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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




INTERVENTO IN AULA


RISCHIO CHIUSURA RESIDENZE UNIVERSITARIE A VERCELLI
Visto il grido di allarme lanciato non solo dagli studenti ma anche dal Presidente dell’EDISU Piemonte, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario,che ha affrmato a seguito dei tagli previsti: “Nel 2011 non potremo erogare le borse di studio e nemmeno tenere aperte le residenze universitarie. Insomma , possiamo chiudere
Si consideri che a Vercelli sono presenti due residenze universitarie dell’EDISU (Residenza Dal Pozzo e Residenza Quintino Sella ) che possono ospitare fino a 99 studenti. Per numero di studenti ospitati, se non sbaglio, la nostra città risulta essere la seconda dopo la città di Torino.
Ma a differenza del capoluogo regionale dove l’università è una raeltà consolidata e con molte eccellenze, la perdita anche solo di alcuni posti presso le residenze universitarie o di alcune borse di studio per la città di Vercelli sarebbe catastrofica per lo sviluppo dell’università. Infatti solo pochi mesi orsono quano fù annunciato il Corso di Scienze dei Materiali, il Preside della Facoltà disse che per favorine lo sviluppo ci sarebbero stati oltre a qualificati docenti in arrivo da altre università anche borse di studio e forti incentivi per le residenze universitarie.
Non da ultimo bisogna pensare che in campo universitario la Città di Vercelli ha già recentemente pagato un pesante contributo con la perdita della Seconda Facoltà di Ingegneria.
Prendo atto quindi della sensibilità dell'Amministrazione comunale al consolidamento di un polo universitario a Vercelli ed invito il Sindaco a farsene anche interprete presso la Regione Piemonte.

Adriana SALA BREDDO
Consiglio comunale del 30 novembre 2010

INTERVENTO IN AULA


SENSIBILIZZAZIONE DEGLI ALUNNI ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ED AL RICICLO
Egr. Sig. Sindaco
non entro nel merito dei dati sulla raccolta differenziata in Città sulla cui interpretazione abbiamo sicuramente visioni diverse, ma credo che su un dato possiamo concordare e cioè che la strada per una corretta raccolta differenziata è ancora in buona parte da percorrere.
La strada per raggiungere anche gli obbiettivi stabiliti dalla legge passa soprattutto a mio avviso attraverso le nuove generazione di cittadini, proprio coloro quindi che frequentano le scuole.
E’ importante pertanto intraprendere delle iniziative di sensibilizzazione alla raccolta differenziata proprio nelle scuole poiché iniziative rivolte ai giovani al difuori degli orari scolastici rischiano il coinvolgimento di pochi ragazzi.
Le avevo nuovamente sottoposto la questione con questa interrogazione poiché da una precedente interrogazione ero venuta a conoscenza che tutte le scuole erano dotate di contenitori della raccolta della carta, ma solo in alcune vi erano i contenitori del vetro, della plastica e delle lattine.
Ora sono soddisfatta nell’apprendere che a tutte le scuole della città sono stati consegnati anche i contenitori per la raccolta differenziata del vetro e della plastica.
Invito l’Amministrazione comunale a continuare ed anche a sviluppare ulteriori attività rivolte agli studenti sul problema e sulle modalità della raccolta differenziata.
La sensibilizzazione delle nuove generazioni non porterà frutti immediti, ma porterà frutti ancor più rigogliosi in futuro e saranno a mio avviso utili anche per cambiare talune abitudini non certo virtuose di alcuni adulti.

