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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




INTERVENTO IN AULA



MOZIONE - "Fondi per l'elettrificazione della linea ferroviaria Vercelli-Casale."

La precedente Amministrazione della Regione Piemonte aveva nel 2007 sottoscritto un Accordo di Programma Quadro che prevedeva l’elettrificazione della linea ferroviaria Vercelli-Casale per un importo di € 5.000.000 interamente a carico delle risorse regionali per riqualificare questa tratta che collega Casale via Vercelli con Torino e Milano, trasformandola così in una metropolitana leggera.
L’intero percorso sarebbe stato telecontrollato da una centrale operativa, con un indubbio aumento della sicurezza.
La stessa RFI affermava che oltre agli indubbi vantaggi dal punto di vista ambientale, l’elettrificazione avrebbe portato ad un conseguente aumento dell’offerta di trasporto nonché l’impiego di treni più moderni e confortevoli. Ben conoscendo già allora il numero degli utenti, che non è variato.
L’elettrificazione della linea permetterebbe di sfruttare meglio le sinergie tra le due città ed i loro territori per contrastare il duopolio Torino-Novara a causa del quale, per la vicinanza con quest’ultima ne faranno le spese per primi proprio Vercelli e provincia. Nel contempo l’elettrificazione è fondamentale anche per costruire una relazione diretta tra i tre poli universitari di Vercelli, Alessandria e Novara, come auspicato recentemente dello stesso Rettore dell’Università del Piemonte Orientale.
L’elettrificazione della Vercelli-Casale, migliorando l’offerta quali-quantitativa dei convogli, sarebbe in grado di generare una crescita della domanda da parte degli utenti e da ultimo è indispensabile per aprire la possibilità ad un utilizzo della linea in funzione merci, favorendo l’insediamento di nuove realtà industriali.
L’attuale Giunta regionale, ritenendo più urgente procedere alla fornitura di ulteriori nuovi treni per il miglioramento del trasporto regionale sulle due ferrovie in concessione al G.T.T. SpA (Ferrovia Canavesana e Ferrovia Torino-Ceres) ha deliberato in data 19 gennaio 2011 di utilizzare le risorse regionali già impegnate nel 2009 sul cap. 229771 “Elettrificazione della linea ferroviaria Vercelli-Casale” pari a € 5.000.000 per il finanziamento di parte del sopracitato intervento di acquisizione di nuovo materiale rotabile.
Ci troviamo quindi ad un bivio!
Se questi fondi verranno, come era previsto inizialmente, utilizzati per l’elettrificazione della linea oltre ad ottenere un indubbio vantaggio immediato in termini di potenziamento delle rete, in futuro faranno da catalizzatori per ulteriori investimenti più che mai necessari per favorire lo sviluppo del territorio.
Esempio ne è la Torino-Ceres la cui ultima tratta è stata elettrificata solo nel 2008 ed oggi la Regione vuole acquistare ulteriori nuovi treni per migliorarne la qualità del trasporto. Occorre ricordare che l’ultimo tratto elettrificato tocca alcuni comuni che non raggiungono in totale i 5000 abitanti ed un paese di 620 abitanti ha ben due stazioni ristrutturate, mentre ad Asigliano non si fermano più i treni. Perciò, anche su tratte che sembrano secondarie, è utile e necessario investire, poichè investimenti portano altri investimenti.
Se invece i fondi previsti non saranno utilizzati avrà buon gioco in futuro RFI a quello che taluini vociferano adducendo il fatto che solamente una media 450 passeggeri al giorno utilizzano la tratta. Sarebbe pertanto un ramo secco con le conseguenze che possiamo tutti immaginare. Non si puo escludere quindi che ci si avvii ad un inesorabile declino con sempre più autobus in circolazione, non solo nel periodo estivo.
Soprattutto non illudiamoci che si possa migliorare e potenziare la Vercelli-Casale senza fare investimenti. Non bastano le modifica degli orari e le promesse per far viaggiare più veloci ed in orario i treni oggi e farli viaggiare ancora domani.
Occorre chiedere che la Regione Piemonte riveda le proprie decisioni ed i finanziamenti restino nella nostra Provincia per l’elettrificazione della linea Vercelli-Casale.
E’ una battaglia persa questa? No! A patto però che tutti si attivino per difendere il territorio ed il suo futuro a partire da questa Assemblea a quella provinciale ai rappresentanti locali in Regione. Porto a testimonianza un esempio simile per certi aspetti alla nostra situazione a Barletta capoluogo di provincia pugliese. Tempo fa Trenitalia, adducendo i soliti motivi economici soppresse le fermate dei treni Eurostar per Roma, ma l’azione congiunta di Comune, Provincia e Regione, che investi proprio su una linea locale simile alla Vercelli-Casale ha portato ad ottenere nuovamente le fermate prima soppresse ed il rilancio della stazione del capoluogo.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 28 giugno 2011

