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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




MANCANO 5 MILIONI, L'EDISU PUNTA SUI RISPARMI


Se non si troveranno 5 milioni, nel 2011 le borse di studio saranno dimezzate: questa la brutta notizia. Quella positiva, da suffragare con i fatti, è che sembrano esserci i margini per rientrare. Dopo mesi di polemiche, l’Edisu ha presentato il bilancio preventivo 2011: bilancio tecnico, condizionato da quello regionale ancora in itinere. Lo ha illustrato Umberto Trabucco, presidente di Edisu Piemonte, con il Rettore dell’Università Pelizzetti.
Si parte da un dato: nel 2010 Edisu ha potuto contare su un budget complessivo di 71,4 milioni. Il taglio di risorse regionali operato dalla giunta Bresso - «da 25 a 17 milioni», ha ricordato Trabucco - è stato compensato grazie a un robusto avanzo di amministrazione pari a 13 milioni. Il bilancio 2011 - dov’è iscritta la prima rata delle borse di studio per l’anno accademico 2011-2012 e il saldo di quelle in corso - chiude a 52,1 milioni: comprensivi dei 18 milioni messi dalla Regione e di un avanzo che si è ridotto a 3. A pesare, tra il prima e il dopo, è essenzialmente la riduzione dei trasferimenti statali. Da qui l’importanza di racimolare ulteriori 5 milioni per coprire il servizio. Diciamo subito che l’ipotesi di vincolare le borse di studio alla residenza degli studenti è finita nel dimenticatoio. Non potrebbe essere altrimenti se è vero che, com’è stato ricordato ieri, meno del 17% degli universitari arrivano da altre regioni. Molti di più i piemontesi che vanno a studiare altrove. Fatti due calcoli, il Piemonte avrebbe tutto da perdere. In compenso, si chiederà al Ministero di ridistribuire le risorse del fondo nazionale in base alla percentuale effettiva di studenti iscritta nella nostra regione.
Su come trovare i 5 milioni i vertici di Edisu hanno le idee chiare, complici le rassicurazioni della Regione. Ieri l’assessore Elena Maccanti ha ribadito la volontà di garantire le borse: se sarà il caso, integrando le risorse. Anche così, tanto la Regione quanto Trabucco sono convinti di poter centrare il risultato a prescindere. Sulla base di queste promesse, cinque membri del cda si sono astenuti sul bilancio 2011 in attesa di vedere le carte.
Le leve sulle quali si agirà sono complementari. La meno popolare è l’adeguamento della tassa regionale universitaria all’indice Istat: circa 15 euro a studente. Un gettito importante, dato l’aumento delle immatricolazioni all’Università. Fondamentale il coinvolgimento delle fondazioni bancarie nel finanziamento delle borse. Prevista una commissione per rivedere i criteri di accesso sulla base del merito oltre che del reddito: la scadenza sarà entro l’estate, quando verrà indetto il bando per assegnare le borse del prossimo anno accademico. Anche in questo caso si parte da un dato: il 30% di quanti ottengono la borsa di studio il primo anno non raggiungono i meriti per mantenerla anche il secondo.
Alla voce «riordino» rimanda una serie di azioni complementari. Chiusura delle sedi più piccole, talora decentrate, e accorpamento dei posti-letto. Idem per le mense. La razionalizzazione non risparmierà i costi delle utenze (oggi pesano per 2 milioni l’anno) e quelli della manutenzione delle sedi, mettendo le imprese in concorrenza. «Gli stanziamenti della Regione, inferiori a quelli del 2009, e i tagli decisi dal Governo, mettono a rischio le borse di studio per gli studenti», commenta Gianna Pentenero, consigliere regionale Pd. Si vedrà. Abbattere le spese mantenendo inalterati i servizi: la partita è aperta.
ANDREA CIATTAGLIA, ALESSANDRO MONDO
da "LA STAMPA"
Torino, 28 dicembre 2010

GOVERNO: P.SORGE, SIAMO DI FRONTE A CEDIMENTO STRUTTURALE DELLA POLITICA


(ASCA) Roma, 23 dic - ''Siamo di fronte a un cedimento strutturale del sistema politico, come dimostra il fatto che gli ultimi Governi non reggono piu' di un biennio. E' stato cosi' con il precedente Governo di centro-sinistra di Prodi, ed ora il caso si ripete con il centro-destra di Silvio Berlusconi, nonostante la schiacciante maggioranza di cui ha potuto disporre in Parlamento''.
Lo afferma il gesuita padre Bartolomeo Sorge, direttore emerito della rivista dei gesuiti di Milano ''Aggiornamenti Sociali''.
Il giudizio e' ulteriormente approfondito da p.Sorge che intervistato da 'Famiglia Cristiana' spiega che ''per quanto riguarda il centro-destra, la palese carenza di senso delle istituzioni democratiche dello Stato del Presidente Berlusconi e soprattutto i suoi comportamenti libertini, hanno tolto al leader non solo dignita' e credibilita' morale, ma hanno bloccato il Paese sul pettegolezzo. Cio', unito al fatto che il Parlamento e' spesso bloccato dalle leggi ad personam per fronteggiare i guai giudiziari del Premier, ha prodotto la paralisi attuale del Governo, che ha finito con il relegare in secondo piano la grave crisi del Paese''.
Anche p.Sorge individua nelle legge elettorale uno dei motivi di degrado del sistema politico: ''Mentre ci sforziamo di restituire un'anima ideale ed etica alla politica, e' assolutamente necessario cambiare la legge elettorale vigente, affinche' si affermino e crescano i nuovi equilibri politici, che gia' stanno emergendo dopo la morte clinica del berlusconismo. In particolare e' necessario seguire con attenzione la formazione di quello che impropriamente viene chiamato il 'terzo polo'. Se fondato su una visione alta di politica esso puo' avere futuro''.
Ma p. Sorge non risparmia critiche anche alla gerarchia ecclesiastica per un atteggiamento troppo ''diplomatico'' che puo' mettere in ombra l'atteggiamento evangelico. ''Capisco -afferma- che sul piano pastorale vi possa essere la giusta preoccupazione di mantenere salde alcune posizioni, pero', anche la strenua difesa dei valori e dei principi cosiddetti ''non negoziabili'' perde credibilita', se poi si indulge facilmente di fronte a evidenti trasgressioni dell'etica pubblica, a comportamenti moralmente inaccettabili dei cittadini e degli uomini politici, cercando magari di sminuirli o di 'contestualizzarli', come oggi si dice.
Cosi' facendo, si favoriscono sia il dubbio sulla sincerita' dei pastori, sia la diffusione di una mentalita' in aperto contrasto con lo spirito del Vangelo''.

I MIGLIORI AUGURI

PER UN NATALE SERENO

ED UN NUOVO ANNO RICCO DI FELICITA' !

I TRENI SONO QUASI SEMPRE IN ORARIO


I treni sono quasi sempre in orario, parola di Trenitalia. Ecco la conferma di oggi: Regionale 4140 Novara Torino delle 05:32 / 07:20 arrivato con 57’ Regionale 24812 Aosta Torino delle 05:25 / 07:35 arrivato con 58’ Regionale 10170 Savona Torino delle 05:15 / 07:35 arrivato con 26’ Regionale 2880 Voghera Torino delle 06:08 / 07:50 arrivato con 22’ Regionale 10015 Susa Torino delle 06:52 / 07:55 arrivato con 14’ Regionale 10210 Cuneo Torino delle 06:45 / 07:55 arrivato con 13’ Regionale 10259 Alba Torino delle 06:45 / 08:00 arrivato con 45’ Regionale Veloce 2004 Milano Torino delle 06:00 / 08:00 arrivato con 36’ Regionale 10124 Novara Torino delle 06:17 / 08:05 arrivato con 36’ Regionale 2158 Genova Torino delle 05:31 / 08:10 arrivato con 10’ Regionale 24814 Aosta Torino delle 06:25 / 08:35 arrivato con 11’ Regionale 10440 Aqcqui Torino delle 06:55 / 08:30 arrivato con 25’ Regionale 2062 Bologna Torino 10’ Regionale Veloce 2009 Torino Milano delle 08:50 partito con 12’ Regionale 10145 Torino Pinerolo delle 08:50 / 09:38 partito con 16’ Regionale 10084 Novara Torino delle 07:22 / 08:50 arrivato con 12’ Regionale 4328 Pinerolo Torino delle 07:54 / 08:45 arrivato con 18’ Regionale 10214 Cuneo Torino delle 07:25 / 08:35 arrivato con 14’ ES* 9707 Torino Milano 06:05 / 07:50 arrivato con 19’ Regionale Veloce 2003 Torino Milano 05:50 / 07:45 Partito con 11’ di ritardo è arrivato con 53’ il capo treno non si è fatto vedere dicono alcuni pendolari incazzati perché volevano sapere le motivazioni Regionale Veloce 2005 delle 06:50 / 08:45 Torino Milano arrivato con 12’ Regionale 2004 Milano Torino 06:00 / 08:00 arrivato con 37’ Regionale 10173 Torino Ventimiglia delle 08:00 partito con 22’ di ritardo Regionale 2008 Milano Torino 08:15 / 10:10 partito con 43’ Regionale Veloce 2035 Torino Lingotto Milano via Vercelli - Novara partito con 7’ di ritardo arrivato a Vercelli e Novara con 21’.
Comitato Spontaneo Pendolari Torino Milano
Torino, 16 dicembre 2010

BINARIO MORTO


di Fiorenzo PANERO


Ritengo che questo articolo descriva molto bene la situazione attuale dei pendolari ed induce a delle opportune riflessioni.
Adriana SALA BREDDO

14 dic. 2010 - CONTRATTO PONTE TRA REGIONE E TRENITALIA
Cota caccia 240 milioni di euro e noi pendolari da luglio pagheremo di più. Adesso smettiamola di lamentarci: la Regione versa a Trenitalia 240 milioni di soldi nostri e l’ingegner Moretti promette il rifacimento degli interni di 254 carrozze. Però a luglio scatterà un piccolo aumento per tutti i pendolari dell’Ovest del Nord-Ovest, cioè noi. Non si è parlato di freddo pungente nelle carrozze prive di riscaldamento, di porte che non si aprono o che rimangono perennemente guaste, di toilette intasate e puzzolenti, di ritardi sempre più consistenti. No, in questo contratto-ponte, si pensa al futuro, un futuro che arriva al 2017.
Ma saranno solo 40 le nostre carrozze che vedranno il restyling entro la fine del prossimo anno. Le altre? Nel 2013. La Regione ha anche confermato la volontà di bandire una nuova gara il prossimo anno, gara che dovrebbe riguardare tutta la rete ferroviaria del Piemonte.
E adesso pendolari di Binario Morto che ne dite?