Adriana SALA BREDDO
Consiglio comunale del 30 novembre 2010

TAGLI E CAOS, COMINCIA L'INVERNO DEI PENDOLARI


Le linee più critiche nel Lazio, in Piemonte e in Veneto Legambiente: “Mancano 800 milioni: un terzo dei treni a rischio soppressione” Torna Pendolaria la campagna di Legambiente dedicata al trasporto pendolare con iniziative in tutta Italia
Riparte Pendolaria, la campagna di Legambiente, giunta alla sua quinta edizione, dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi, ogni giorno, sceglie il trasporto pubblico su ferro per spostarsi. E purtroppo, riparte lanciando un forte allarme che riguarda le città e i pendolari italiani
“Con i tagli operati dal Governo ai treni pendolari, un treno ogni tre rischia di essere cancellato – ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile Trasporti di Legambiente -. Dal 13 dicembre, con il nuovo orario invernale, si apre una stagione drammatica per i pendolari italiani, destinata, in assenza di nuovi provvedimenti, a peggiorare a causa dei tagli ancora più drastici che le Regioni saranno costrette ad operare. La Legge di Bilancio non ha risolto nulla in tal senso, anzi, ha certificato che per il 2011 mancano ben 800 milioni di Euro, pari al 45% delle risorse in meno rispetto allo scorso anno, mentre dal 2012questesi ridurranno ancora”. Con la Manovra di luglio infatti, sono stati cancellati ben 1.224 milioni di Euro di trasferimenti alle Regioni per le spese relative al servizio di trasporto ferroviario regionale, mentre dalla Manovra approvata la scorsa settimana dalla Camera sono previste risorse pari a 425 milioni per l’acquisto di treni pendolari. La beffa è che i soldi per l’acquisto dei nuovi treni verranno utilizzati dalle Regioni per “salvare” la circolazione di quelli esistenti. Quindi, comunque, meno treni e le solite vecchie carrozze.
In questa situazione appare incredibile il completo silenzio da parte del Ministro dei Trasporti Altero Matteoli che, al contrario, quando si tratta di difendere nuove strade, si batte come un leone attraverso dichiarazioni pubbliche e annunci di nuovi cantieri, mentre sui treni pendolari tace e scarica i tagli sulle Regioni. Il vergognoso squilibrio delle risorse a favore della gomma, infatti, si ripete anche quest’anno. Basti dire che la Legge di Bilancio regala 400 milioni di Euro all’autotrasporto, echenel 2011sono previsti dal Governo investimenti complessivi per 1.230 milioni di Euro per nuove strade e autostrade, tra Legge Obiettivo e Expo di Milano.
“Non è possibile pensare di poter abbandonare i pendolari in questa situazione e le città a soccombere tra traffico e inquinamento - ha continuato Zanchini -. Occorre intervenire affinché nel passaggio della Legge di Bilancio al Senato si possa ripristinare una situazione di normalità. Bisogna individuare subito le risorse per l’acquisto dei nuovi treni e ristabilire il sistema di finanziamento del servizio attraverso l’accisa sul gasolio”. L’errore e l’incredibile irresponsabilità da parte del Governo - secondo Legambiente – sta, infatti, nell’aver tagliato le risorse e contemporaneamente aver soppresso la norma contenuta nella Finanziaria 2008, che consentiva alle Regioni, a partire dal 2011, di trattenere una quota dell’accisa sul gasolio per il servizio ferroviario regionale.
Ma quali sono le più probabili conseguenze per i pendolari italiani? La prima certezza è l’aumento del prezzo dei biglietti, clausola obbligatoria fissata dalla Legge di Bilancio, comunque assolutamente insufficiente. La seconda sono i tagli, che potranno variare a seconda delle risorse che le Regioni riusciranno a togliere ad altri capitoli di spesa, con una dimensione che varia tra il 10 e il 30% dei treni da cancellare e che si comincerà in parte a vedere già con l’orario che scatterà il 13 dicembre.

TAGLI PREVISTI A LIVELLO REGIONALE PER IL TPL


Il Coordinamento Regionale dei Comitati Pendolari del Piemonte è molto preoccupato per le notizie che giungono da tutte le altre regioni italiane, in merito ai tagli previsti a livello regionale per il Tpl. Le notizie riportate sulle cronache dei maggiori quotidiani nazionali e dai Telegiornali, stanno scatenando nel Paese, proteste e iniziative per bloccare la scelta fatta dal Governo che se applicata, costringerebbero le regioni, a tagliare i servizi o ad aumentare le tariffe per i trasporti, fino al 25-30%. Il Coordinamento dei Comitati Pendolari del Piemonte, è preoccupato anche dalla sospensione delle gare e della conseguente firma di un contratto con la Trenitalia per chissà quanti anni ancora, quando con le gare, il Piemonte sarebbe stata la prima regione in Italia ad avere nel 2013 una parte del servizio pubblico ferroviario di qualità, offerto da gestori che sarebbero entrati alle condizioni richieste dal bando, cioè con treni nuovi, come quei treni che oggi un nuovo gestore privato, non riesce a far fermare nelle stazioni di Chivasso, Santhià, Vercelli e Novara perché qualcuno ha stabilito che porterebbe via traffico alle Ferrovie dello Stato e alla Trenitalia. La sospensione delle gare, la firma di un contratto con Trenitalia, gli annunci sui tagli dei servizi e sugli aumenti dei costi, la chiusura di Porta Susa ai treni provenienti dalla Valle D’Aosta, l'incremento dei guasti con i relativi ritardi e soppressioni dei treni in tutta la regione chiedono un avvio immediato di discussione tra la regione Piemonte (gestore del trasporto regionale) e il Coordinamento dei Comitati Pendolari della Regione Piemonte. Il Coordinamento dei Comitati Pendolari Piemontesi ha inviato una richiesta di audizione al Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte alla presenza dei Consiglieri regionali, per affrontare nello specifico questi argomenti e la questione spinosa del riconoscimento dei comitati pendolari, interlocutori fino a ieri di questa regione, e da oggi obbligati a costituirsi in Associazione per poter far parte dell’Osservatorio, organismo deliberato dalla giunta in sostituzione del Forum.
Per il Coordinamento Regionale: Claudio CORNELLI, Agostino PETRUZZELLI, Cesare CARBONARI, Claudio LANO