INTERVENTO IN AULA




MOZIONE - "Richiesta della fermata di Vercelli per i treni della società Arenaways"


Per rilanciare lo sviluppo di un territorio uno degli asset sui quali tutte le amministrazioni devono e dovranno concentrarsi sono le reti di comunicazione e la conseguente rapidità dei collegamenti.
Quindi, anche per Vercelli, è necessario un miglioramento quali-quantitativo dei collegamenti ferroviari e ciò sarebbe non solo utile ai tanti pendolari, ma anche allo sviluppo della Città di Vercelli. Un miglioramento che non può ridursi solo ad un maquillage come l’ottimizzazione di alcuni orari o servizi, ma deve essere di sostanza in vista anche della grande opportunità dell’Exspo 2015.
E’ necessario indubbiamente un miglioramento qualitativo dei treni, basti pensare ai tanti i problemi che quotidianamente i pendolari devono affrontare: dai ritardi, al sovraffollamento dei convogli, alla scarsa pulizia, alla mancanza di chiare e tempestive informazioni. Molti lavoratori e studenti, che usufruiscono della linea ferroviaria, a causa dei disservizi prima citati, sono incorsi ed incorrono in grossi problemi quali il ritardo sui posti di lavoro o la perdita delle lezioni.
E’ necessario anche un miglioramento quantitativo ovvero più treni che colleghino la nostra città con gli hub ferroviari di Torino, Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi. Ricordo che in quest’ultima stazione partono i treni OBB per il nord-est, nonchè per Austria e Germania e tra poco anche i treni ad alta velocità di NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori ) e proprio su Porta Garibaldi sono i diretti i treni di Arenaways.
In quest’ottica di richiedere più treni e migliori per i pendolari ma anche per la città si inquadra la prima mozione, considerando anche che tra breve perderemo i collegamenti con Parigi.
La Società ferroviaria Arenaways ha una base operativa a Santhià dove vengono pulite e revisionate le carrozze. Essa ha iniziato nel novembre 2010 le corse con propri treni nuovi sulla tratta Torino-Milano in open access, cioè senza contributi pubblici. Ma solo poche ore prima dell’inizio del servizio, l’ U.R.S.F. (Ufficio Regolazioni dei Servizi Ferroviari ) ne ha impedito le fermate nelle stazioni non capoluogo di Regione, come Vercelli, motivando tale divieto con le alterazioni che comporterebbe all’equilibrio economico del contratto di servizio pubblico con Trenitalia. Permetetemi due considerazioni: la prima è che non è stato specificato, a quanto mi risulta, a quanto ammonta l’impatto economico conseguente a tale alterazione; la seconda considerazione è che la volontà di Arenaways di fermarsi in città non capoluogo di regione era nota da tempo come pure anche le richieste delle tracce. Peraltro in quel periodo non vi era alcun contratto di servizio tra la Regione Piemonte e Trenitalia. Il protocollo d’intesa per il contratto di servizio venne solo firmato il 13 dicembre 2010.
Lo stesso ufficio ha riaperto la pratica relativa alla società Arenaways, per accertare se veramente la presenza di Arenaways sulla tratta TO-MI rompe “l’equilibrio economico “ di Trenitalia.
Nel contempo anche ad OBB Italia, società ferroviaria facente capo alle ferrovie austriache, veniva impedita dal medesimo ufficio la fermata nelle stazioni non capoluogo del Nord-Est, ma dopo le proteste delle Province autonome di Trento e Bolzano tale divieto veniva sospeso momentaneamente in attesa dei ricorsi ed i treni possono oggi fermarsi anche in stazioni di piccole città.
Da pochi giorni inoltre Arenaways ha istituito dei treni che da Santhià raggiungono Livorno non Ferraris ma quella in Toscana con fermate alle Cinque Terre. Trenitalia fino all’ultimo ha tentato di contrastarne l’entrata in funzione. Poi, visto il non cedimento della Regione Liguria, l’azienda di Stato ha minacciato con l’ad Mauro Moretti alcune ritorsioni sui viaggiatori della normale rete regionale.
L’assessore ai trasporti della Regione Liguria, esprimendo stupore e rabbia di fronte alle posizioni assunte da Trenitalia, ha dichiarato che la Regione si riservava di tutelare nelle opportune sedi gli interessi del servizio del trasporto Regionale.
Personalmente credo che queste minacce non siano un comportamento consono ad un amministratore di quella che è la società Ferrovie dello Stato, ripeto dello Stato.
Alla luce di questi fatti chiediamo che la Regione Piemonte intervenga, come già hanno fatto altri enti in modo tale che venga revocato il divieto, in attesa dei ricorsi, permettendo a tutti i nostri concittadini che utilizzano il treno una maggiore offerta di servizi e la possibilità di scelta tra diversi operatori.
Un’ultima considerazione al riguardo pochissimi giorni orsono il Presidente dell’antitrust, ricordando che senza un mercato realmente concorrenziale sono a rischio la ripresa economica e la vitalità del sistema, ha punta la lente proprio sul settore dei trasporti ferroviari e sul tema delle reti.

Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 28 giugno 2011

P.SORGE, DA BERLUSCONI E LEGA VISIONE ANTI-CRISTIANA



(ASCA) - Roma, 27 giu - Per padre Bartolomeo Sorge, gesuita, ex-direttore della Civilta' Cattolica, i risultati delle ultime tornate elettorali mandano un messaggio politico chiaro sia per il centro-destra, che vede in una crisi sempre piu' evidente il legame Berlusconi-Bossi e l'evidente scollamento dei due leader dalla base dei loro elettori.
Scrivendo sull'ultimo numero di Aggiornamento Sociali, il gesuita invita pero' il centrosinistra a non ''cullarsi sugli allori'' ma a scendere ''con i piedi per terra'' e fare ''tesoro della lezione impartita dalla societa' civile si diano subito da fare per creare un'alternativa credibile al Governo Berlusconi''.
Berlusconismo e leghismo, la cui confluenza ha dato vita a una cultura politica ''in aperto contrasto con punti sostanziali della visione cristiana e della dottrina sociale della Chiesa'', nonche' con i principi fondamentali della Costituzione, mostrano la corda. I cittadini, attraverso il voto referendario, non hanno votato per i partiti ma ''per riaffermare quei valori morali e ideali disattesi e contraddetti dalle leggi varate da chi oggi guida lo Stato''.
I cristiani, conclude p. Sorge, non possono ''fare a meno di accogliere con grande soddisfazione e con grande speranza questi segnali di cambiamento'', mantenendo tuttavia sempre un atteggiamento critico e non ideologico, che deve essere caratteristica propria di ogni cristiano, quale che sia lo schieramento cui appartiene. Tuttavia, ''finalmente l'Italia volta pagina''.

AVVENIRE, SU RIDUZIONE SPESE POLITICA SI ACCETTANO SOLO FATTI


(ASCA) - Roma, 25 giu - Sui tagli del costo della politica, ''e' il momento di fatti e atti convincenti. Perche' nessuno puo' pensare di chiedere nuovi sforzi agli italiani senza dare per primo l'esempio. E nessuno puo' pensare a passi indietro rispetto agli obiettivi ormai indicati. Si accettano solo passi avanti''. Lo scrive il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, in un editoriale nell'edizione di oggi del giornale dei vescovi. E' un tema, scrive, sui cui ''non sono ammesse pure ipotesi'' ma servono ''fatti e atti convincenti''. Certo, aggiunge Tarquinio, i provvedimenti sono per ora ''solo sulla carta'', ma ''il giudizio negativo appare ingeneroso''.

