento sessuale, perpetrato a danno di tante giovani donne migranti, è assai presente con i suoi segni di violenza e di vera schiavitù.
Come donna, come consacrata, provocata dal Vangelo di Gesù che parla di liberazione e di speranza, insieme alle mie consorelle, ho scelto di “farmi presenza amica” accanto a queste giovani donne straniere, spesso minorenni, per offrire loro il vino della speranza, il pane della vita e il profumo della dignità.
Oggi, osservando il volto di Susan chinarsi e illuminarsi in quello del suo piccolo Francis, scelto e accolto con amore, ripensando alla sua storia – una tra le tante storie accolte, la quale ancora bambina (16 anni) si è trovata sulle nostre strade come merce da comprare, da violare e da usare da parte di tanti uomini italiani – sono stata assalita da un sentimento di profonda vergogna, ma anche di rabbia.
Ho sentito il bisogno, come donna, come consacrata e come cittadina italiana, di chiedere perdono a Susan per l’indecoroso spettacolo a cui tutti, in questi giorni, stiamo assistendo. E non solo a Susan, ma anche alle tante donne che hanno trovato aiuto e liberazione e alle tante, troppe donne, ancora schiave sulle nostre strade. Ma anche ai numerosi volontari e ai tanti giovani che insieme a noi religiose credono nel valore della persona, in particolare della donna, riconosciuta e rispettata nella sua dignità e libertà.
Sono sconcertata nell’assistere come da “ville” del potere alcuni rappresentanti del governo, eletti per cercare e fare unicamente il bene per il nostro Paese, soprattutto in un momento di così grave crisi, offendano, umilino e deturpino l’immagine della donna. Inquieta vedere esercitare un potere in maniera così sfacciata e arrogante che riduce la donna a merce e dove fiumi di denaro e di promesse intrecciano corpi trasformati in oggetti di godimento.
Di fronte a tale e tanto spettacolo l’indignazione è grande!
Come non andare con la mente all’immagine di un altro “palazzo” del potere, dove circa duemila anni fa al potente di turno, incarnato nel re Erode, il Battista gridò con tutta la sua voce: «Non ti è lecito, non ti è lecito!».
Anch’io oggi, anche a nome di Susan, sento di alzare la mia voce e dire ai nostri potenti, agli Erodi di turno, non ti è lecito! Non ti è lecito offendere e umiliare la “bellezza” della donna; non ti è lecito trasformare le relazioni in merce di scambio, guidate da interessi e denaro; e soprattutto oggi non ti è lecito soffocare il cammino dei giovani nei loro desideri di autenticità, di bellezza, di trasparenza, di onesta. Tutto questo è il tradimento del Vangelo, della vita e della speranza!
Ma davanti a questo spettacolo una domanda mi rode dentro: dove sono gli uomini, dove sono i maschi? Poche sono le loro voci, anche dei credenti, che si alzano chiare e forti. Nei loro silenzi c’è ancora troppa omertà, nascosta compiacenza e forse sottile invidia. Credo che dentro questo mondo maschile, dove le relazioni e i rapporti sono spesso esercitati nel segno del potere, c’è un grande bisogno di liberazione.
E allora grazie a te, Susan, sorella e amica, per aver dato voce alla mia e nostra indignazione, ora posso, come donna consacrata e come cittadina, guardarti negli occhi e insieme al piccolo Francis respirare il profumo della dignità e della libertà.
Sr. Rita e sorelle comunità Rut
Caserta, 27 gennaio 2011

ADERENZA ALLA REALTA'


















Domanda : Quanto ritiene che si avvicini alla realtà il personaggio di Antonio Albanese "Cetto La Qualunque"?

Autore : Lorien Consulting srl

Criteri seguiti per la formazione del campione: sondaggio realizzato su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana

Numero delle persone interpellate ed universo di riferimento: Campione di 600 cittadini strutturati per sesso ed età

Data in cui è stato realizzato il sondaggio: tra il 13.01.2011 ede il 14.01.2011

INTERROGAZIONE 41



Con il collega Consigliere Archero abbiamo inoltrato al Sindaco una nuova interrogazione volta a conoscere quando si stima possa essere attivata anche per la Città di Vercelli la trasmissione in diretta sul web dei Consigli comunali.
Tale pratica è già in uso da tempo presso diverse Città ed anche presso alcuni Comuni sotto i 5 mila abitanti.
Con questa nuova tecnologia si possono raggiungere, a nostro avviso, due importanti obiettivi: quello di rendere possibile ad un pubblico più ampio di assistere alle riunioni della massima assemblea rappresentativa comunale e quello della massima trasparenza amministrativa.
Inoltre le riprese dei lavori del Consiglio comunale possono essere archiviate e disponibili per la visione da parte dei cittadini quando è loro più comodo in base alle proprie attività ed impegni.
Questa iniziativa avrebbe anche infine il pregio di rendere maggiormente visibile il lavoro di quello che rimane l’organo deputato ad assumere in ogni città i provvedimenti di maggiore rilevanza: il Consiglio comunale.