CARTA TUTTO TRENO PIEMONTE



A partire dal prossimo dicembre potrebbe essere riattivata la CARTA TUTTO TRENO. Tale Carta è disponibile in diverse regioni italiane e lo era stata anche in Piemonte fino allo scorso anno, poi il vecchio accordo era stato sospeso dalle Ferrovie dal 1 gennaio 2010. Questa sospensione aveva provocato le proteste di alcuni pendolari vercellesi che, insieme ad altri della linea Torino-Milano, avevano deciso, a causa degli insostenibili costi, di fare anche un clamoroso “sciopero del supplemento".
Su questo argomento con il collega Consigliere Filippo CAMPISI avevamo ritenuto opportuno sottoporre la questione al Consiglio comunale. La nostra proposta di Ordine del Giorno, atta a sollecitare la Regione Piemonte e Trenitalia S.p.A. affinché venisse ripristinato l’accordo e riattivata la carta, era stata sottoscritta da tutti i Capigruppo sia di maggioranza sia di minoranza ed era stata approvata all’unanimità.
In allegato la richiesta, inoltrata all' Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, di informazioni sui tempi e sulle modalità in merito alle notizie della riattivazione della CARTA TUTTO TRENO e sulle problematiche relative alla stazione di Vercelli riguardanti il funzionamento di una sola biglietteria su tre.

Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 24 novembre 2010

Assessore Trasporti Regione Piemonte
Barbara BONINO
OGGETTO: CARTA TUTTO TRENO PIEMONTE / BIGLIETTERIA STAZIONE VERCELLI
Gent.le Assessore,
in merito alle notizie sulla riabilitazione della Carta Tutto Treno Piemonte, già a partire dal prossimo mese di dicembre, i pendolari della linea Torino – Milano chiedono informazioni sui tempi e sulle modalità per l’ottenimento del documento. Soprattutto chiedono siano date precise informazioni alle biglietterie di Trenitalia nelle stazioni di competenza, onde evitare inutili lunghe code o nei casi peggiori la perdita del treno in partenza, perché come già accaduto in passato, le biglietterie per problemi tecnico – organizzativi, non sarebbero in grado di rinnovare gli abbonamenti prima del giorno della scadenza.
Un gruppo di pendolari di Vercelli, segnalano inoltre che da tempo, una sola biglietteria della stazione, è in funzione sulle tre esistenti, creando ad ogni rinnovo problematiche come quelle sopra segnalate.
Certi di un interessamento in merito, da parte degli uffici competenti, in attesa di conoscere gli sviluppi sui due punti in oggetto, voglia gradire i nostri più cordiali saluti.
Cesare CARBONARI
Portavoce comitato spontaneo pendolari Torino Milano
Torino, 24 novembre 2010

COTA HA TAGLIATO UN ASSEGNO SU TRE



Continuano le preoccupazioni degli studenti per i tagli dei fondi destinati all'EDISU (Ente per il Diritto allo Studio Universitario).
Riporto di seguito un interessante articolo sui problemi che potranno avere gli studenti fuori sede qualora fossero confermati i tagli per le borse di studio o ci fosse un taglio dei posti presso le residenze universitarie. Ricordo che due (Residenza dal Pozzo e Residenza Quintino Sella) delle 24 residenze universitarie del Piemonte si trovano a Vercelli, che ha già recentemente pagato un pesante tributo con la perdita della Seconda Facoltà di Ingegneria.

"Quale aumento? Cota ha tagliato un assegno su tre"
«I conti non tornano e le false promesse vengono a galla». Ci sono anche i borsisti dell’Edisu a protestare a Palazzo Nuovo. All’ordine del giorno c’è la replica al presidente della Regione Roberto Cota, che due giorni fa aveva annunciato: «Sul diritto allo studio lo stanziamento è aumentato di un milione di euro».
Secondo Andrea Aimar, rappresentante degli studenti nel Cda dell’Edisu, «le cose non stanno così e con i soldi promessi quest’anno 3500 universitari che avrebbero diritto alla borsa di studio (il 30%) non la riceveranno per mancanza di fondi». Una condizione inedita in Piemonte, dove negli ultimi dieci anni l’Edisu ha soddisfatto il 100% delle richieste di borse.
I contributi per il diritto allo studio dovrebbero ammontare per il 2011 a 25 milioni di euro: 7 dal ministero (-3 rispetto al 2010) e 18 stanziati dalla giunta regionale. Proprio su questi numeri si è scatenata la bagarre: «L’aumento di un milione millantato da Cota è riferito ai fondi 2010, già decurtati rispetto alla spesa storica di 25 milioni, solo a carico della Regione», dice Aimar.
L’aumento, che oltretutto verrà pagato con il rincaro delle tasse universitarie per il diritto allo studio, «è stato venduto ottimamente all’opinione pubblica - attacca Aimar - ma nasconde il taglio precedente».
«Nell’anno in corso - confermano gli stessi dipendenti Edisu - il diritto allo studio è stato garantito grazie ad un avanzo di cassa dell’ente di 6 milioni», risorse che non ci sono più per il 2011.
La richiesta dei borsisti in protesta a Palazzo Nuovo è chiara: «La Regione deve riportare il finanziamento alle cifre del 2009: oggi siamo sotto di 10 milioni», e oltre alle borse è previsto «un taglio alle attività culturali, ricreative e sportive».
LA STAMPA
Torino, 24 novembre 2010

