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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




BINARIO MORTO




IL BLOG FERROVIARIO

di Fiorenzo Panero

MA NESSUNO PENSA UN PO' ANCHE A NOI?
I francesi ne hanno le scatole piene e adesso puntano a Marsiglia e Ventimiglia – Intanto in Regione si discute di convogli sottoutilizzati - E noi continuiamo a viaggiare come le solite acciughe.
Direi che i problemi ferroviari di casa nostra si possono riassumere in tre specifici momenti. La Torino-Lione ad alta velocità forse va avanti, ma i francesi sono esasperati e adesso pensano anche (seriamente) al percorso Marsiglia, Genova, Milano, Venezia, Lubiana e Kiev. I No Tav sorridono, ma nel nostro Belpaese è sempre così: tempi biblici per tutto quello che si deve fare. Anche le cose più semplici.
Secondo punto, lo avrete letto o sentito: dieci linee sono a rischio. La Regione pensa di tagliarle (vi ricordate i rami secchi di trent’anni fa?) e sostituire i convogli con bus. Sono stati monitorati duecento treni in tutto il Piemonte. E un funzionario scherza, parlando dei treni semivuoti: “Se comprassimo un’auto a questi viaggiatori, ci costerebbe di meno che far viaggiare i convogli”.
Terzo punto: monitorare e riorganizzare il servizio ha anche un senso, ma nessuno ha avuto una sola parola per quei treni che sono l’esatto opposto di quelli che si vogliono tagliare. Sono i treni delle acciughe, talmente strapieni da aver paura a salire a bordo. E di questi convogli che si fa? Niente, assolutamente niente. Neanche una parola è stata spesa, neanche un funzionario di Regione o Trenitalia ha fatto accenno. Se tagli da una parte e non migliori dall’altra, che senso credete possa avere tutto questo?

INTERROGAZIONE 51




Se la notizia fosse vera, come purtroppo dubito che sia, sarebbe un altro duro colpo non solo per i pendolari, ma anche per la Città di Vercelli. Si pensi ad esempio al futuro dell’Ateneo del Piemonte Orientale che ha il suo Rettorato in Città. Infatti proprio ora che si auspica quanto mai necessario realizzare dei collegamenti rapidi tra i tre poli universitari di Vercelli, Alessandria e Novara, la linea Vercelli-Casale elettrificata risulterebbe essere un tratto strategico per il collegamento della nostra Città con Alessandria.
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 26.04.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Spostamento dei fondi per l’elettrificazione della Vercelli-Casale.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
VISTO CHE
sull’edizione di giovedì 21 aprile 2011 del settimanale “La Vita Casalese” veniva riportata la notizia che il finanziamento stanziato dalla Giunta Bresso per l’elettrificazione della Casale-Vercelli, che avrebbe reso appetibile tale tratta che collega Casale via Vercelli con Torino e Milano, è stato tolto trasferendo i fondi a una linea che serve Savigliano. Sempre in tale articolo venivano anche indicati a rischio soppressione alcuni treni della tratta Vercelli-Casale.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
• se all’Amministrazione comunale risulta questa notizia;
• se è previsto un incontro con il Sindaco di Casale per valutare la situazione e le iniziative per recuperare il finanziamento atto al rilancio della linea in questione.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO
TANTI AUGURI PER UNA BUONA PASQUA!

NOTA SULLA "RIORGANIZZAZIONE" DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

L’idea, esposta dall’Assessorato ai trasporti della Regione Piemonte, di “riorganizzare” i treni locali è, a mio avviso, in teoria condivisibile. Ma perché essa non si traduca, in pratica, in un mero taglio di servizi a danno dei pendolari, occorre un attenta analisi in cui devono essere coinvolti gli enti locali come il Comune e la Provincia di Vercelli nonchè i Comitati dei Pendolari a partire da quelli di Vercelli e della tratta Casale-Vercelli facenti parte del Coordinamento dei Pendolari del Piemonte, per un approccio più globale. Proprio perché si tratta di un problema molto complesso prima di abolire un treno a vantaggio di un pulman o viceversa bisogna pensarci molto bene. Difatti per i cosiddetti “rami secchi” e le corse pochissimo frequentate, che si annuncia di voler sostituire con autobus o, semplicemente eliminare, occorre distinguere i casi in cui i bassi numeri dell’utenza possono derivare, ad esempio, da una cattiva programmazione dell’orario. Non mancano i casi, infatti, in cui l’orario dei servizi è più funzionale alle esigenze di Trenitalia di organizzare personale e materiale, che non alle esigenze della potenziale utenza. Occorrerebbe anche capire che fine faranno gli investimenti già previsti per l’elettrificazione ed il rilancio della tratta Vercelli-Casale, per la quale molti sono i treni a rischio. Si parla di soppressione di treni proprio ora che è quanto mai necessario realizzare dei collegamenti rapidi tra i tre poli universitari di Vercelli, Alessandria e Novara e la linea Vercelli-Casale ne è un tratto strategico per la nostra Città. In ogni caso, credo poco probabile che la soppressione di taluni treni, che sarà sicuramente un danno per i loro utenti, anche se pochi, si traduca in un vantaggio per gli altri pendolari. E’ auspicabile infine che le corse ferroviarie soppresse, e sostituite strutturalmente dagli autobus, vengano, almeno queste, sottratte alla gestione contrattuale di Trenitalia ed affidate alle aziende di trasporto locale. Adriana SALA BREDDO - Vercelli, 15 aprile 2011