24 GIUGNO 2009 - 24 GIUGNO 2011





Con la seduta di oggi 24 giugno sono trascorsi due anni esatti dal mio insediamento in Consiglio comunale avvenuto il 24 giugno 2009 e credo sia doveroso rendere conto della mia attività soprattutto oggi che si è lontani da una tornata elettorale. In questi 24 mesi sono stata presente al 96% dei Consigli comunali ed all’80% delle sedute della V Commissione di cui faccio parte. Ho sottoscritto 52 Interrogazioni, 3 Ordini del Giorno, 8 Mozioni, 2 Proposte di Delibere ed 1 Emendamento. Mi sono concentrata su problemi sia che coinvolgono numerosi cittadini, come quelli dei pendolari e dei collegamenti per il futuro della città o sulle monitorizzazioni dei fumi dell’inceneritore o sui costi della politica, sia su problemi che riguardano poche persone poiché penso che aver cura delle piccole oneste esigenze del singolo cittadino come se fosse un affare importante sia un buon metodo di politica. Per il servizio svolto ho percepito ad oggi la somma di 1357 euro, pari a circa 57 euro mensili.
Mi ha fatto piacere in questi mesi ricevere la collaborazione di alcuni cittadini,che mi hanno segnalato problemi. Ringrazio anche le tante persone che hanno sottoscritto le petizioni a supporto di alcune mie interrogazioni. Un ringraziamento va anche alla mia famiglia per l’aiuto ed il sostegno, a partire da mia figlia Claretta che, se si lamenta poichè le sottraggo del tempo a causa di questo impegno, mi incita a fare interrogazioni. Un grazie a mio marito Ugo che con la sua esperienza di Consigliere comunale, mi ha seguito all’inizio e con cui continuo a confrontarmi. Trovo che sia una bella esperienza, non solo interessarsi alle politiche per le famiglie, ma avere una famiglia con cui fare politica. Spero che sempre più donne e mamme si avvicinino a questo importante servizio per il futuro della nostra città.
Adriana SALA BREDDO

INTERROGAZIONE 53


Dopo il Politecnico, l’Ospedale S. Andrea, anche i collegamenti ferroviari sembrano creare dei problemi al futuro della nostra Città.
La deliberazione dell’attuale Giunta regionale che intende utilizzare il finanziamento di 5.000.000 euro, previsto per l’elettrificazione della Vercelli-Casale, per procedere all’acquisto di ulteriori nuovi treni che non potranno essere utilizzati dai nostri pendolari in quanto destinati alle linee in concessione al G.T.T. SpA. Si tratta della ferrovia Canavesana e la Torino-Ceres, la cui ultima tratta di 10 km, che tocca paesi che in totale non raggiungono i 5000 abitanti, è stata elettrificata da pochissimi anni.
Considerando l’importanza dell'investimento sia per l’entità economica, sia per le ricadute in zona ( rilancio del trasporto ferroviario locale e della stazione di Vercelli), ho inoltrato al Sindaco un’interrogazione per sapere se la Regione Piemonte aveva manifestato le sue intenzioni e se si era confrontata sulla questione con l’Amministrazione comunale di Vercelli prima di prendere la decisione e se aveva in seguito comunicato la decisione presa.

Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 16.06.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Rapporti Regione Piemonte e Comune di Vercelli circa l’elettrificazione della Vercelli-Casale.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
la precedente Amministrazione della Regione Piemonte aveva nel 2007 sottoscritto un Accordo di Programma Quadro che prevedeva l’elettrificazione della linea ferroviaria Vercelli-Casale per un importo di € 5.000.000 interamente a carico delle risorse regionali.
CONSIDERATO CHE
• per l’attuale Giunta regionale risulta più urgente procedere alla fornitura di ulteriori nuovi treni per il miglioramento del trasporto regionale sulle due ferrovie in concessione al G.T.T. SpA (Ferrovia Canavesana e Ferrovia Torino-Ceres) e che occorre, pertanto, procedere alla sottoscrizione della Convenzione attuativa del succitato intervento per un importo pari a €11.000.000;
• ha deliberato in data 19 gennaio 2011 di utilizzare, per le ragioni sopra evidenziate, le risorse regionali già impegnate nel 2009 sul cap. 229771 “Elettrificazione della linea ferroviaria Vercelli-Casale” pari a € 5.000.000 per il finanziamento di parte del sopracitato intervento di acquisizione di nuovo materiale rotabile.
VISTO CHE
l’investimento per l’elettrificazione della linea Vercelli-Casale risulta essere di elevata entità ed importante sia per il rilancio del trasporto ferroviario della zona, sia per il rilancio stesso della stazione di Vercelli.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
se la Regione Piemonte ha manifestato le sue intenzioni e si è confrontata sulla questione con l’Amministrazione comunale di Vercelli prima di prendere la decisione e se ha comunicato in seguito la decisione presa.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