"LA TRAVERSATA" di Bartolomeo Sorge



Buona sera a tutti! Anzitutto grazie per essere intervenuti.
Saluto Padre Enrico, il nostro Arcivescovo, vedo e saluto le autorità presenti il Questore, il Vice Presidente del Consiglio comunale ed alcuni Consiglieri.
Dò il benvenuto, anche a nome della Sezione UCID di Vercelli ,al nostro graditissimo ospite Padre Bartolomeo Sorge che abbiamo l’onore di avere qui con noi questa sera. Padre Sorge ci presenterà il suo ultimo libro "LA TRAVERSATA: La Chiesa dal Concilio vaticano II a oggi" edito da Mondadori.
Saluto e ringrazio per la partecipazione anche coloro che dialogheranno con l’autore :l’on Luigi Bobba, già Presidente nazionale delle ACLI ,mons. Cristiano Bodo, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Vercelli e il dott. Pier Giorgio Fossale, Assessore alla Cultura del Comune di Vercelli.
Siamo giunti al giro di boa dei cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, e per evengelizzare un mondo profondamente cambiato, non resta che proseguire con coraggio la "TRAVERSATA" lungo quella che è la "rotta" segnata chiaramente dal Concilio.
Padre Sorge in questa traversata della Chiesa e della nostra società verso il terzo millennio si sofferma su alcune figure che chiama "traghettatori" personaggi che ha conosciuto personalmente negli anni, dagli ultimi Papi al Cardinale Carlo Maria Martini fino a due personaggi che pagarono con la vita la loro testimonianza di amore evangelico e l'ideale per una società più giusta: l'Arcivescovo di San Salvador Oscar Romero e il parroco del quartiere palermitano Brancaccio, don Pino Puglisi.
Padre Bartolomeo Sorge è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1958. Ha diretto ”La Civiltà cattolica” dal 1973 al 1985. La Civiltà Cattolica è la più antica di tutte le riviste italiane ancora attive. Il primo numero uscì infatti nell’aprile del 1850. Tra le molte riviste cattoliche, la Civiltà Cattolica è l'unica ad essere esaminata in fase di bozza dalla Segreteria di Stato vaticana e ad averne l'approvazione definitiva. Alcuni articoli venivano visionati personalmente dal Papa.
Voglio ricordare al riguardo di questo importante periodo della vita di Padre Sorge, un piccolo ma significativo fatto che ho letto alcuni mesi orsono su un quotidiano:
Quando giunse alla rivista come giovane membro del Collegio degli Scrittori i suoi superiori gli diedero cinque anni per studiare le materie politiche, mi viene da pensare a certi ”esperti” di politica odierni che forse hanno studiato cinque settimane. Nel periodo in cui ha diretto ”La Civiltà cattolica” è stato a contatto con gli ultimi Papi da Paolo VI a Papa Luciani a Giovanni Paolo II , traghettatori che delinea nel libro attingendo anche ai ricordi personali.

Ha fondato e poi diretto dal 1986 al 1996 a Palermo l’Istituto di formazione politica Padre Arrupe che tuttora interagisce con le più prestigiose università dei cinque continenti. L’Istituto Arrupe fa anche parte di un network finanziato dalla Direzione generale per l’educazione e la cultura dell’Unione Europea.
Ha vissuto nelle strade della Sicilia tra la gente, negli anni delle stragi della mafia ed è stato uno dei protagonisti della "Primavera di Palermo".
Per questo suo impegno ha dovuto vivere sotto scorta per diversi anni. Una delle cose che mi ha colpita quando ho acquistato il libro è stata proprio una foto di questo periodo in cui Padre Sorge appare circondato dagli uomini armati di mitra della sua scorta. Aveva sempre al Suo fianco cinque uomini della DIGOS.
Padre Sorge ricorda questo periodo nel suo libro anche attraverso la figura di Agostino Catalano, il suo capo scorta, uno di quei veri servitori dello Stato, assassinato con Paolo Borsellino nell'attentato mafioso di Via D'Amelio.
Voglio ricordare un dialogo significativo che Padre Sorge ebbe appena arrivato a Palermo:
Si avvicinò a Lui una signora ”Grazie Padre” disse ”Di che cosa?- le obiettò- Non ho ancora fatto nulla”. ”Grazie di essere venuto in questa città, che tutti abbandonano”. E poi sottovoce ”Perchè qui c’è la mafia”.
Dal 1997 al 2009 Padre Sorge è stato direttore della rivista ”Aggiornamenti Sociali” di cui attualmente è direttore emerito E’ autore oltre LA TRAVERSATA di numerosi altri libri.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 19 novembre 2010
Accedi alla galleria fotografica dell'evento:
http://picasaweb.google.com/adriana.salabreddo/LATRAVERSATA#