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE



“Il divieto per ArenaWays di effettuare sulla Torino-Milano soste intermedie a Chivasso, Santhià, Vercelli e Novara, non rappresenta solo una violazione dei principi di libera concorrenza, ma soprattutto un danno per i pendolari. Per questo ho presentato un’Interrogazione al Ministro dei Trasporti per sapere se il Governo non ritenga opportuno e urgente intervenire al fine di garantire agli utenti pendolari servizi idonei e dignitosi e se non ritenga necessario garantire, nel rispetto del federalismo regionale, la libera concorrenza, con la sola finalità di salvaguardare i cittadini-utenti”: così dichiara l’On. Luigi BOBBA (Deputato PD e VicePresidente Commissione Lavoro), relativamente al divieto ad ArenaWays di effettuare fermate intermedie tra Torino e Milano, divieto che sarebbe motivato da un presunto danno economico arrecato a Trenitalia, attuale titolare del contratto di servizio pubblico con le Regioni Piemonte e Lombardia. Aggiunge l’On. Luigi BOBBA: “Vercelli è una città a forte utenza pendolare e da anni i vari comitati denunciano ritardi, disservizi, assenza di manutenzione, di pulizia, di sicurezza e la stessa stazione di Vercelli è in uno stato di degrado e manca anche delle normali infrastrutture di sicurezza relative ai disabili. Inoltre, la tratta Torino-Chivasso risulta quella con le carrozze con interni più sporchi (assieme alle tratte Alessandria-Arona, Alessandria-Vercelli e Novara-Domodossola), mentre ArenaWays mette a disposizione un servizio innovativo, con carrozze attrezzate e molteplici vantaggi (rivendita prodotti freschi, banco pane, ecc.). Pertanto, con il solo scopo di voler difendere il monopolio di Trenitalia, che ogni giorno conferma di non essere interessata a una efficiente gestione del trasporto ferroviario locale (come ammesso anche dallo stesso Moretti), si pregiudicano gli utenti impedendo loro di ricorrere ad un servizio migliore. La stessa recente decisione della Regione Piemonte di cancellare quattro linee vercellesi considerate ‘inutili’, dimostra come l’amministrazione regionale sia totalmente succube di Trenitalia. Si sono bloccate le gare per la liberalizzazione del servizio volute dalla Giunta Bresso, si impedisce agli utenti di servirsi di altri gestori, si cancellano le tratte sottoutilizzate: Moretti può anche continuare ad annunciare epocali trasformazioni nei servizi ferroviari, ma per intanto i pendolari viaggeranno ancora su treni sporchi, guasti e in ritardo.

CONVEGNO "PENDOLARI 2"



Vercelli e Provincia: terra di pendolari. Sono infatti tanti i vercellesi che quotidianamente devono prendere il treno a volte in stazioni che giacciono in stato di abbandono per recarsi al lavoro o a scuola e subire la grave situazione di disagio causata dai ritardi, dalla soppressione di alcuni convogli, dal sovraffollamento degli stessi, dalla scarsa pulizia, dalla mancanza di chiare e tempestive informazioni. Molti lavoratori e studenti, che usufruiscono della linea ferroviaria, a causa dei disservizi prima citati, sono incorsi ed incorrono in grossi problemi quali il ritardo sui posti di lavoro o la perdita delle lezioni. Queste problematiche però, non riguardano solo da vicino la cerchia seppur ampia di pendolari vercellesi, ma anche lo sviluppo dell'intera città. Se Vercelli infatti risultasse sempre più penalizzata a causa della riduzione dei collegamenti sia in termini quantitativi che qualitativi con Milano e Torino, sarebbe un problema non solo per i tanti pendolari vercellesi, ma anche per il futuro stesso della nostra città, che risulterebbe sempre più emarginata. Per questo motivo il Gruppo consiliare del PD aveva organizzato nel maggio dello scorso anno un convegno dedicato a questi problemi. Oggi ci è sembrato necessario rinnovare l’attenzione a questi vercellesi e fare un nuovo punto della situazione dopo la cancellazione delle gare per l'ingresso nel settore dei privati, l’annuncio di nuovi treni e poi la loro soppressione, ma anche alla luce del restyling della stazione di Vercelli e della costituzione del nuovo Coordinamento dei Pendolari Piemontesi. Su queste basi è nata quindi l'idea di un secondo convegno “PENDOLARI 2” che si terrà sabato 9 aprile con inizio alle ore 10 presso la Sala Confesercenti in via Szegoe, 4 a Vercelli. I lavori, introdotti dal Capogruppo PD in Consiglio comunale di Vercelli Gabriele Bagnasco e moderati dal Consigliere Adriana Sala Breddo, avranno l'obbiettivo di ascoltare ed approfondire i problemi del settore, nonchè di valutare i nuovi sviluppi, avvicinandosi così ai problemi reali dei cittadini in modo serio e costruttivo. Gli interventi inizieranno con Daniele Borioli, già Assessore regionale e Responsabile Trasporti PD del Piemonte. Seguirà poi l'intervento di Cesare Carbonari, storico portavoce del Comitato Pendolari Torino-Milano. Quindi la parola passerà a Giuseppe Arena, fondatore ed Amministratore Delegato di "Arenaways", la nuova società di treni privati costretta ad oggi ad operare tra Torino e Milano senza le fermate intermedie importanti per i pendolari. Claudio Cornelli presenterà il nuovo Coordinamento dei Comitati Pendolari del Piemonte recentemente costituitosi. Prenderà infine la parola Stefano Damagino del Comitato Pendolari di Vercelli, che si soffermerà in particolare sulle problematiche locali. Sono stati invitati anche tutti i Comitati Pendolari aderenti al Coordinamento del Piemonte. Le conclusioni del convegno saranno tratte dall'on. Luigi Bobba, Vice Presidente della Commissione Lavoro della Camera.