Adriana SALA BREDDO
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli 28.01.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Dirette sul Web del Consiglio comunale
I sottoscritti Adriana Sala Breddo ed Egidio Archero, Consiglieri comunali del Gruppo consiliare PD
PREMESSO CHE
la Legge n°81 del 1993 inerente l’elezione diretta del Sindaco, ha avviato un processo di maggiore identificazione dei cittadini con le istituzioni locali; le stesse domande di federalismo, al centro del dibattito politico degli ultimi anni, testimoniano l’esigenza di conferire maggiore rilevanza alle Istituzioni più vicine al cittadino; proprio le nuove modalità d’elezione del Sindaco richiamate in precedenza, hanno nel contempo reso meno visibile il lavoro di quello che rimane l’organo deputato ad assumere in ogni città i provvedimenti di maggiore rilevanza: il Consiglio comunale.
CONSIDERATO CHE
è già in uso da tempo presso diverse Città ed anche presso Comuni sotto i 5 mila abitanti trasmettere in diretta su internet i lavori del proprio Consiglio comunale.
VISTO CHE
• nella risposta (Prot. N° 4008) ad una nostra precedente interrogazione del 31.12.2009 sempre riguardante l’argomento, si riferiva che i Servizi stavano già allora analizzando la fattibilità del progetto, nonché la congruità dei costi proposti dalle ditte interpellate;
• tale innovazione è stata recepita anche in sede regolamentare nella seduta del Consiglio comunale del 26.01.2011 - Articolo 4 ( Diritto d’informazione e di accesso nella sala delle adunanze e nello spazio pre-consiliare attiguo) Punto 6 “ L’Amministrazione Comunale si riserva il compito di registrazione delle sedute con mezzi elettronici e/o audiovisivi, ai fini della sola attività documentale istituzionale dell’Ente, escludendo ogni altro soggetto a procedervi….”
INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERE
quando si stima possa essere attivata la trasmissione in diretta sul web dei Consigli comunali anche per la Città di Vercelli.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgiamo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO
Egidio ARCHERO

INTERROGAZIONE 40





Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 25 -01-2011

OGGETTO INTERROGAZIONE Chiusura ufficio postale dei Cappuccini – richiesta di intervento .

Egr. sig. Sindaco,
come a Sua conoscenza, da lunedì 24 , corrente mese ,POSTE ITALIANE , senza alcun preavviso per l’utenza del quartiere Cappuccini , ha chiuso l’ufficio postale .
Al momento non ci sono, al di là del comunicato affisso all’ingresso dell’ex ufficio postale , né notizie ufficiali, né atti o alcun pronunciamento da parte di POSTE ITALIANE di VERCELLI sulla reale volontà di una prossima riapertura ai Cappuccini di un rinnovato sportello di ufficio postale.
Nell’immediato le reazioni degli utenti , anziani e non , pensionati e gente comune sono state e sono assai critiche e dure per la cessazione di un servizio utile ed efficiente per la tutta comunità.
Né soddisfa , dalle affermazioni apparse sui giornali e dalle segnalazioni raccolte dagli iscritti al partito democratico dei Cappuccini , la soluzione tampone,di riservare due sportelli per l’utenza dei Cappuccini presso la Posta Centrale di Vercelli..
Piuttosto si è portati a credere , secondo il costume italiano , che la soluzione tampone possa essere indefinita , se non definitiva .
Per la riscossione della pensione recarsi in macchina in Posta Centrale è impresa ardua, arrivarci con il bus , linea 3 , implica un gioco dell’oca di mezza città.
I due uffici postali più vicini al quartiere sono gli uffici postali di Corso Palestro e via Malinverni , sempre piuttosto affollati dalla clientela .

