
Gent.mi Sig.ri Sindaci di:
CHIVASSO SANTHIA' VERCELLI NOVARA.
Da oltre dieci anni noi pendolari o ex pendolari, continuiamo a batterci, grazie anche all'appoggio di sindaci che si sono sempre espressi a favore delle lotte dei pendolari, per cercare di dare a tutti un servizio ferroviario degno di un vero Paese civile, come la nostra Italia si sforza di essere. Oggi ci troviamo a vivere un paradosso che tutti i maggiori quotidiani e televisioni pubbliche e private hanno riportato in questi giorni. Il paradosso è che dopo tutte queste battaglie da voi certamente condivise, oggi che un nuovo gestore ferroviario, che grazie ad un gruppo di aziende piemontesi e bresciane, con 70 giovani a contratto indeterminato, vorrebbe offrire alle vostre importanti città da dove ogni giorno partono per Milano e Torino decine di migliaia di pendolari, un servizio ferroviario di qualità, nessuno sta facendo nulla per contrastare la decisione di chi ha voluto impedire che questi bellissimi convogli, fermino nelle vostre stazioni.
A cosa sono servite le nostre battaglie, se oggi nessuno di voi tenta come fece il nostro sindaco Sergio Chiamparino, di bloccare quel treno, perchè è un diritto di tutti noi salirci e utilizzarlo. Il nostro sindaco, riuscì nella sua personale battaglia e oggi i pendolari torinesi possono salire a Porta Susa sul Frecciarossa. Vorrei a tutti ricordare che anche quel treno, come quello del sig. Arena, era un treno privato non coperto dai contributi regionali. Aspettiamo un vostro commento, ma meglio sarebbe una decisione condivisa.
Grazie a nome dei pendolari e degli utenti della linea Torino Milano
In allegato le motivazioni delle nostre battaglie.
Cesare CARBONARI
CHIVASSO SANTHIA' VERCELLI NOVARA.
Da oltre dieci anni noi pendolari o ex pendolari, continuiamo a batterci, grazie anche all'appoggio di sindaci che si sono sempre espressi a favore delle lotte dei pendolari, per cercare di dare a tutti un servizio ferroviario degno di un vero Paese civile, come la nostra Italia si sforza di essere. Oggi ci troviamo a vivere un paradosso che tutti i maggiori quotidiani e televisioni pubbliche e private hanno riportato in questi giorni. Il paradosso è che dopo tutte queste battaglie da voi certamente condivise, oggi che un nuovo gestore ferroviario, che grazie ad un gruppo di aziende piemontesi e bresciane, con 70 giovani a contratto indeterminato, vorrebbe offrire alle vostre importanti città da dove ogni giorno partono per Milano e Torino decine di migliaia di pendolari, un servizio ferroviario di qualità, nessuno sta facendo nulla per contrastare la decisione di chi ha voluto impedire che questi bellissimi convogli, fermino nelle vostre stazioni.
A cosa sono servite le nostre battaglie, se oggi nessuno di voi tenta come fece il nostro sindaco Sergio Chiamparino, di bloccare quel treno, perchè è un diritto di tutti noi salirci e utilizzarlo. Il nostro sindaco, riuscì nella sua personale battaglia e oggi i pendolari torinesi possono salire a Porta Susa sul Frecciarossa. Vorrei a tutti ricordare che anche quel treno, come quello del sig. Arena, era un treno privato non coperto dai contributi regionali. Aspettiamo un vostro commento, ma meglio sarebbe una decisione condivisa.
Grazie a nome dei pendolari e degli utenti della linea Torino Milano
In allegato le motivazioni delle nostre battaglie.
Cesare CARBONARI
Portavoce comitato spontaneo pendolari Torino Milano
Torino, 17 novembre 2010
Torino, 17 novembre 2010
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