PUBBLICAZIONE DEI DATI DELLE EMISSIONI DELL'INCENERITORE


Finalmente si è giunti ad un passo dalla pubblicazione dei dati in continuo delle emissioni del vetusto impianto di incenerimento posto alle porte della città. Infatti nella risposta del Sindaco alla mia interrogazione si legge:
In merito alle valutazioni conclusive dell’Amministrazione comunale circa la pubblicazione dei dati delle emissioni in continuo dell’inceneritore di Strada per Asigliano, al fine di creare una sezione specifica sul sito internet del Comune, è stata predisposta la richiesta alla Provincia di Vercelli per accedere al Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME), sistema attualmente consultabile da Arpa Piemonte e dalla Provincia di Vercelli.”
Ho prestato sempre molta attenzione all'inceneritore cittadino, dedicandovi varie interrogazioni, la maggior parte delle quali si soffermavano proprio in particolare sul problema della monitorizzazione delle emissioni.
Come i cittadini di altre città sia italiane, sia europee, possono comodamente visionare i dati dei loro impianti in tempo reale tramite internet, credo che anche i vercellesi ne abbiano tutto il diritto, visto anche la vetustà dell'impianto, le cui prime due linee entrarono in funzione nel lontano 1977.
Penso che le nuove tecnologie come internet siano uno dei mezzi che la politica deve utilizzare per recuperare quella distanza che la separa sempre più dai cittadini. E la pubblicazione dei dati delle emissioni dell’inceneritore, come quelle dei dati sull’elettromagnetismo, vanno sicuramente in questa direzione.
Mi auguro ora che la Provincia autorizzi al più presto l’accesso ai dati del Sistema SME e che questi, quanto prima, siano online sul sito del Comune a disposizione di tutti i cittadini.
Ringrazio pubblicamente tutti i cittadini che hanno appoggiato questa mia azione politica, sottoscrivendo una petizione, e assicuro loro il mio impegno sino alla definitiva pubblicazione dei dati.

Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 01 dicembre 2010

OGGETTO INTERROGAZIONE: Pubblicazione dei dati delle emissioni del vetusto inceneritore di Vercelli.
PREMESSO CHE
l’inceneritore di Vercelli, situato in prossimità dell’abitato cittadino, è ormai in esercizio da più di 30 anni, almeno per quanto riguarda le prime due linee entrate in funzione nel lontano 1977.
VISTO CHE
nel corso della riunione del tavolo tecnico per la bonifica/messa in sicurezza dell’inceneritore, tenutasi il 22 luglio 2010, il rappresentante di Atena Patrimonio ha affermato che non vi è affatto un’obsolescenza dell’impianto e che pertanto la sua funzionalità è da prevedersi anche oltre la data del 31 dicembre 2012 come riportato da fonti giornalistiche.
CONSIDERATO CHE
• l’inceneritore di Vercelli è dotato di un Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME) che misura e registra in continuo la concentrazione di diversi parametri (Risp. Interrogazione del 7.12.2009 prot. 50937);
• il sistema SME è operativo dal secondo semestre 2002 per effetto della deliberazione della Giunta Provinciale n. 17695 del 4 maggio 1999 (Risp. Interrogazione del 17.02.2010 prot. 5912);
• i dati delle emissioni di altri inceneritori sono stati resi pubblici da anni su siti internet come ad esempio a partire dal 2002 le emissione dell’impianto di Pietrasanta (LU) gestito proprio da Veolia S.p.A, la medesima società che gestisce quello di Vercelli;
• l’Amministrazione comunale in data 7 dicembre 2009 affermava che avrebbe valutato prossimamente di pubblicare sul proprio sito i dati in oggetto (Risp. Interrogazione prot. 50937);
• in data 2 febbraio 2010 a seguito della possibilità espressa dall’Amministrazione era stata inoltre depositata una raccolta di firme in cui i firmatari chiedevano che i dati delle emissioni dell’impianto di Vercelli venissero resi anch’essi pubblici sul sito internet del comune.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
relativamente alla pubblicazione dei dati delle emissioni in continuo dell’inceneritore di Strada per Asigliano, quali sono le valutazioni conclusive dell’Amministrazione comunale di Vercelli.
Adriana SALA BREDDO

LA GIUNTA COTA GUIDA IL TRASPORTO FERROVIARIO SU UN BINARIO MORTO


Con la scelta di cancellare le gare indette dalla Giunta Bresso, il governo regionale del Piemonte si piega, di fatto, al diktat del monopolista Trenitalia, e fa compiere a tutto il sistema e alle sue prospettive di ammodernamento un salto all’indietro di oltre un anno. Un anno perso a demolire la concorrenza, senza peraltro avere neppure concluso un nuovo contratto con l’attuale gestore.
A questa scelta miope e dannosa per i pendolari, si aggiungono le dichiarazioni del Presidente Cota, che anche in questo caso dimostra una conoscenza assai superficiale degli argomenti di cui parla. Il programma di gare per lotti, varato dalla precedente amministrazione, prevedeva infatti la progressiva messa a gara di tutto il servizio ferroviario regionale. Il primo lotto bandito (e ora annullato da Cota) non riguardava solo la Torino-Milano, ma anche i due interi bacini del nord-est (Vercelli, Biella, Novara, Vco) e del sud-est (Asti e Alessandria), mentre era previsto entro il 2010 l’avvio della gara per il bacino del sud-ovest (Cuneo). L’unico bacino su cui ancora non era stata stabilita la data di messa a gara era quello relativo al lotto metropolitano. Per una ragione molto semplice: era impossibile definire, anche a causa della latitanza del Governo sui finanziamenti promessi per la realizzazione del servizio ferroviario metropolitano, la consistenza esatta dei servizi da mettere a gara per un arco di tempo assai lungo (dodici anni).
Inoltre, nel bando di gara già pubblicato, era previsto l’obbligo per i concorrenti interessati alla linea Torino-Milano di presentare un’offerta valida anche per almeno uno dei due lotti bacinali; e insieme a ciò un meccanismo di contribuzione pubblica che, in pratica, quasi azzerava l’intervento della Regione sulla To-Mi, concentrando risorse assai più consistenti sui bacini meno attrattivi. Insomma, un meccanismo molto ben equilibrato e giudicato assai efficace da illustri esperti di economia dei trasporti, quali il professor Marco Ponti.
Ed è quantomeno sbalorditivo che Cota, nel presentare le ragioni della sua scelta, manifesti una così scarsa conoscenza dell’argomento. Più informata e puntuale, invece, la posizione dell’Assessore Bonino, che ha pubblicamente ammesso le difficoltà insorte, per la mancata concessione da parte di Fs delle aree di deposito e manutenzione. Spia evidente di un atteggiamento ostruzionistico del monopolista, che alla fine ha avuto la meglio.
Una scelta a danno degli utenti, ammantata di promesse che, puntualmente, non saranno mantenute (basta vedere le condizioni penose del servizio nelle Regioni che hanno sottoscritto più di un anno fa gli accordi con Trenitalia). E indorata da qualche pillolina, quale l’annunciato ripristino della carta “tutto treno”, che consentirà di ai pendolari di viaggiare su Eurostarcity e Intercity ormai quasi inesistenti.
E a danno degli stessi ferrovieri occupati nel trasporto regionale, imprigionati in un meccanismo che, dietro l’apparente tutela di qualche beneficio consolidato, saranno i primi a pagare la progressiva dequalificazione del servizio nel quale sono impegnati.
Daniele BORIOLI
Resp. Dipartimento Infrastrutture e Territorio PD Piemonte
Torino, 01 dicembre 2010

INTERVENTO IN AULA


RISCHIO CHIUSURA RESIDENZE UNIVERSITARIE A VERCELLI
Visto il grido di allarme lanciato non solo dagli studenti ma anche dal Presidente dell’EDISU Piemonte, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario,che ha affrmato a seguito dei tagli previsti: “Nel 2011 non potremo erogare le borse di studio e nemmeno tenere aperte le residenze universitarie. Insomma , possiamo chiudere
Si consideri che a Vercelli sono presenti due residenze universitarie dell’EDISU (Residenza Dal Pozzo e Residenza Quintino Sella ) che possono ospitare fino a 99 studenti. Per numero di studenti ospitati, se non sbaglio, la nostra città risulta essere la seconda dopo la città di Torino.
Ma a differenza del capoluogo regionale dove l’università è una raeltà consolidata e con molte eccellenze, la perdita anche solo di alcuni posti presso le residenze universitarie o di alcune borse di studio per la città di Vercelli sarebbe catastrofica per lo sviluppo dell’università. Infatti solo pochi mesi orsono quano fù annunciato il Corso di Scienze dei Materiali, il Preside della Facoltà disse che per favorine lo sviluppo ci sarebbero stati oltre a qualificati docenti in arrivo da altre università anche borse di studio e forti incentivi per le residenze universitarie.
Non da ultimo bisogna pensare che in campo universitario la Città di Vercelli ha già recentemente pagato un pesante contributo con la perdita della Seconda Facoltà di Ingegneria.
Prendo atto quindi della sensibilità dell'Amministrazione comunale al consolidamento di un polo universitario a Vercelli ed invito il Sindaco a farsene anche interprete presso la Regione Piemonte.