La Ferrovia Torino–Ceres è gestita dal Gruppo Torinese Trasporti (GTT).
La linea è stata costruita poco per volta: partendo da Torino, il 18 aprile 1868per giungere a Ceres il 17 giugno 1916 per una lunghezza complessiva di circa 44 km.
Nel 2008 viene elettrificato l’ultimo tratto di 10 km circa che porta da Germagnano fino a Ceres.
In questo tratto, come si evince dall’orario, i treni che partono dalla stazione di Germagnano (1293 abitanti ) dopo 4 minuti si fermano nella frazione di Funghera e dopo altri 3 minuti arrivano a Traves, paese di 564 abitanti. Altri 2 minuti ancora e si arriva a Losa, frazione di Pessinetto. Il paese di Pessinetto (614 abitanti) viene raggiunto dopo ulteriori 3 minuti di corsa ed altrettanti ne occorrono per raggiungere Mezzenile (844 abitanti). Infine dopo una tratta di ben 4 minuti si giunge finalmente a Ceres (1030 abitanti).

La Ferrovia Canavesana è una linea ferroviaria italiana, gestita da GTT che, dalla stazione di Settimo , collega i comuni del canavese di: Volpiano, San Benigno Canavese, Bosconero, Feletto, Rivarolo Canavese, Favria, Salassa, Valperga, Cuorgnè, Pont-Canavese. La costruzione fu avviata dalla Società Anonima della Strada Ferrata Centrale del Canavese e fu approvata con atto del notaio Giuseppe Turvano l'11 agosto 1856. I lavori iniziarono nei mesi seguenti.


RISPOSTA INTERROGAZIONE ARENAWAYS



5-04602 Bobba: Scarsa qualità dei servizi ferroviari nel territorio piemontese e mancata promozione della libera concorrenza tra le società di trasporto passeggeri Trenitalia e Arenaways.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
In merito alla problematica in esame su cui il Governo ha già avuto modo di rispondere più volte, da ultimo, con la question time dell'On.Di Biagio discussa in data 18/05/2011, ritengo doveroso porre l'attenzione sul fatto che, ai sensi dell'articolo 59 della legge 23 luglio 2009, n. 99, che recepisce quanto stabilito dalla Direttiva 2007/58/CE, lo svolgimento dei servizi ferroviari passeggeri in ambito nazionale, ivi compresa la parte dei servizi internazionali svolta sul territorio italiano, può essere soggetto a limitazioni nel diritto di far salire e scendere passeggeri in stazioni situate lungo il percorso del servizio, nei casi in cui il loro esercizio possa compromettere l'equilibrio economico di un contratto di servizio pubblico in termini di redditività di tutti i servizi coperti da tale contratto.
Senza dilungarmi oltremodo sulle ampie e circostanziate motivazioni, già peraltro esternate in risposta ai predetti atti ispettivi, pongo l'attenzione sul fatto che, alla luce della vigente normativa, la decisione assunta dall'Ufficio per la Regolazione dei Servizi Ferroviari, in merito ai servizi richiesti dalla Società Arenaways, si è dimostrata essere legittima, motivata e ragionevole tanto che, il Tar Lazio, cui era stato presentato ricorso, ha respinto la richiesta di sospensiva.
In merito alla richiesta di intervento diretto sulla questione non posso che rammentare che non è nelle facoltà dell'organo politico modificare e/o revocare decisioni assunte dagli apparati amministrativi sulla base di precise disposizioni di legge se non, qualora se ne ravvedesse la necessità, con la modifica della stessa normativa.
Al proposito, ribadisco anche in questa sede che, in virtù della vigente normativa, spetta alle Regioni e non al Ministero definire contenuti e modalità dei contratti di servizio pubblico per il trasporto regionale e che, solo l'attivazione da parte delle Regioni di gare per l'affidamento dei contratti di servizio pubblico, garantirà il potenziamento della libera concorrenza e la salvaguardia dei cittadini-utenti.
Infine, in relazione ai segnalati disservizi, ritardi, assenza di manutenzione, di pulizia e di sicurezza, ritengo opportuno depositare una dettagliata relazione, richiesta a Ferrovie dello Stato, in merito alle suddette contestazioni dalla quale emerge un investimento previsto, nei prossimi 6 anni, di 280 milioni di euro per il rinnovo del parco rotabili oltre a vari altri interventi, alcuni dei quali in avanzato stato di esecuzione, tesi ad un innalzamento del livello di qualità del servizio prestato.

Luigi BOBBA (PD), replicando, si dichiara completamente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, dalla quale si evince che viene impedita la libera concorrenza nei servizi ferroviari di collegamento tra Lombardia e Piemonte. Infatti, da un lato, l'attuale amministrazione regionale ha revocato una gara che era stata precedentemente predisposta dalla ex presidente della Regione Piemonte - volta a favorire la liberalizzazione del mercato ferroviario, come richiesto dalla disciplina europea in materia - dall'altro, è stato impedito ad un operatore privato, a cui è stata rilasciata l'autorizzazione ad esercitare il servizio ferroviario passeggeri, di operare nelle stazioni intermedie, nelle quali notoriamente si raccoglie la più rilevante quantità di utenti. In conclusione, ritiene che l'atteggiamento del Governo testimoni un sostanziale disinteresse nei confronti della liberalizzazione dei servizi ferroviari passeggeri, del conseguente miglioramento della qualità dei servizi stessi per i pendolari che ne usufruiscono e della volontà di favorire la società Trenitalia, che, in assenza di concorrenza, non ha alcuno stimolo a migliorare la propria offerta ferroviaria.

ORDINE DEL GIORNO


Il Consiglio Comunale di Vercelli
Visto il nuovo Piano sanitario regionale approvato dalla Giunta della Regione Piemonte,
Preso atto in particolare dei contenuti del cosiddetto “Addendum” e delle relative previsioni di riduzione di numerose strutture ospedaliere,
Considerato che la conseguenza dell’applicazione delle previsioni dell’”Addendum” potrebbero tradursi nella scomparsa di numerosi reparti dell’Ospedale S.Andrea,
Visto l’effetto che tale applicazione sta già manifestando sul sistema di emergenza territoriale esterna (118), con la riduzione di numero di ambulanze medicalizzate e di personale,
Tenuto conto delle possibili prospettive relative alla struttura di Ortopedia emerse nei giorni scorsi già oggetto di interrogazione presso il Consiglio regionale,
Rilevato che, in occasione del dibattito recentemente organizzato dalle Organizzazioni sindacali vercellesi, numerosi esponenti delle stesse organizzazioni, delle amministrazioni locali e dei partiti politici hanno espresso preoccupazione per il futuro della sanità vercellese,
Valutato il danno che questi fenomeni potrebbero arrecare alla popolazione vercellese sia sotto il profilo sanitario che sotto il profilo socio-economico
Manifesta la propria grave preoccupazione per l’incertezza che regna riguardo al futuro della sanità vercellese
Esprime
La propria totale contrarietà al progetto di accorpamento dell’Ospedale S. Andrea con tutti gli ospedali del quadrante Nord-Est in un’unica Azienda ospedaliera facente capo a Novara,
Decide
Di avviare una mobilitazione permanente alla quale invitare tutti gli altri Enti territoriali della Provincia e l’intera popolazione in difesa delle strutture sanitarie vercellesi e valsesiane
Da’ mandato al Sindaco
- di convocare con urgenza una riunione della Conferenza dei Sindaci dell’ASL VC per dibattere la questione e concordare l’adozione di una linea comune
- di convocare un Consiglio comunale aperto al quale invitare i Sindaci degli altri Comuni dell’ASL, il Presidente della Provincia di Vercelli, i responsabili delle Organizzazioni sindacali e delle categorie economiche
- di chiedere fin da subito un incontro con il Presidente della Giunta regionale al fine di manifestargli la posizione espressa dal Consiglio comunale
Gabriele Bagnasco, Maura Forte, Filippo Campisi, Egidio Archero, Carlo Nulli Rosso, Michele Cressano, Maria Grazia Ranghino, Gabriele Molinari, Manuela Naso, Adriana Sala, Mariapia Massa, Luigi Colombi, Piergiorgio Comella, Filippo Ristagno.

PER SOLI 1376 VOTI









(ASCA) - Roma, 30 mag - Il candidato del centrodestra Carlo Riva Vercellotti e' stato eletto alla presidenza della Provincia di Vercelli con il 50,90% delle preferenze. Il candidato del centrodestra ha battuto al ballottaggio Luigi Bobba, candidato per il centrosinistra, che si ferma al 49,09%.
Per Carlo Riva Vercellotti, secondo i dati definitivi del Viminale, hanno votato 38513 elettori, 1376 in piu' rispetto al candidato del centrodestra.