Dato atto
che Poste Italiane conosceva l’esecutività dello sfratto dalla attuale sede
che , secondo informazioni assunte , ad oggi non vi è stato alcun contatto tra Poste Italiane e i titolari del negozio di alimentari, ancora in attività , nei cui locali ,secondo voci ed articoli di cronaca , dovrebbe allocarsi la nuova sede
che a fronte di tempi burocratici per stipula contratto, progetto, autorizzazione in commissione edilizia comunale , lavori per la messa in sicurezza dei locali e la loro organizzazione , potrebbe passare anche più di un anno , ad essere fortunati ,
si chiede alla S.V.,
per l’autorità che ricopre e il ruolo di tutore dei bisogni e delle esigenze dei cittadini vercellesi ,
> di intervenire al più presto e chiedere a Poste Italiane di Vercelli, le reali intenzioni di riapertura di una nuova sede ai Capuccini , in quali tempi e con quante unità di personale dedicate
> di chiedere che ,almeno per la riscossione delle pensioni, Poste italiane istituisca un servizio itinerante per la riscossione , per evitare pesanti disagi negli spostamenti ai pensionati del quartiere
> di verificare , in subordine , fino al momento in cui non sarà ripristinato l’ufficio postale ai Cappuccini , l’organizzazione di un bus navetta dai Cappuccini agli uffici di Posta Centrale in città, nei giorni di riscossione delle pensioni.
> se , nel caso Poste Italiane fornisse risposte non congruenti con la gravità del problema sollevato, o manifestasse perplessità circa l’attivazione della nuova sede , l’amministrazione comunale intenda proporre l’utilizzo del fabbricato di proprietà comunale ubicato in via Lamporo o attivarsi con l’ installazione di un prefabbricato di certa e pronta realizzazione su terreno di proprietà comunale, ove allocare il nuovo ufficio postale .
Si ringrazia per la cortese attenzione e si rimane a disposizione , in attesa di riscontri positivi .
Egidio Archero
Manuela Naso
Michele Cressano
Adriana Sala Breddo
Carlo Nulli Rosso
Filippo Campisi
Maura Forte
Gabriele Molinari
Mariagrazia Ranghino
Gabriele Bagnasco

BAGNASCO: PAESE SGOMENTO PER ATTORI SCENA PUBBLICA


(ASCA) - Roma, 24 gen - E' un monito ad ampio raggio quello che il cardinale Angelo Bagnasco, senza mai citare direttamente Silvio Berlusconi ne' l'inchiesta milanese sul caso Ruby, lancia da Ancona, dove si riunisce il Consiglio permanente della Cei. Un richiamo generale, rivolto dunque a tutti gli ''attori della scena pubblica'', a cui l'Italia ''guarda sgomenta'', respirando un ''evidente disagio morale''. Con un passaggio ben mirato, pero', severo, indirizzato a ''chiunque accetta di assumere un mandato politico'', visto che ''deve essere consapevole della misura e della sobrieta', della disciplina e dell'onore che esso comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda'' all'articolo 54.
L'invito e' quello di superare in modo rapido ''la convulsa fase che vede miscelarsi in modo sempre piu' minaccioso la debolezza etica con la fibrillazione politica e istituzionale''. Una fase, rimarca Bagnasco nella sua prolusione, in cui ''i poteri'' dello Stato (non sembra dunque esclusa la magistratura) ''si tendono tranelli'', all'interno di una ''logica conflittuale che perdura ormai da troppi anni''.
L'auspicio di Bagnasco e' che non si infranga l'equilibrio istituzionale, nel momento in cui si ''moltiplicano notizie che riferiscono di comportamenti contrari al pubblico decoro e si esibiscono squarci - veri o presunti - di stili non compatibili con la sobrieta' e la correttezza'', mentre ''qualcuno si chiede a che cosa sia dovuta l'ingente mole di strumenti di indagine''.
Per il presidente della Cei, il rischio, palese, e' che si continui a passare da ''una situazione abnorme all'altra'', mettendo a repentaglio ''l'equilibrio generale'', nonche' ''l'immagine generale del Paese''. Ciascuno, rimarca poi Bagnasco, deve avere la capacita' di ''auto-limitarsi'', ovvero di ''mantenersi'' con sapienza ''entro i confini invalicabili delle proprie prerogative''.
Alla fine, evidenzia Bagnasco, ''nessuno ricavera' realmente motivo per rallegrarsi, ne' per ritenersi vincitore'', alla luce della ''reciproca delegittimazione''.
In definitiva, ''e' necessario fermarsi - tutti - in tempo, fare chiarezza in modo sollecito e pacato, e nelle sedi appropriate''. L'obiettivo e' dare ''ascolto'' alla voce del Paese, che chiede di essere accompagnato ''con lungimiranza ed efficacia, senza avventurismi''. A cominciare dal fronte dell'etica della vita, della famiglia, della solidarieta' e del lavoro. L'Italia, quindi, ha bisogno di ''ringiovanire'', superando i catastrofismi e realizzando finalmente le ''riforme'' tante volte annunciate.