APPELLO AI SINDACI DI CHIVASSO, SANTHIA', VERCELLI E NOVARA


Gent.mi Sig.ri Sindaci di:
CHIVASSO SANTHIA' VERCELLI NOVARA.
Da oltre dieci anni noi pendolari o ex pendolari, continuiamo a batterci, grazie anche all'appoggio di sindaci che si sono sempre espressi a favore delle lotte dei pendolari, per cercare di dare a tutti un servizio ferroviario degno di un vero Paese civile, come la nostra Italia si sforza di essere. Oggi ci troviamo a vivere un paradosso che tutti i maggiori quotidiani e televisioni pubbliche e private hanno riportato in questi giorni. Il paradosso è che dopo tutte queste battaglie da voi certamente condivise, oggi che un nuovo gestore ferroviario, che grazie ad un gruppo di aziende piemontesi e bresciane, con 70 giovani a contratto indeterminato, vorrebbe offrire alle vostre importanti città da dove ogni giorno partono per Milano e Torino decine di migliaia di pendolari, un servizio ferroviario di qualità, nessuno sta facendo nulla per contrastare la decisione di chi ha voluto impedire che questi bellissimi convogli, fermino nelle vostre stazioni.
A cosa sono servite le nostre battaglie, se oggi nessuno di voi tenta come fece il nostro sindaco Sergio Chiamparino, di bloccare quel treno, perchè è un diritto di tutti noi salirci e utilizzarlo. Il nostro sindaco, riuscì nella sua personale battaglia e oggi i pendolari torinesi possono salire a Porta Susa sul Frecciarossa. Vorrei a tutti ricordare che anche quel treno, come quello del sig. Arena, era un treno privato non coperto dai contributi regionali. Aspettiamo un vostro commento, ma meglio sarebbe una decisione condivisa.
Grazie a nome dei pendolari e degli utenti della linea Torino Milano
In allegato le motivazioni delle nostre battaglie.
Cesare CARBONARI
Portavoce comitato spontaneo pendolari Torino Milano
Torino, 17 novembre 2010

STAZIONE VIETATA AI DISABILI



Dopo aver letto la risposta di Centostazioni S.p.A alla mia richiesta del 25.10.2010 , confesso che sono rimasta delusa nell'apprendere che nel prossimo restyling della stazione di Vercelli non sono al momento previste opere per l'accessibilità dei diversamente abili ai treni. Sono rimasta altresi sorpresa poichè nel progetto di restyling era stata coinvolta l'Amministrazione comunale di Vercelli.
Successivamente, come suggeritomi da Centostazioni, ho contattato RFI con l'obiettivo di far inserire le opere di superamento delle barriere per i divesamente abili all’interno dell'imminente progetto di restyling della stazione. Durante i colloqui ho sottolineato l'importanza della stazione per la nostra Città. Ho ricordato non solo i problemi strutturali della stazione, ma anche la carenza di alcuni servizi.
Ho ricordato ad esempio che la scorsa estate, quando le domeniche la biglietteria era chiusa, in città vi erano solo due rivendite. Peccato però che anch'esse fossero chiuse la domenica. Nella piccola città di Varallo invece le rivendite di biglietti erano ben quattro ed erano aperte la domenica (http://www.trenitalia.com/cms/v/index.jsp?vgnextoid=c5d25d5f3d8da110VgnVCM1000003f16f90aRCRD ). Ho espresso quindi l'auspicio che, qualora si ripetesse la spiacevole situazione della chiusura della biglietteria, si migliorasse questo servizio, che non è stato certo all'altezza di una città capoluogo ed abitata da molte persone anziane che hanno difficoltà ad utilizzare biglietterie elettroniche o internet.
Confermo che ho trovato ascolto ed attenzione da parte dei miei interlocutori di RFI e che, per quanto mi riguarda, continuerò ad attivarmi nella ricerca di una soluzione a questi problemi
"
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 14 novembre 2010

Gentile dottoressa,
come anticipato, le confermo che le tematiche toccate nell’articolo da lei segnalato non rientrano nell’area di competenza di Centostazioni, ma di Rete Ferroviaria Italiana (eccetto marciapiedi piazzale adiacenti ai bus, in questo caso la competenza dovrebbe essere comunale) società, proprietaria dell’immobile, competente per l’accessibilità ai binari e con la quale il gestore Centostazioni definisce ogni azione programmata nell’ambito degli interventi di riqualificazione degli immobili gestiti.
Le invio pertanto, come da lei richiesto, la comunicazione inoltrata alcuni giorni fa al collega Responsabile Ufficio Stampa Ferrovie dello Stato per il Piemonte al fine di inoltrare la sua nota, per competenza, all’interno di Rete Ferroviaria Italiana.
Cordiali saluti
Mirella BATTISTA
Centostazioni S.p.A.
Direzione Relazioni Esterne
Responsabile Ufficio Stampa
Roma, 10 novembre 2010

Ciao Marco,
ci ha scritto la Consigliera di Vercelli, Sala Breddo, in merito ad una serie di criticità relative alla presenza di barriere architettoniche presso la stazione di Vercelli, emerse nell’ambito di un articolo che allego per opportuna informazione (purtroppo non si legge benissimo). Lo spirito della segnalazione è quello di inserire le opere di superamento di queste barriere all’interno del nostro progetto di restyling della stazione, ma come sai non trattandosi di aree comprese nel nostro perimetro non sarà possibile, a meno di indicazioni specifiche da parte di RFI. Ti giro pertanto l’articolo e la comunicazione della consigliera comunale, in modo da indirizzarlo all’interno di RFI ai giusti referenti. Grazie, saluti .
Mirella BATTISTA
Centostazioni S.p.A.
Direzione Relazioni Esterne
Responsabile Ufficio Stampa
Roma, 5 novembre 2010

FINANZIARIA: PENDOLARI PENALIZZATI DUE VOLTE



(ASCA) - Firenze, 12 nov - ''Il Governo e il Parlamento devono trovare nuove risorse per salvare il trasporto pubblico locale, non aumentare le tariffe dei treni dei pendolari. Siamo davanti a scelte ingiuste e irresponsabili, i pendolari rischiano di essere due volte vittime delle scelte del Governo: subiscono il deterioramento del trasporto pubblico, e devono anche pagarlo di piu'''. Cosi' l'assessore regionale toscano ai trasporti Luca Ceccobao, interviene sulla notizia dei possibili aumenti dei biglietti per i treni regionali previsti nel maxi-emendamento alla legge nazionale di stabilita'.
''Il ministro Tremonti - spiega l'assessore - vuol scaricare il peso dei tagli al trasporto pubblico sui pendolari, spingendo le Regioni ad aumentare le tariffe sui treni regionali. Quello del Governo e' un vero e proprio ricatto che vincola gli investimenti ferroviari all'aumento dei biglietti dei cittadini che usano i treno. Tutto questo e' inaccettabile. Servono risorse per salvare bus e treni, non ulteriori tagli agli investimenti ferroviari e nuovi aumenti del costo dei biglietti''.

ARENAWAYS: PENDOLARI TORINO-MILANO, PREOCCUPATI PER ABOLIZIONE FERMATE INTERMEDIE


(AGENPARL) - Roma, 11 nov- “Siamo molto preoccupati che non vengano concesse queste fermate. Non siamo del settore e non possiamo giudicare le motivazioni tecniche, ma siamo molto preoccupati che in Italia non si possa concedere un’autorizzazione a un gestore che con soldi suoi, non è che ha chiesto un contributo pubblico, voglia fare un servizio sulla Torino - Milano dove c’è traffico per tutti”. Così all’AgenParl il portavoce del Comitato Pendolari Torino Milano, Cesare Carbonari, in merito all’abolizione delle fermate intermedie tra Torino e Milano della nuova linea Arenaways.
"I pendolari viaggiano stracarichi, in piedi, quindi questo servizio ben venga. Lo vediamo come un’opportunità, intanto di lavoro perché sono aziende italiane. Arena poi ha lavorato trent’anni in Trenitalia, ma noi non è che sosteniamo lui perché abbiamo interessi, noi siamo pendolari. Da dieci anni facciamo battaglie per avere un servizio migliore, ora quest’opportunità viene così limitata e siamo un po’ preoccupati”. “A noi interessa la comodità, la modernità del treno, l’accessibilità ai disabili che ieri erano con noi ed erano entusiasti del servizio. Ben venga un gestore con servizi moderni, è importante avere un servizio finalmente a livello europeo”.

LA RACCOLTA DELLA CARTA A VERCELLI





Ho presentato diverse interrogazioni riguardanti il problema dei rifiuti ed in particolare la raccolta differenziata. Poiché credo essere uno degli aspetti più importanti da affrontare per la Città, visto il costo che ricade direttamente sui cittadini. Moltissime infatti sono state le proteste per il recente notevole aumento della Tarsu che ha colpito i vercellesi, aumento di circa il 27% .
Occorre inoltre tener presente che per la monitorizzazione delle nuove modalità di raccolta dei rifiuti è previsto un costo annuo aggiuntivo. Pertanto, al di la delle diverse visioni tra maggioranza ed opposizione, a mio avviso la raccolta differenziata in atto deve funzionare al meglio, nel rispetto dei regolamenti in vigore per raggiungere gli obiettivi e non incorrere in ulteriori sanzioni.
Con l'ultima mia interrogazione al riguardo volevo evidenziare un problema ed ottenere una risposta ad un quesito postomi da alcuni cittadini. Essi si chiedevano se i contenitori bianchi della carta, su cui non appariva esposta l'autorizzazione, fossero anch’essi autorizzati a sostare al di fuori delle ore di raccolta,come prevede il disciplinare tecnico relativo al servizio di raccolta domiciliare della carta. Nel disciplinare al riguardo si può leggere che i contenitori devono essere esposti non prima delle ore 20.00 della sera precedente il giorno di raccolta e ritirati non dopo le ore 24 del giorno stesso di raccolta.
Basta fare un giro la domenica mattina, giorno in cui in nessuna delle sei zone in cui è stata divisa la città è prevista la raccolta della carta, per rendersi conto di quanti cassonetti privi dell’apposita autorizzazione sono esposti in talune zone.
Visto il costo aggiuntivo che grava sui cittadini, invito l’Amministrazione comunale a verificare che il disciplinare venga rispettato e coloro che eventualmente non lo rispettano vengano sensibilizzati a farlo, poiché la loro non collaborazione può vanificare gli sforzi della maggior parte dei vercellesi per il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla legge.

Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 10 novembre 2010

OSSERVATORIO TPL DEL PIEMONTE


Lo scorso mese di settembre avevo espresso alcuni dubbi circa l'impostazione del nuovo Osservatorio del Trasporto Pubblico della Regione Piemonte, che nelle intenzioni della Giunta regionale deve andare a sostituire il Forum dei Pendolari. Ora purtroppo osservo che i dubbi circa la partecipazione all'Osservatorio dei comitati spontanei dei pendolari e sulla sua effettiva possibilità di incidere nelle decisioni sembra stiano trovando sempre maggiore conferma tra diversi comitati pendolari della Regione, come viene riportato chiaramente nell'articolo apparso su "LA STAMPA" pagine di Alessandria dal titolo inequivocabile "L'Osservatorio treni fatto così non ci piace".
http://www.arenaways.com/media/press/2010/11_08_10/La_Stampa-Alessandria_07-11-10.pdf
Alcuni pendolari infatti lamentano che l'Osservatorio abbia solo un ruolo consultivo, dove si comunicano decisioni già prese e per giunta i comitati spontanei dei pendolari per parteciparvi devone costituirsi in associazioni legalmente riconosciute con ulteriori aggravi di spese per questi cittadini.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 8 novembre 2010

EDISU : PARLANO GLI STUDENTI


Siamo i borsisti e le borsiste dell’Edisu Piemonte (Ente regionale per il diritto allo studio universitario). Abbiamo deciso di scrivere questa lettera per portare all’attenzione del presidente, del Consiglio e della giunta - qualora non ne fossero già a conoscenza – le attuali vicende del diritto allo studio universitario a livello regionale e nazionale. Scopo di queste righe è anche quello di chiedere alle istituzioni di prendere posizione a favore dei diritti degli studenti.
L’Edisu Piemonte ha rappresentato negli ultimi anni un’eccellenza a livello nazionale garantendo, tramite un’attenta ed efficiente gestione, una serie di servizi ed aiuti economici ad una parte di studenti che hanno scelto la nostra regione per proseguire gli studi. In particolare per l’anno 2009/2010 ha erogato più di 10mila borse di studio confermando, come avviene da anni, la copertura del 100% delle richieste da parte degli idonei. Per l’anno 2009/2010 l’Edisu ha garantito l’erogazione delle 10mila borse di studio e la messa a disposizione di circa 2mila posti letto grazie a 12 milioni di euro di finanziamento nazionale sommati ai 17 milioni di euro di origine regionale, oltre alla tassa pagata da tutti gli studenti al momento dell’iscrizione. Già nell’anno 2010 l’Edisu ha subito dei tagli da parte della Regione passando da 25 a 17 milioni di euro, mancanza a cui ha sopperito l’Ente utilizzando per intero un proprio avanzo di bilancio. Per l’anno 2011 la situazione si fa drammatica.
Dal versante regionale la giunta Cota, dopo un’iniziale intenzione di tagliare drasticamente il fondo regionale ha promesso, anche a fronte della mobilitazione degli studenti borsisti e delle preoccupazioni avanzate dall’Edisu stesso, di trovare le risorse necessarie a garantire l’erogazione del 100% delle borse di studio attigendo ad un fondo indistinto di circa 300 milioni di euro. Ad oggi a questa promessa non è seguita alcune azione concreta e dal lavoro delle commissioni competenti la voce riservata all’Edisu si attesta ai 18 milioni di euro, cifra non sufficiente. Accanto al tema del finanziamento il presidente della Regione Cota ha avanzato l’ipotesi di destinare le risorse a disposizione ai soli studenti piemontesi e chiesto alle altre Regioni di coprire con propri fondi i loro studenti trasferitisi in Piemonte. Il riferimento esplicito ha chiamato in causa il modello utilizzato nel sistema sanitario nazionale; da parte nostra riteniamo inopportuno tale paragone per la semplice ragione che gli studenti non sono dei «costi» da sostenere come per esempio le cure mediche. Scriviamo ai rappresentanti delle istituzioni perchè investiti dalla responsabilità pubblica di rappresentare il territorio, il quale verrebbe sicuramente danneggiato dalle attuali scelte nazionali e regionali. Da un lato molti giovani residenti in provincia sarebbero privati della possibilità di proseguire gli studi; d’altra parte le istituzioni vedrebbero sconfessate le scelte prodotte in questi anni: politiche di investimento sul tema della formazione innervata nel territorio attraverso la creazione di sedi decentrate, residenze universitarie ed altri servizi connessi. Per queste ragioni chiediamo di agire nei confronti del Governo nazionale e regionale affinchè il diritto allo studio venga salvaguardato; di rendere nota e chiara posizione a riguardo e di inserirla nel dibattito politico; di autorizzarci ad informare e coinvolgere i rapresentanti del territorio in nostre iniziative future.
Andrea AIMAR, Simone BAGLIVO
BORSISTI DELL’EDISU PIEMONTE
La Stampa, 7 novembre 2010

SONDAGGI POLITICO ELETTORALI




Queste due tabelle sono tratte da un sondaggio apparso sul Sole 24 Ore del 3 novembre che ha coinvolto 8500 persone contattate telefonicamente tra il 10 ed il 28 ottobre 2010. Gli intervistati sono rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. La prima tabella valuta da dove provengono gli attuali indecisi ed astensionisti e non può sfuggire il fatto che le percentuali provenienti da PDL e PD si equivalgono. La seconda tabella riguarda invece la composizione elettorale di Futuro e Libertà, il nuovo soggetto politico di Fini, rispetto al voto espresso alle politiche del 2008. In essa fa riflettere che ben il 23% di potenziali elettori provengano dal centrosinistra. Questi dati penso possano essere utili per una analisi necessaria anche sulla situazione politica locale. I dati completi possono essere visionati sul sito: http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/asp/visualizza_sondaggio.asp?idsondaggio=4137
Victor
Vercelli, 7 novembre 2010

"LA TRAVERSATA" di Bartolomeo Sorge


Venerdì 19 novembre verrà presentato alle ore 21, nell'Aula Magna del Seminario di Vercelli, l'ultimo libro di Bartolomeo Sorge "La Traversata:la Chiesa dal Concilio Vaticano II a oggi" edito da Mondadori. Introdotti dalla Vicepresidente UCID di Vercelli Adriana Sala Breddo, a parlare insieme all'autore di una stagione cruciale per il cammino storico e spirituale della Chiesa ci saranno il parlamentare Luigi Bobba, già Presidente nazionale delle ACLI, Mons. Cristiano Bodo, Vicario generale dell'Arcidiocesi e Pier Giorgio Fossale, Assessore alla cultura del Comune. Le conclusioni saranno tratte da Luigi Omodei Zorini, Presidente UCID della Sezione di Vercelli, associazione organizzatrice dell'incontro.
"Nell'epoca della globalizzazione e della secolarizzazione, la società è divenuta ormai irreversibilmente pluriculturale, plurietnica e plurireligiosa. Per agire da fermento, la Chiesa deve porsi in modo nuovo. Giunti al giro di boa dei cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, per evengelizzare un mondo profondamente cambiato, non resta che proseguire con coraggio la "TRAVERSATA" lungo la "rotta" segnata chiaramente dal Concilio e dai suoi "traghettatori". Padre Sorge nel suo nuovo libro attinge ai ricordi personali e delinea un intenso ritratto di alcune delle figure più carismatiche che hanno accompagnato la Chiesa e la nostra società nella transizione al terzo millennio. Tra i "traghettatori" incontrati da Sorge ricordiamo dagli ultimi Papi al Cardinale Carlo Maria Martini fino a due personaggi che pagarono con la vita la loro testimonianza di amore evangelico e l'ideale per una società più giusta: l'Arcivescovo di San Salvador Oscar Romero e il parroco del quartiere palermitano Brancaccio, don Pino Puglisi.
Padre Bartolomeo Sorge è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1958. Ha vissuto questi anni che racconta nel suo libro anzitutto nei cosiddetti palazzi, dirigendo la mrivista "La Civiltà cattolica" a diretto contatto con alcuni papi da Paolo IV a Giovanni Paolo II, senza dimenticare Papa Luciani, che l'aveva indicato come suo successore all guida del Patriarcato di Venezia.
Ma è anche vissuto nelle strade della Sicilia tra la gente, negli anni delle stragi di mafia ed è stato uno dei protagonisti della "Primavera di Palermo". Per questo suo impegno ha dovuto vivere sotto scorta per diversi anni. Un periodo che ricorda nel suo libro anche attraverso la figura di Agostino Catalano, il suo capo scorta, uno di quei veri servitori dello Stato, assassinato con Paolo Borsellino nell'attentato mafioso di Via D'Amelio.