Adriana SALA BREDDO
Consiglio comunale del 30 novembre 2010

INTERVENTO IN AULA


SENSIBILIZZAZIONE DEGLI ALUNNI ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ED AL RICICLO
Egr. Sig. Sindaco
non entro nel merito dei dati sulla raccolta differenziata in Città sulla cui interpretazione abbiamo sicuramente visioni diverse, ma credo che su un dato possiamo concordare e cioè che la strada per una corretta raccolta differenziata è ancora in buona parte da percorrere.
La strada per raggiungere anche gli obbiettivi stabiliti dalla legge passa soprattutto a mio avviso attraverso le nuove generazione di cittadini, proprio coloro quindi che frequentano le scuole.
E’ importante pertanto intraprendere delle iniziative di sensibilizzazione alla raccolta differenziata proprio nelle scuole poiché iniziative rivolte ai giovani al difuori degli orari scolastici rischiano il coinvolgimento di pochi ragazzi.
Le avevo nuovamente sottoposto la questione con questa interrogazione poiché da una precedente interrogazione ero venuta a conoscenza che tutte le scuole erano dotate di contenitori della raccolta della carta, ma solo in alcune vi erano i contenitori del vetro, della plastica e delle lattine.
Ora sono soddisfatta nell’apprendere che a tutte le scuole della città sono stati consegnati anche i contenitori per la raccolta differenziata del vetro e della plastica.
Invito l’Amministrazione comunale a continuare ed anche a sviluppare ulteriori attività rivolte agli studenti sul problema e sulle modalità della raccolta differenziata.
La sensibilizzazione delle nuove generazioni non porterà frutti immediti, ma porterà frutti ancor più rigogliosi in futuro e saranno a mio avviso utili anche per cambiare talune abitudini non certo virtuose di alcuni adulti.

Adriana SALA BREDDO
Consiglio comunale del 30 novembre 2010

TAGLI E CAOS, COMINCIA L'INVERNO DEI PENDOLARI


Le linee più critiche nel Lazio, in Piemonte e in Veneto Legambiente: “Mancano 800 milioni: un terzo dei treni a rischio soppressione” Torna Pendolaria la campagna di Legambiente dedicata al trasporto pendolare con iniziative in tutta Italia
Riparte Pendolaria, la campagna di Legambiente, giunta alla sua quinta edizione, dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi, ogni giorno, sceglie il trasporto pubblico su ferro per spostarsi. E purtroppo, riparte lanciando un forte allarme che riguarda le città e i pendolari italiani
“Con i tagli operati dal Governo ai treni pendolari, un treno ogni tre rischia di essere cancellato – ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile Trasporti di Legambiente -. Dal 13 dicembre, con il nuovo orario invernale, si apre una stagione drammatica per i pendolari italiani, destinata, in assenza di nuovi provvedimenti, a peggiorare a causa dei tagli ancora più drastici che le Regioni saranno costrette ad operare. La Legge di Bilancio non ha risolto nulla in tal senso, anzi, ha certificato che per il 2011 mancano ben 800 milioni di Euro, pari al 45% delle risorse in meno rispetto allo scorso anno, mentre dal 2012questesi ridurranno ancora”. Con la Manovra di luglio infatti, sono stati cancellati ben 1.224 milioni di Euro di trasferimenti alle Regioni per le spese relative al servizio di trasporto ferroviario regionale, mentre dalla Manovra approvata la scorsa settimana dalla Camera sono previste risorse pari a 425 milioni per l’acquisto di treni pendolari. La beffa è che i soldi per l’acquisto dei nuovi treni verranno utilizzati dalle Regioni per “salvare” la circolazione di quelli esistenti. Quindi, comunque, meno treni e le solite vecchie carrozze.
In questa situazione appare incredibile il completo silenzio da parte del Ministro dei Trasporti Altero Matteoli che, al contrario, quando si tratta di difendere nuove strade, si batte come un leone attraverso dichiarazioni pubbliche e annunci di nuovi cantieri, mentre sui treni pendolari tace e scarica i tagli sulle Regioni. Il vergognoso squilibrio delle risorse a favore della gomma, infatti, si ripete anche quest’anno. Basti dire che la Legge di Bilancio regala 400 milioni di Euro all’autotrasporto, echenel 2011sono previsti dal Governo investimenti complessivi per 1.230 milioni di Euro per nuove strade e autostrade, tra Legge Obiettivo e Expo di Milano.
“Non è possibile pensare di poter abbandonare i pendolari in questa situazione e le città a soccombere tra traffico e inquinamento - ha continuato Zanchini -. Occorre intervenire affinché nel passaggio della Legge di Bilancio al Senato si possa ripristinare una situazione di normalità. Bisogna individuare subito le risorse per l’acquisto dei nuovi treni e ristabilire il sistema di finanziamento del servizio attraverso l’accisa sul gasolio”. L’errore e l’incredibile irresponsabilità da parte del Governo - secondo Legambiente – sta, infatti, nell’aver tagliato le risorse e contemporaneamente aver soppresso la norma contenuta nella Finanziaria 2008, che consentiva alle Regioni, a partire dal 2011, di trattenere una quota dell’accisa sul gasolio per il servizio ferroviario regionale.
Ma quali sono le più probabili conseguenze per i pendolari italiani? La prima certezza è l’aumento del prezzo dei biglietti, clausola obbligatoria fissata dalla Legge di Bilancio, comunque assolutamente insufficiente. La seconda sono i tagli, che potranno variare a seconda delle risorse che le Regioni riusciranno a togliere ad altri capitoli di spesa, con una dimensione che varia tra il 10 e il 30% dei treni da cancellare e che si comincerà in parte a vedere già con l’orario che scatterà il 13 dicembre.

TAGLI PREVISTI A LIVELLO REGIONALE PER IL TPL


Il Coordinamento Regionale dei Comitati Pendolari del Piemonte è molto preoccupato per le notizie che giungono da tutte le altre regioni italiane, in merito ai tagli previsti a livello regionale per il Tpl. Le notizie riportate sulle cronache dei maggiori quotidiani nazionali e dai Telegiornali, stanno scatenando nel Paese, proteste e iniziative per bloccare la scelta fatta dal Governo che se applicata, costringerebbero le regioni, a tagliare i servizi o ad aumentare le tariffe per i trasporti, fino al 25-30%. Il Coordinamento dei Comitati Pendolari del Piemonte, è preoccupato anche dalla sospensione delle gare e della conseguente firma di un contratto con la Trenitalia per chissà quanti anni ancora, quando con le gare, il Piemonte sarebbe stata la prima regione in Italia ad avere nel 2013 una parte del servizio pubblico ferroviario di qualità, offerto da gestori che sarebbero entrati alle condizioni richieste dal bando, cioè con treni nuovi, come quei treni che oggi un nuovo gestore privato, non riesce a far fermare nelle stazioni di Chivasso, Santhià, Vercelli e Novara perché qualcuno ha stabilito che porterebbe via traffico alle Ferrovie dello Stato e alla Trenitalia. La sospensione delle gare, la firma di un contratto con Trenitalia, gli annunci sui tagli dei servizi e sugli aumenti dei costi, la chiusura di Porta Susa ai treni provenienti dalla Valle D’Aosta, l'incremento dei guasti con i relativi ritardi e soppressioni dei treni in tutta la regione chiedono un avvio immediato di discussione tra la regione Piemonte (gestore del trasporto regionale) e il Coordinamento dei Comitati Pendolari della Regione Piemonte. Il Coordinamento dei Comitati Pendolari Piemontesi ha inviato una richiesta di audizione al Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte alla presenza dei Consiglieri regionali, per affrontare nello specifico questi argomenti e la questione spinosa del riconoscimento dei comitati pendolari, interlocutori fino a ieri di questa regione, e da oggi obbligati a costituirsi in Associazione per poter far parte dell’Osservatorio, organismo deliberato dalla giunta in sostituzione del Forum.
Per il Coordinamento Regionale: Claudio CORNELLI, Agostino PETRUZZELLI, Cesare CARBONARI, Claudio LANO

CARTA TUTTO TRENO PIEMONTE



A partire dal prossimo dicembre potrebbe essere riattivata la CARTA TUTTO TRENO. Tale Carta è disponibile in diverse regioni italiane e lo era stata anche in Piemonte fino allo scorso anno, poi il vecchio accordo era stato sospeso dalle Ferrovie dal 1 gennaio 2010. Questa sospensione aveva provocato le proteste di alcuni pendolari vercellesi che, insieme ad altri della linea Torino-Milano, avevano deciso, a causa degli insostenibili costi, di fare anche un clamoroso “sciopero del supplemento".
Su questo argomento con il collega Consigliere Filippo CAMPISI avevamo ritenuto opportuno sottoporre la questione al Consiglio comunale. La nostra proposta di Ordine del Giorno, atta a sollecitare la Regione Piemonte e Trenitalia S.p.A. affinché venisse ripristinato l’accordo e riattivata la carta, era stata sottoscritta da tutti i Capigruppo sia di maggioranza sia di minoranza ed era stata approvata all’unanimità.
In allegato la richiesta, inoltrata all' Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, di informazioni sui tempi e sulle modalità in merito alle notizie della riattivazione della CARTA TUTTO TRENO e sulle problematiche relative alla stazione di Vercelli riguardanti il funzionamento di una sola biglietteria su tre.

Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 24 novembre 2010

Assessore Trasporti Regione Piemonte
Barbara BONINO
OGGETTO: CARTA TUTTO TRENO PIEMONTE / BIGLIETTERIA STAZIONE VERCELLI
Gent.le Assessore,
in merito alle notizie sulla riabilitazione della Carta Tutto Treno Piemonte, già a partire dal prossimo mese di dicembre, i pendolari della linea Torino – Milano chiedono informazioni sui tempi e sulle modalità per l’ottenimento del documento. Soprattutto chiedono siano date precise informazioni alle biglietterie di Trenitalia nelle stazioni di competenza, onde evitare inutili lunghe code o nei casi peggiori la perdita del treno in partenza, perché come già accaduto in passato, le biglietterie per problemi tecnico – organizzativi, non sarebbero in grado di rinnovare gli abbonamenti prima del giorno della scadenza.
Un gruppo di pendolari di Vercelli, segnalano inoltre che da tempo, una sola biglietteria della stazione, è in funzione sulle tre esistenti, creando ad ogni rinnovo problematiche come quelle sopra segnalate.
Certi di un interessamento in merito, da parte degli uffici competenti, in attesa di conoscere gli sviluppi sui due punti in oggetto, voglia gradire i nostri più cordiali saluti.
Cesare CARBONARI
Portavoce comitato spontaneo pendolari Torino Milano
Torino, 24 novembre 2010

COTA HA TAGLIATO UN ASSEGNO SU TRE



Continuano le preoccupazioni degli studenti per i tagli dei fondi destinati all'EDISU (Ente per il Diritto allo Studio Universitario).
Riporto di seguito un interessante articolo sui problemi che potranno avere gli studenti fuori sede qualora fossero confermati i tagli per le borse di studio o ci fosse un taglio dei posti presso le residenze universitarie. Ricordo che due (Residenza dal Pozzo e Residenza Quintino Sella) delle 24 residenze universitarie del Piemonte si trovano a Vercelli, che ha già recentemente pagato un pesante tributo con la perdita della Seconda Facoltà di Ingegneria.

"Quale aumento? Cota ha tagliato un assegno su tre"
«I conti non tornano e le false promesse vengono a galla». Ci sono anche i borsisti dell’Edisu a protestare a Palazzo Nuovo. All’ordine del giorno c’è la replica al presidente della Regione Roberto Cota, che due giorni fa aveva annunciato: «Sul diritto allo studio lo stanziamento è aumentato di un milione di euro».
Secondo Andrea Aimar, rappresentante degli studenti nel Cda dell’Edisu, «le cose non stanno così e con i soldi promessi quest’anno 3500 universitari che avrebbero diritto alla borsa di studio (il 30%) non la riceveranno per mancanza di fondi». Una condizione inedita in Piemonte, dove negli ultimi dieci anni l’Edisu ha soddisfatto il 100% delle richieste di borse.
I contributi per il diritto allo studio dovrebbero ammontare per il 2011 a 25 milioni di euro: 7 dal ministero (-3 rispetto al 2010) e 18 stanziati dalla giunta regionale. Proprio su questi numeri si è scatenata la bagarre: «L’aumento di un milione millantato da Cota è riferito ai fondi 2010, già decurtati rispetto alla spesa storica di 25 milioni, solo a carico della Regione», dice Aimar.
L’aumento, che oltretutto verrà pagato con il rincaro delle tasse universitarie per il diritto allo studio, «è stato venduto ottimamente all’opinione pubblica - attacca Aimar - ma nasconde il taglio precedente».
«Nell’anno in corso - confermano gli stessi dipendenti Edisu - il diritto allo studio è stato garantito grazie ad un avanzo di cassa dell’ente di 6 milioni», risorse che non ci sono più per il 2011.
La richiesta dei borsisti in protesta a Palazzo Nuovo è chiara: «La Regione deve riportare il finanziamento alle cifre del 2009: oggi siamo sotto di 10 milioni», e oltre alle borse è previsto «un taglio alle attività culturali, ricreative e sportive».
LA STAMPA
Torino, 24 novembre 2010

"LA TRAVERSATA" di Bartolomeo Sorge



Buona sera a tutti! Anzitutto grazie per essere intervenuti.
Saluto Padre Enrico, il nostro Arcivescovo, vedo e saluto le autorità presenti il Questore, il Vice Presidente del Consiglio comunale ed alcuni Consiglieri.
Dò il benvenuto, anche a nome della Sezione UCID di Vercelli ,al nostro graditissimo ospite Padre Bartolomeo Sorge che abbiamo l’onore di avere qui con noi questa sera. Padre Sorge ci presenterà il suo ultimo libro "LA TRAVERSATA: La Chiesa dal Concilio vaticano II a oggi" edito da Mondadori.
Saluto e ringrazio per la partecipazione anche coloro che dialogheranno con l’autore :l’on Luigi Bobba, già Presidente nazionale delle ACLI ,mons. Cristiano Bodo, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Vercelli e il dott. Pier Giorgio Fossale, Assessore alla Cultura del Comune di Vercelli.
Siamo giunti al giro di boa dei cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, e per evengelizzare un mondo profondamente cambiato, non resta che proseguire con coraggio la "TRAVERSATA" lungo quella che è la "rotta" segnata chiaramente dal Concilio.
Padre Sorge in questa traversata della Chiesa e della nostra società verso il terzo millennio si sofferma su alcune figure che chiama "traghettatori" personaggi che ha conosciuto personalmente negli anni, dagli ultimi Papi al Cardinale Carlo Maria Martini fino a due personaggi che pagarono con la vita la loro testimonianza di amore evangelico e l'ideale per una società più giusta: l'Arcivescovo di San Salvador Oscar Romero e il parroco del quartiere palermitano Brancaccio, don Pino Puglisi.
Padre Bartolomeo Sorge è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1958. Ha diretto ”La Civiltà cattolica” dal 1973 al 1985. La Civiltà Cattolica è la più antica di tutte le riviste italiane ancora attive. Il primo numero uscì infatti nell’aprile del 1850. Tra le molte riviste cattoliche, la Civiltà Cattolica è l'unica ad essere esaminata in fase di bozza dalla Segreteria di Stato vaticana e ad averne l'approvazione definitiva. Alcuni articoli venivano visionati personalmente dal Papa.
Voglio ricordare al riguardo di questo importante periodo della vita di Padre Sorge, un piccolo ma significativo fatto che ho letto alcuni mesi orsono su un quotidiano:
Quando giunse alla rivista come giovane membro del Collegio degli Scrittori i suoi superiori gli diedero cinque anni per studiare le materie politiche, mi viene da pensare a certi ”esperti” di politica odierni che forse hanno studiato cinque settimane. Nel periodo in cui ha diretto ”La Civiltà cattolica” è stato a contatto con gli ultimi Papi da Paolo VI a Papa Luciani a Giovanni Paolo II , traghettatori che delinea nel libro attingendo anche ai ricordi personali.

Ha fondato e poi diretto dal 1986 al 1996 a Palermo l’Istituto di formazione politica Padre Arrupe che tuttora interagisce con le più prestigiose università dei cinque continenti. L’Istituto Arrupe fa anche parte di un network finanziato dalla Direzione generale per l’educazione e la cultura dell’Unione Europea.
Ha vissuto nelle strade della Sicilia tra la gente, negli anni delle stragi della mafia ed è stato uno dei protagonisti della "Primavera di Palermo".
Per questo suo impegno ha dovuto vivere sotto scorta per diversi anni. Una delle cose che mi ha colpita quando ho acquistato il libro è stata proprio una foto di questo periodo in cui Padre Sorge appare circondato dagli uomini armati di mitra della sua scorta. Aveva sempre al Suo fianco cinque uomini della DIGOS.
Padre Sorge ricorda questo periodo nel suo libro anche attraverso la figura di Agostino Catalano, il suo capo scorta, uno di quei veri servitori dello Stato, assassinato con Paolo Borsellino nell'attentato mafioso di Via D'Amelio.
Voglio ricordare un dialogo significativo che Padre Sorge ebbe appena arrivato a Palermo:
Si avvicinò a Lui una signora ”Grazie Padre” disse ”Di che cosa?- le obiettò- Non ho ancora fatto nulla”. ”Grazie di essere venuto in questa città, che tutti abbandonano”. E poi sottovoce ”Perchè qui c’è la mafia”.
Dal 1997 al 2009 Padre Sorge è stato direttore della rivista ”Aggiornamenti Sociali” di cui attualmente è direttore emerito E’ autore oltre LA TRAVERSATA di numerosi altri libri.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 19 novembre 2010
Accedi alla galleria fotografica dell'evento:
http://picasaweb.google.com/adriana.salabreddo/LATRAVERSATA#

APPELLO AI SINDACI DI CHIVASSO, SANTHIA', VERCELLI E NOVARA


Gent.mi Sig.ri Sindaci di:
CHIVASSO SANTHIA' VERCELLI NOVARA.
Da oltre dieci anni noi pendolari o ex pendolari, continuiamo a batterci, grazie anche all'appoggio di sindaci che si sono sempre espressi a favore delle lotte dei pendolari, per cercare di dare a tutti un servizio ferroviario degno di un vero Paese civile, come la nostra Italia si sforza di essere. Oggi ci troviamo a vivere un paradosso che tutti i maggiori quotidiani e televisioni pubbliche e private hanno riportato in questi giorni. Il paradosso è che dopo tutte queste battaglie da voi certamente condivise, oggi che un nuovo gestore ferroviario, che grazie ad un gruppo di aziende piemontesi e bresciane, con 70 giovani a contratto indeterminato, vorrebbe offrire alle vostre importanti città da dove ogni giorno partono per Milano e Torino decine di migliaia di pendolari, un servizio ferroviario di qualità, nessuno sta facendo nulla per contrastare la decisione di chi ha voluto impedire che questi bellissimi convogli, fermino nelle vostre stazioni.
A cosa sono servite le nostre battaglie, se oggi nessuno di voi tenta come fece il nostro sindaco Sergio Chiamparino, di bloccare quel treno, perchè è un diritto di tutti noi salirci e utilizzarlo. Il nostro sindaco, riuscì nella sua personale battaglia e oggi i pendolari torinesi possono salire a Porta Susa sul Frecciarossa. Vorrei a tutti ricordare che anche quel treno, come quello del sig. Arena, era un treno privato non coperto dai contributi regionali. Aspettiamo un vostro commento, ma meglio sarebbe una decisione condivisa.
Grazie a nome dei pendolari e degli utenti della linea Torino Milano
In allegato le motivazioni delle nostre battaglie.
Cesare CARBONARI
Portavoce comitato spontaneo pendolari Torino Milano
Torino, 17 novembre 2010

STAZIONE VIETATA AI DISABILI



Dopo aver letto la risposta di Centostazioni S.p.A alla mia richiesta del 25.10.2010 , confesso che sono rimasta delusa nell'apprendere che nel prossimo restyling della stazione di Vercelli non sono al momento previste opere per l'accessibilità dei diversamente abili ai treni. Sono rimasta altresi sorpresa poichè nel progetto di restyling era stata coinvolta l'Amministrazione comunale di Vercelli.
Successivamente, come suggeritomi da Centostazioni, ho contattato RFI con l'obiettivo di far inserire le opere di superamento delle barriere per i divesamente abili all’interno dell'imminente progetto di restyling della stazione. Durante i colloqui ho sottolineato l'importanza della stazione per la nostra Città. Ho ricordato non solo i problemi strutturali della stazione, ma anche la carenza di alcuni servizi.
Ho ricordato ad esempio che la scorsa estate, quando le domeniche la biglietteria era chiusa, in città vi erano solo due rivendite. Peccato però che anch'esse fossero chiuse la domenica. Nella piccola città di Varallo invece le rivendite di biglietti erano ben quattro ed erano aperte la domenica (http://www.trenitalia.com/cms/v/index.jsp?vgnextoid=c5d25d5f3d8da110VgnVCM1000003f16f90aRCRD ). Ho espresso quindi l'auspicio che, qualora si ripetesse la spiacevole situazione della chiusura della biglietteria, si migliorasse questo servizio, che non è stato certo all'altezza di una città capoluogo ed abitata da molte persone anziane che hanno difficoltà ad utilizzare biglietterie elettroniche o internet.
Confermo che ho trovato ascolto ed attenzione da parte dei miei interlocutori di RFI e che, per quanto mi riguarda, continuerò ad attivarmi nella ricerca di una soluzione a questi problemi
"
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 14 novembre 2010

Gentile dottoressa,
come anticipato, le confermo che le tematiche toccate nell’articolo da lei segnalato non rientrano nell’area di competenza di Centostazioni, ma di Rete Ferroviaria Italiana (eccetto marciapiedi piazzale adiacenti ai bus, in questo caso la competenza dovrebbe essere comunale) società, proprietaria dell’immobile, competente per l’accessibilità ai binari e con la quale il gestore Centostazioni definisce ogni azione programmata nell’ambito degli interventi di riqualificazione degli immobili gestiti.
Le invio pertanto, come da lei richiesto, la comunicazione inoltrata alcuni giorni fa al collega Responsabile Ufficio Stampa Ferrovie dello Stato per il Piemonte al fine di inoltrare la sua nota, per competenza, all’interno di Rete Ferroviaria Italiana.
Cordiali saluti
Mirella BATTISTA
Centostazioni S.p.A.
Direzione Relazioni Esterne
Responsabile Ufficio Stampa
Roma, 10 novembre 2010

Ciao Marco,
ci ha scritto la Consigliera di Vercelli, Sala Breddo, in merito ad una serie di criticità relative alla presenza di barriere architettoniche presso la stazione di Vercelli, emerse nell’ambito di un articolo che allego per opportuna informazione (purtroppo non si legge benissimo). Lo spirito della segnalazione è quello di inserire le opere di superamento di queste barriere all’interno del nostro progetto di restyling della stazione, ma come sai non trattandosi di aree comprese nel nostro perimetro non sarà possibile, a meno di indicazioni specifiche da parte di RFI. Ti giro pertanto l’articolo e la comunicazione della consigliera comunale, in modo da indirizzarlo all’interno di RFI ai giusti referenti. Grazie, saluti .
Mirella BATTISTA
Centostazioni S.p.A.
Direzione Relazioni Esterne
Responsabile Ufficio Stampa
Roma, 5 novembre 2010

FINANZIARIA: PENDOLARI PENALIZZATI DUE VOLTE



(ASCA) - Firenze, 12 nov - ''Il Governo e il Parlamento devono trovare nuove risorse per salvare il trasporto pubblico locale, non aumentare le tariffe dei treni dei pendolari. Siamo davanti a scelte ingiuste e irresponsabili, i pendolari rischiano di essere due volte vittime delle scelte del Governo: subiscono il deterioramento del trasporto pubblico, e devono anche pagarlo di piu'''. Cosi' l'assessore regionale toscano ai trasporti Luca Ceccobao, interviene sulla notizia dei possibili aumenti dei biglietti per i treni regionali previsti nel maxi-emendamento alla legge nazionale di stabilita'.
''Il ministro Tremonti - spiega l'assessore - vuol scaricare il peso dei tagli al trasporto pubblico sui pendolari, spingendo le Regioni ad aumentare le tariffe sui treni regionali. Quello del Governo e' un vero e proprio ricatto che vincola gli investimenti ferroviari all'aumento dei biglietti dei cittadini che usano i treno. Tutto questo e' inaccettabile. Servono risorse per salvare bus e treni, non ulteriori tagli agli investimenti ferroviari e nuovi aumenti del costo dei biglietti''.

ARENAWAYS: PENDOLARI TORINO-MILANO, PREOCCUPATI PER ABOLIZIONE FERMATE INTERMEDIE


(AGENPARL) - Roma, 11 nov- “Siamo molto preoccupati che non vengano concesse queste fermate. Non siamo del settore e non possiamo giudicare le motivazioni tecniche, ma siamo molto preoccupati che in Italia non si possa concedere un’autorizzazione a un gestore che con soldi suoi, non è che ha chiesto un contributo pubblico, voglia fare un servizio sulla Torino - Milano dove c’è traffico per tutti”. Così all’AgenParl il portavoce del Comitato Pendolari Torino Milano, Cesare Carbonari, in merito all’abolizione delle fermate intermedie tra Torino e Milano della nuova linea Arenaways.
"I pendolari viaggiano stracarichi, in piedi, quindi questo servizio ben venga. Lo vediamo come un’opportunità, intanto di lavoro perché sono aziende italiane. Arena poi ha lavorato trent’anni in Trenitalia, ma noi non è che sosteniamo lui perché abbiamo interessi, noi siamo pendolari. Da dieci anni facciamo battaglie per avere un servizio migliore, ora quest’opportunità viene così limitata e siamo un po’ preoccupati”. “A noi interessa la comodità, la modernità del treno, l’accessibilità ai disabili che ieri erano con noi ed erano entusiasti del servizio. Ben venga un gestore con servizi moderni, è importante avere un servizio finalmente a livello europeo”.

LA RACCOLTA DELLA CARTA A VERCELLI





Ho presentato diverse interrogazioni riguardanti il problema dei rifiuti ed in particolare la raccolta differenziata. Poiché credo essere uno degli aspetti più importanti da affrontare per la Città, visto il costo che ricade direttamente sui cittadini. Moltissime infatti sono state le proteste per il recente notevole aumento della Tarsu che ha colpito i vercellesi, aumento di circa il 27% .
Occorre inoltre tener presente che per la monitorizzazione delle nuove modalità di raccolta dei rifiuti è previsto un costo annuo aggiuntivo. Pertanto, al di la delle diverse visioni tra maggioranza ed opposizione, a mio avviso la raccolta differenziata in atto deve funzionare al meglio, nel rispetto dei regolamenti in vigore per raggiungere gli obiettivi e non incorrere in ulteriori sanzioni.
Con l'ultima mia interrogazione al riguardo volevo evidenziare un problema ed ottenere una risposta ad un quesito postomi da alcuni cittadini. Essi si chiedevano se i contenitori bianchi della carta, su cui non appariva esposta l'autorizzazione, fossero anch’essi autorizzati a sostare al di fuori delle ore di raccolta,come prevede il disciplinare tecnico relativo al servizio di raccolta domiciliare della carta. Nel disciplinare al riguardo si può leggere che i contenitori devono essere esposti non prima delle ore 20.00 della sera precedente il giorno di raccolta e ritirati non dopo le ore 24 del giorno stesso di raccolta.
Basta fare un giro la domenica mattina, giorno in cui in nessuna delle sei zone in cui è stata divisa la città è prevista la raccolta della carta, per rendersi conto di quanti cassonetti privi dell’apposita autorizzazione sono esposti in talune zone.
Visto il costo aggiuntivo che grava sui cittadini, invito l’Amministrazione comunale a verificare che il disciplinare venga rispettato e coloro che eventualmente non lo rispettano vengano sensibilizzati a farlo, poiché la loro non collaborazione può vanificare gli sforzi della maggior parte dei vercellesi per il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla legge.

Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 10 novembre 2010

OSSERVATORIO TPL DEL PIEMONTE


Lo scorso mese di settembre avevo espresso alcuni dubbi circa l'impostazione del nuovo Osservatorio del Trasporto Pubblico della Regione Piemonte, che nelle intenzioni della Giunta regionale deve andare a sostituire il Forum dei Pendolari. Ora purtroppo osservo che i dubbi circa la partecipazione all'Osservatorio dei comitati spontanei dei pendolari e sulla sua effettiva possibilità di incidere nelle decisioni sembra stiano trovando sempre maggiore conferma tra diversi comitati pendolari della Regione, come viene riportato chiaramente nell'articolo apparso su "LA STAMPA" pagine di Alessandria dal titolo inequivocabile "L'Osservatorio treni fatto così non ci piace".
http://www.arenaways.com/media/press/2010/11_08_10/La_Stampa-Alessandria_07-11-10.pdf
Alcuni pendolari infatti lamentano che l'Osservatorio abbia solo un ruolo consultivo, dove si comunicano decisioni già prese e per giunta i comitati spontanei dei pendolari per parteciparvi devone costituirsi in associazioni legalmente riconosciute con ulteriori aggravi di spese per questi cittadini.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 8 novembre 2010

EDISU : PARLANO GLI STUDENTI


Siamo i borsisti e le borsiste dell’Edisu Piemonte (Ente regionale per il diritto allo studio universitario). Abbiamo deciso di scrivere questa lettera per portare all’attenzione del presidente, del Consiglio e della giunta - qualora non ne fossero già a conoscenza – le attuali vicende del diritto allo studio universitario a livello regionale e nazionale. Scopo di queste righe è anche quello di chiedere alle istituzioni di prendere posizione a favore dei diritti degli studenti.
L’Edisu Piemonte ha rappresentato negli ultimi anni un’eccellenza a livello nazionale garantendo, tramite un’attenta ed efficiente gestione, una serie di servizi ed aiuti economici ad una parte di studenti che hanno scelto la nostra regione per proseguire gli studi. In particolare per l’anno 2009/2010 ha erogato più di 10mila borse di studio confermando, come avviene da anni, la copertura del 100% delle richieste da parte degli idonei. Per l’anno 2009/2010 l’Edisu ha garantito l’erogazione delle 10mila borse di studio e la messa a disposizione di circa 2mila posti letto grazie a 12 milioni di euro di finanziamento nazionale sommati ai 17 milioni di euro di origine regionale, oltre alla tassa pagata da tutti gli studenti al momento dell’iscrizione. Già nell’anno 2010 l’Edisu ha subito dei tagli da parte della Regione passando da 25 a 17 milioni di euro, mancanza a cui ha sopperito l’Ente utilizzando per intero un proprio avanzo di bilancio. Per l’anno 2011 la situazione si fa drammatica.
Dal versante regionale la giunta Cota, dopo un’iniziale intenzione di tagliare drasticamente il fondo regionale ha promesso, anche a fronte della mobilitazione degli studenti borsisti e delle preoccupazioni avanzate dall’Edisu stesso, di trovare le risorse necessarie a garantire l’erogazione del 100% delle borse di studio attigendo ad un fondo indistinto di circa 300 milioni di euro. Ad oggi a questa promessa non è seguita alcune azione concreta e dal lavoro delle commissioni competenti la voce riservata all’Edisu si attesta ai 18 milioni di euro, cifra non sufficiente. Accanto al tema del finanziamento il presidente della Regione Cota ha avanzato l’ipotesi di destinare le risorse a disposizione ai soli studenti piemontesi e chiesto alle altre Regioni di coprire con propri fondi i loro studenti trasferitisi in Piemonte. Il riferimento esplicito ha chiamato in causa il modello utilizzato nel sistema sanitario nazionale; da parte nostra riteniamo inopportuno tale paragone per la semplice ragione che gli studenti non sono dei «costi» da sostenere come per esempio le cure mediche. Scriviamo ai rappresentanti delle istituzioni perchè investiti dalla responsabilità pubblica di rappresentare il territorio, il quale verrebbe sicuramente danneggiato dalle attuali scelte nazionali e regionali. Da un lato molti giovani residenti in provincia sarebbero privati della possibilità di proseguire gli studi; d’altra parte le istituzioni vedrebbero sconfessate le scelte prodotte in questi anni: politiche di investimento sul tema della formazione innervata nel territorio attraverso la creazione di sedi decentrate, residenze universitarie ed altri servizi connessi. Per queste ragioni chiediamo di agire nei confronti del Governo nazionale e regionale affinchè il diritto allo studio venga salvaguardato; di rendere nota e chiara posizione a riguardo e di inserirla nel dibattito politico; di autorizzarci ad informare e coinvolgere i rapresentanti del territorio in nostre iniziative future.
Andrea AIMAR, Simone BAGLIVO
BORSISTI DELL’EDISU PIEMONTE
La Stampa, 7 novembre 2010

SONDAGGI POLITICO ELETTORALI




Queste due tabelle sono tratte da un sondaggio apparso sul Sole 24 Ore del 3 novembre che ha coinvolto 8500 persone contattate telefonicamente tra il 10 ed il 28 ottobre 2010. Gli intervistati sono rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. La prima tabella valuta da dove provengono gli attuali indecisi ed astensionisti e non può sfuggire il fatto che le percentuali provenienti da PDL e PD si equivalgono. La seconda tabella riguarda invece la composizione elettorale di Futuro e Libertà, il nuovo soggetto politico di Fini, rispetto al voto espresso alle politiche del 2008. In essa fa riflettere che ben il 23% di potenziali elettori provengano dal centrosinistra. Questi dati penso possano essere utili per una analisi necessaria anche sulla situazione politica locale. I dati completi possono essere visionati sul sito: http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/asp/visualizza_sondaggio.asp?idsondaggio=4137
Victor
Vercelli, 7 novembre 2010

"LA TRAVERSATA" di Bartolomeo Sorge


Venerdì 19 novembre verrà presentato alle ore 21, nell'Aula Magna del Seminario di Vercelli, l'ultimo libro di Bartolomeo Sorge "La Traversata:la Chiesa dal Concilio Vaticano II a oggi" edito da Mondadori. Introdotti dalla Vicepresidente UCID di Vercelli Adriana Sala Breddo, a parlare insieme all'autore di una stagione cruciale per il cammino storico e spirituale della Chiesa ci saranno il parlamentare Luigi Bobba, già Presidente nazionale delle ACLI, Mons. Cristiano Bodo, Vicario generale dell'Arcidiocesi e Pier Giorgio Fossale, Assessore alla cultura del Comune. Le conclusioni saranno tratte da Luigi Omodei Zorini, Presidente UCID della Sezione di Vercelli, associazione organizzatrice dell'incontro.
"Nell'epoca della globalizzazione e della secolarizzazione, la società è divenuta ormai irreversibilmente pluriculturale, plurietnica e plurireligiosa. Per agire da fermento, la Chiesa deve porsi in modo nuovo. Giunti al giro di boa dei cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, per evengelizzare un mondo profondamente cambiato, non resta che proseguire con coraggio la "TRAVERSATA" lungo la "rotta" segnata chiaramente dal Concilio e dai suoi "traghettatori". Padre Sorge nel suo nuovo libro attinge ai ricordi personali e delinea un intenso ritratto di alcune delle figure più carismatiche che hanno accompagnato la Chiesa e la nostra società nella transizione al terzo millennio. Tra i "traghettatori" incontrati da Sorge ricordiamo dagli ultimi Papi al Cardinale Carlo Maria Martini fino a due personaggi che pagarono con la vita la loro testimonianza di amore evangelico e l'ideale per una società più giusta: l'Arcivescovo di San Salvador Oscar Romero e il parroco del quartiere palermitano Brancaccio, don Pino Puglisi.
Padre Bartolomeo Sorge è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1958. Ha vissuto questi anni che racconta nel suo libro anzitutto nei cosiddetti palazzi, dirigendo la mrivista "La Civiltà cattolica" a diretto contatto con alcuni papi da Paolo IV a Giovanni Paolo II, senza dimenticare Papa Luciani, che l'aveva indicato come suo successore all guida del Patriarcato di Venezia.
Ma è anche vissuto nelle strade della Sicilia tra la gente, negli anni delle stragi di mafia ed è stato uno dei protagonisti della "Primavera di Palermo". Per questo suo impegno ha dovuto vivere sotto scorta per diversi anni. Un periodo che ricorda nel suo libro anche attraverso la figura di Agostino Catalano, il suo capo scorta, uno di quei veri servitori dello Stato, assassinato con Paolo Borsellino nell'attentato mafioso di Via D'Amelio.

STAZIONE VIETATA AI DISABILI


Gent.ma dott.ssa
Fabrizia FUSCAGNI
Responsabile Direzione Relazioni Esterne,
CENTOSTAZIONI S.p.A.
Via Bartolomeo Eustachio, 8
00161 Roma
Vercelli, 25.10.2010
In vista dell’avvio dei lavori di restyling della stazione di Vercelli, come mi ha comunicato con la Sua lettera del 17 settembre 2010 (Prot. 0007006), Le invio copia di un interessante articolo in cui vengono posti in evidenza i problemi che i diversamente abili incontrano nella stazione ferroviaria.
http://www.notiziaoggivercelli.it/login.php?artID=1661155
Augurandomi che questi possano essere affrontati e risolti in sede di restyling, La ringrazio anticipatamente per la Sua attenzione e Le porgo i più cordiali saluti.
Adriana SALA BREDDO

NIENTE DI PERSONALE





Confesso che la fatica per il tempo dedicato al mio servizio civico di Consigliere comunale e le delusioni dovute ad alcuni fatti della politica cittadina e nazionale, sono ampiamente ricompensate quando inaspettatamente si ricevono mail come questa.

Cara Adriana,
complimenti per la tua attività in Consiglio comunale, ho visto il tuo sito, è molto bello e incoraggiante. Di questi tempi vedere qualcuno che ci crede e si impegna non è facile.
Mario SEGNI

SENZA BORSE DI STUDIO COSTRETTI A LASCIARE...VERCELLI


Riporto di seguito un'interessante reportage pubblicato da "LA STAMPA" sui problemi che potranno avere gli studenti fuori sede qualora fossero ridotte le borse di studio o ci fosse un taglio dei posti presso le residenze universitarie. Ricordo che due (Residenza dal Pozzo e Residenza Quintino Sella) delle 24 residenze universitarie del Piemonte si trovano a Vercelli. Ciò che potrebbe accadere a Torino si potrebbe verificare anche nella nostra città, che ha già recentemente pagato un pesante contributo con la perdita della Seconda Facoltà di Ingegneria.

GLI STUDENTI IN PIAZZA: "Senza borse di studio non abbiamo futuro"
I GIOVANI FUORI SEDE: "Costretti a lasciare Torino"

È arrivata ieri sera la risposta più forte alla scure dei tagli all’Edisu, l’ente per il diritto allo studio universitario, annunciati dal bilancio di previsione della Regione e dal ministero. Una sforbiciata incrociata che ammonta a venti milioni di euro per il 2011, su un bilancio complessivo di 65.
Tagli ad una struttura modello di efficienza, secondo le statistiche del ministero, e che finora ha saputo rispondere al 100% delle richieste di borse di studio. E proprio i borsisti, in centinaia, si sono opposti ieri alla prospettiva del calo dei fondi con un corteo che dalle 19,30 ha sfilato sotto la Rai, in via Po e in piazza Castello, sotto la sede della Regione.
Prima della manifestazione gli studenti, titolari di borse di studio e ragazzi alloggiati nelle residenze universitarie, avevano protestato contro i tagli nel cortile della residenza Edisu di via Verdi 15, una delle sedi la cui sopravvivenza è a rischio, come le altre 23 in Piemonte. «La drastica riduzione delle risorse - ha detto Andrea Aimar, rappresentante degli studenti nel Cda dell’Edisu - è una scelta che vuole creare una università pubblica per ricchi, e una privata ancor più esclusiva, nelle quali sia negato l’accesso a chi non può permettersi di pagare le rate». Tra gli studenti nessuno crede più al dogma della carenza generale di risorse per motivare la riduzione di fondi: «La notizia dei 5 milioni di euro in più promessi da Cota per i buoni scuola per le scuole private parla chiaro».
Nel cortile gremito di via Verdi sono tanti i giovani fuori sede, i disabili, i giovani provenienti dall’estero. È soprattutto contro di loro che si abbattono i provvedimenti annunciati dalla giunta regionale. Francesco Patrone viene da san Giovanni Rotondo e ha due fratelli che studiano all’Università: «Mi danno una borsa di 2.100 euro, ma se confermano i tagli l’anno prossimo potrebbe non esserci e io mi trasferirei più vicino a casa». Pamela Meropiali, sarda, dopo cinque anni di università e una laurea quasi in tasca dice: «Ho scelto Torino anche perché garantiva servizi come borse di studio e posti nelle residenze. Vista la situazione non mi fermerò qui: andrò all’estero, magari in Danimarca, dove ho fatto l’anno di Erasmus e le agevolazioni garantite agli studenti sono molto più consistenti». Immatricolazioni amare, invece, per Matteo Mighetto e Melissa Gallardo. Lui si sfoga così: «Se non erogano borse smetterò di studiare e andrò a cercare lavoro. Mio papà fa il muratore e mia mamma lavora part-time in autogrill: capite che non ce la potrebbero fare a pagarmi gli studi». Per lei, messicana, il soggiorno a Torino «potrebbe finire molto presto».
All’assessore al Bilancio della Regione, Giovanna Quaglia, che aveva invitato a «non creare allarmismi prematuri, su un bilancio ancora da discutere», ha risposto Simone Baglivo dell’Udu, sinistra Polito: «L’emergenza è adesso. Molti dei ragazzi che sono scesi in strada oggi potrebbero non ricevere più un euro già a giugno».
Oggi a mezzogiorno una delegazione degli studenti e dei loro rappresentanti all’Edisu sarà ricevuta dal Consiglio regionale per un confronto diretto sulla riduzione dei fondi. Ma nessuno, nel cortile di via Verdi, si è illuso: non sarà questo timido spiraglio di dialogo ad attutire il colpo d’accetta che ministero e Regione sono pronti a sferrare sui bilanci dell’Edisu.
Torino, 19 ottobre 2010
di ANDREA CIATTAGLIA

INTERROGAZIONE 38


Ho prestato sempre molta attenzione all'inceneritore cittadino, dedicandovi varie interrogazioni, la maggior parte delle quali si soffermavano in particolare sul problema della monitorizzazione delle emissioni dell'ormai vetusto impianto, posto proprio alle porte della nostra città.
Come i cittadini di altre città possono comodamente visionare i dati dei loro impianti in tempo reale tramite internet, credo che anche i vercellesi ne abbiano tutto il diritto, visto anche la vetustà dell'impianto. Penso che le nuove tecnologie come internet siano uno dei mezzi che la politica deve utilizzare per recuperare quella distanza che la separa sempre più dai cittadini.
In questa mia azione politica mi conforta il fatto di essere appoggiata da diversi cittadini che hanno sottoscritto una petizione. A tal riguardo ringrazio anche Alleanza per Vercelli, l'area civica di impegno politico, che mi ha aiutata nella raccolta delle firme, come in quella per ottenere la pubblicazione dei dati sull'elettromagnatismo.

Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 18.10.2010

OGGETTO INTERROGAZIONE: Pubblicazione dei dati delle emissioni del vetusto inceneritore di Vercelli.
La sottoscritta Adriana Sala in Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
l’inceneritore di Vercelli, situato in prossimità dell’abitato cittadino, è ormai in esercizio da più di 30 anni, almeno per quanto riguarda le prime due linee entrate in funzione nel lontano 1977.
VISTO CHE
nel corso della riunione del tavolo tecnico per la bonifica/messa in sicurezza dell’inceneritore, tenutasi il 22 luglio 2010, il rappresentante di Atena Patrimonio ha affermato che non vi è affatto un’obsolescenza dell’impianto e che pertanto la sua funzionalità è da prevedersi anche oltre la data del 31 dicembre 2012 come riportato da fonti giornalistiche.
CONSIDERATO CHE
· l’inceneritore di Vercelli è dotato di un Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME) che misura e registra in continuo la concentrazione di diversi parametri (Risp. Interrogazione del 7.12.2009 prot. 50937);
· il sistema SME è operativo dal secondo semestre 2002 per effetto della deliberazione della Giunta Provinciale n. 17695 del 4 maggio 1999 (Risp. Interrogazione del 17.02.2010 prot. 5912);
· i dati delle emissioni di altri inceneritori sono stati resi pubblici da anni su siti internet come ad esempio a partire dal 2002 le emissione dell’impianto di Pietrasanta (LU) gestito proprio da Veolia S.p.A, la medesima società che gestisce quello di Vercelli;
· l’Amministrazione comunale in data 7 dicembre 2009 affermava che avrebbe valutato prossimamente di pubblicare sul proprio sito i dati in oggetto (Risp. Interrogazione prot. 50937);
· in data 2 febbraio 2010 a seguito della possibilità espressa dall’Amministrazione era stata inoltre depositata una raccolta di firme in cui i firmatari chiedevano che i dati delle emissioni dell’impianto di Vercelli venissero resi anch’essi pubblici sul sito internet del comune.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
relativamente alla pubblicazione dei dati delle emissioni in continuo dell’inceneritore di Strada per Asigliano, quali sono le valutazioni conclusive dell’Amministrazione comunale di Vercelli.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

LA VECCHIA CALDAIA



Anna e Giacomo erano felici il giorno in cui avevano affittato il loro alloggio in quell’alta casa posta in periferia. Giacomo era un operaio ed Anna lavorava in un asilo comunale, avevano due stipendi dignitosi, ma con i figli i soldi non bastavano mai. L’alloggio era all’ultimo piano, sembrava ai loro occhi un piccolo attico che guardava la bellissima campagna che circondava la città. Un bel posto dove far crescere i due figli. Certo l’affitto non era proprio a buon mercato, ma alcuni sacrifici si fanno volentieri per i figli: Francesca ed Andrea. Molte erano le aspettative che, come tutti i genitori, riponevano su di loro ed erano felici di quei sacrifici.
Lo stabile era bello, né troppo grande né piccolo, proprio come la città in cui vivevano. Città che entrambi amavano poiché aveva, secondo loro, le giuste dimensioni dove quasi tutti si conoscono ed era tranquilla, forse troppo in certi casi. L’alloggio era proporzionato alle loro esigenze, c’era però la questione della vecchia caldaia da cambiare, ma i proprietari avevano assicurato che presto si sarebbe risolto il problema. Infatti se l’ultimo piano offriva una vista bellissima, purtroppo poneva il loro alloggio vicino a quel camino da dove uscivano i fumi di quella vecchia caldaia che bruciava di tutto ed era entrata in funzione nel lontano 1967.
Gli inverni passavano lenti, i loro figli crescevano ed il fumo usciva sempre da quel camino, ma tutto a norma di legge, secondo quanto ripeteva costantemente l’amministratore in tutte le assemblee del condomino.
Andrea aveva già iniziato le superiori e continuava a giocare nella squadra del quartiere che teneva gli allenamenti nel campetto vicino a casa. Questo rendeva tranquilli Anna e Giacomo, con quello che sentivano accadere ai giovani d’oggi. Ma anche tutti i ragazzi della squadra, quando il vento soffiava verso il campo di calcio, si lamentavano del fumo della vecchia caldaia. Francesca, la piccola di casa aveva, iniziato a tirare di scherma, uno sport costoso diceva Giacomo, sport che la piccola aveva scelto per seguire una sua amica, ma s’impegnava e regalava ai genitori delle soddisfazioni vincendo diverse gare. Anna aveva però il doppio da fare quando doveva lavare e stendere la bianca divisa sempre a causa dei fumi della vecchia caldaia.
Anna e Giacomo però erano rassicurati dal fatto che la caldaia si sarebbe dovuta sostituire entro il 31 dicembre 2002, la data finalmente si stava avvicinando e quindi la situazione sarebbe sicuramente migliorata.
Negli anni, durante le tante assemblee condominiali, se ne era parlato tantissimo di cosa fare della caldaia e vi erano state accese discussioni.
Alcuni volevano costruire una nuova caldaia più piccola e potente, che avrebbe riscaldato anche i palazzi vicini, in tal modo i proprietari avrebbero guadagnato e forse agli affittuari avrebbero diminuito le spese condominiali, che intanto aumentavano.
Altri volevano invece puntare decisamente su fonti alternative, rivestendo il palazzo di pannelli fotovoltaici, cosi da avere luce e calore per tutto l’immobile ed intanto il camino sbuffava.
Altri ancora volevano cambiare tutti gli infissi, coibentare tutta la casa e fare un buco nel terreno per sfruttare l’energia geotermica, per climatizzare la casa in estate e riscaldarla in inverno. Addirittura affermavano che con l’energia geotermica si sarebbe potuto aprire una pista di fondo che sarebbe passata sotto la casa e la casa avrebbe così acquistato valore. Che fortuna pensavano scherzando Anna e Giacomo, pagando un solo affitto si sarebbero potuti avere anche i vantaggi di una casa in montagna.
Ma le assemblee condominiali passavano ed i proprietari dello stabile non prendevano mai delle decisioni. Però, in tutto questo tempo, il camino continuava a fumare proprio lì vicino all’appartamento.
Inoltre Francesca ed Andrea avevano avuto negli anni un pò di tosse in più dei loro amici, ma nessuno poteva dire se fosse stato a causa del fumo del camino della vecchia caldaia.
Ormai erano giunti a pochi mesi dalla mitica scadenza del 31 dicembre quando Giacomo ritornando a casa dall’ultima assemblea condominiale proferì per la prima volta quella parola sentita tante volte ai telegiornali…EMERGENZA!
Sì! Si era in emergenza poiché dopo tante parole mancava il tempo per costruire una nuova caldaia ed anche per ricorrere a fonti alternative. Ormai era tardi per agire si correva il rischio di passare l’inverno senza riscaldamento, un inverno al freddo….un’emergenza insomma! Quindi l’amministratore aveva annunciato che ci si doveva tenere la vecchia caldaia, affermando che era a norma. I proprietari si dichiaravano dispiaciuti, ma a Giacomo non era sfuggito che senza spendere una lira in migliorie, qualunque esse fossero, i proprietari continuavano a percepire gli affitti di tutto il caseggiato. Intanto Anna e Giacomo, che abitavano vicino al camino avrebbero continuato a respirare con i loro figli i fumi della vecchia caldaia.
Victor
P.S. Ogni riferimento a fatti, persone e luoghi è da ritenersi puramente casuale.

IL TRENO "FANTASMA"


Roma, 14 ott. - (Adnkronos) - C'e' gia' un treno 'fantasma', che da mesi collega Monaco a Milano passando per Bolzano e Verona, senza la possibilita' di acquistare biglietti nelle stazioni italiane e senza alcuna segnalazione ai viaggiatori. Ora, secondo quanto risulta all'Adnkronos, le tre societa' che gestiscono il collegamento, Deutsche Bahn e Obb, insieme a LeNord, stanno tentando di ampliare le tratte, per raggiungere anche Bologna e Venezia, puntando su cinque coppie di treni. Il ritorno economico dell'investimento in Italia, vista anche la politica dei prezzi bassi, e' infatti assolutamente soddisfacente. Il problema sono le autorizzazioni che dovrebbe concedere Rfi, societa' che fa capo alle Fs e che gestisce la rete ferroviaria italiana.I viaggiatori che utilizzano la tratta esistente denunciano la totale assenza di informazioni, oltre all'impossibilita' di acquistare biglietti in stazione. Di fatto, un treno che percorre rotaie italiane non e' accessibile ai viaggiatori italiani. Perche' viaggia in un 'silenzio' totale. Deutsche Bahn, Obb e LeNord, che puntano ancora a trovare un accordo con la societa' che gestisce la rete, iniziano a far trapelare 'risentimento' per i vani tentativi di ottenere il lasciapassare per incrementare la loro presenza nel mercato italiano.
Cosi' la disputa sulla concorrenza nella rete italiana, che gia' vede Ntv di Montezemolo impegnata in un duro confronto con Fs, si arricchisce di nuovi attori.
Ci sono altri operatori a lamentare difficolta' per entrare e operare sul mercato ferroviario. ''Abbiamo difficolta' a utilizzare i binari, abbiamo difficolta' nelle stazioni. Ma, soprattutto, c'e' il problema delle tracce: questa e' una lotta fino all'ultimo sangue. Noi abbiamo tracce ottime per i treni merci ma non per l'attivita' che dobbiamo svolgere noi. Insomma, tutti i giorni c'e' da diventare matti'', ha scandito oggi Giuseppe Arena, amministratore delegato di Arenaways, la societa' che ha annunciato l'avvio di servizi ferroviari nell'area piemontese-lombarda. E ora anche il trio Deutsche Bahn, Obb, e LeNord, che con il loro treno 'fantasma' macinano utili, potrebbero aggiungersi alla lista di nomi eccellenti e piccole compagnie che puntano a scalfire il monopolio delle Fs.

INTERROGAZIONE 37


Mancano pochi giorni alla festa di Ogni Santi e nei prossimi giorni tantissimi vercellesi si recheranno presso il cimitero di Billiemme per visitare i propri cari defunti. In questi giorni mi è stato fatto notare lo stato delle utili postazioni per le scope ed annaffiatoi, postazioni attivate da quasi un decennio e che sembrano risentire del tempo. Questa interrogazione mi dà l'opportunità di attuare un comportamento a me caro: "Aver cura delle piccole oneste esigenze del singolo cittadino come se fosse un affare importante è un buon metodo di politica."
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 13.10.2010

OGGETTO INTERROGAZIONE: Postazioni per la distribuzione di scope ed annaffiatoi presso il cimitero di Billiemme.
La sottoscritta Adriana Sala in Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
VISTO CHE
nel cimitero di Billiemme da diversi anni, precisamente dal 2001, sono state posizionate delle postazioni dotate di scope e di annaffiatoi, utilizzabili con le monete da un euro ed addirittura con vecchie monete da 500 lire ormai difficilmente reperibili.
CONSIDERATO CHE
dopo tanti anni le postazioni sembrano risentire del tempo ed in particolar modo gli erogatori a moneta.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
· se è a conoscenza della situazione;
· se sono previste a breve delle manutenzioni in vista della festa di Ogni Santi;
· se si intende in un prossimo futuro provvedere ad un rinnovo delle postazioni.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

DIRITTO ALLO STUDIO





Diritto allo studio: quale futuro ci sta preparando il centro-destra?
Dopo la riduzione delle risorse all’Università ad opera del governo Berlusconi, ecco come il Presidente Cota attua quel “rilancio del Piemonte” di cui lo abbiamo sentito parlare in campagna elettorale: con la riduzione drastica dei finanziamenti per l’Ente regionale per il diritto allo studio.
Una scelta iniqua, perché penalizza tanti giovani universitari proprio ora che la crisi colpisce molte famiglie di lavoratori e compromette l’attrattività delle nostre università.
Una scelta miope, perché non sostenere i giovani che studiano significa rinunciare a risorse umane preziose per lo sviluppo e la competitività di un territorio.
Una scelta che svela l’ipocrisia di chi parla di meritocrazia e dimostra, con i fatti, di ritenere meritevoli di studiare solo quanti possono permetterselo economicamente.
Il Partito Democratico, che quando ha governato ha fatto del Piemonte una Regione di eccellenza per il sostegno allo studio, è oggi al fianco di chi chiede un’Università di qualità e la garanzia che studiare sia un diritto e non un lusso che solo alcuni possono permettersi.
Gianfranco MORGANDO Segretario Regionale PD Piemonte
Paola POZZI Resp. Dipartimento Università e Scuola PD Piemonte
Torino, 07.10.2010