BINARIO MORTO


IL BLOG FERROVIARIO

di Fiorenzo PANERO



Una bellissima lettera aperta un po' polemica che ritengo descriva molto bene la situazione attuale dei pendolari ed induce a delle opportune riflessioni.
Adriana SALA BREDDO

DAI CONVOGLI AGLI ORARI, DAI SERVIZI ALLE INFORMAZIONI
Caro anno nuovo, ti chiediamo un aiutino, noi pendolari che da sempre sopportiamo le pene dell’inferno, che siano sempre bistrattati e che siamo arrivati addirittura ad insultarci fra di noi, forse perché troppo nervosi o troppo incazzati.
Ti chiediamo che i treni possano finalmente viaggiare in orario, che siano puliti, che i servizi siano funzionanti e non perennemente intasati. Ti chiediamo anche, se puoi, che i nostri treni siano caldi d’inverno e freschi d’estate. Lo sappiamo che ti stiamo chiedendo molto.
Vorremmo anche che il personale di Trenitalia ci informasse quando rimaniamo fermi in aperta campagna o quando il treno in stazione proprio non vuole partire. Anche noi abbiamo delle famiglie a casa e anche noi abbiamo voglia, tanta voglia, di tornare in fretta fra le mura domestiche.
Caro anno nuovo, adesso che all’Alstom di Savigliano sono in arrivo per i collaudi i treni ad alta velocità di Montezemolo e Della Valle, ti chiediamo – se puoi – di far anche viaggiare i convogli di Arenaways lungo il percorso circolare per il quale hanno ottenuto il nulla osta. Ma ti preghiamo anche di farli fermare questi convogli, a Vercelli, a Novara, a Pavia, a Voghera, ad Alessandria e ad Asti. Così per dimostrare che Trenitalia de Rfi non mettono alcun bastone fra le ruote del neonato nuovo servizio.
E fa anche, caro anno nuovo, che i nostri convogli siano finalmente dei treni moderni e non residuati scovati in qualche magazzino abbandonato da tempo. Ancora una cosa, sempre se puoi: trova una sistemazione ai barboni che dormono nel sottopassaggio Nord del Lingotto. Anche loro hanno diritto a un po’ di tepore. Così, magari, eliminiamo dal sottopassaggio coperte, bottiglie rotte, cartoni ed escrementi.
Chiediamo troppo?

INTERROGAZIONE 39


Purtroppo a volte in Città i cassonetti per la raccolta dei rifiuti vengono spostati in luoghi non idonei, quali ad esempio: strisce pedonali e parcheggi riservati ai disabili, oppure non vengono rispettate le modalità di esposizione come ad esempio avviene per quelli della raccolta domiciliare della carta. Infatti, in alcune vie cittadine, i contenitori bianchi della carta stazionano sulla strada, anche nei giorni lontani da quelli previsti per la raccolta senza avere la dicitura che ne attesta l'autorizzazione ad essere posizionati sul suolo pubblico. Questi fenomeni sono già stati oggetto di vari articoli giornalistici e di precedenti interrogazioni.
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 19.01.2011
OGGETTO INTERROGAZIONE
: Corretto posizionamento dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD
CONSIDERATO CHE
· purtroppo a volte i cassonetti per la raccolta dei rifiuti vengono spostati in luoghi non idonei quali ad esempio: strisce pedonali e parcheggi riservati ai disabili, oppure non vengono rispettate le modalità di esposizione come ad esempio avviene per quelli della raccolta domiciliare della carta, regolamentata dall’ordinanza n° 59 del 19.02.2009;
· tutti questi fenomeni sono stati anche ampiamente descritti da vari articoli apparsi negli ultimi mesi sui giornali locali.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
se è previsto un servizio di monitoraggio sul corretto posizionamento ed esposizione dei cassonetti da parte di Atena S.p.A. ;
se con l’implementazione della raccolta differenziata e con il conseguente aumento dei cassonetti, il servizio di monitoraggio è stato ulteriormente sviluppato;
se Atena S.p.A. è a conoscenza delle situazioni descritte dagli organi di informazione;
se si è già intervenuti o si interverrà per lo meno sulle situazioni riportate anche dalla stampa locale.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO