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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




25 NOVEMBRE 2011



Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Il diritto di tutte le donne di vivere libere dalla violenza è fondamentale.
Il Parlamento europeo, con l’adozione, il 5 Aprile 2011, della Risoluzione “Quadro politico della UE in materia di lotta alla violenza contro le donne”, si era già espresso in maniera compatta sulla necessità di un approccio globale e incisivo contro la violenza sulle donne. Oggi, le donne del gruppo consigliare del P.D. di Vercelli, insieme ai cittadini, lanciano alcune richieste precise per una forte azione a livello europeo e nazionale:
• Una strategia globale per fermare tutte le violenze contro le donne
• Una direttiva europea contro la violenza sulle donne che includa misure specifiche legate alla prevenzione, alla persecuzione dei reati, alla protezione e all’offerta di servizi adeguati.
• Un incremento dei fondi contro la violenza sulle donne.
• Un anno europeo, esteso a tutte le Nazioni, di tolleranza zero contro la violenza sulle donne
• Un supporto e dei fondi crescenti per i rifugi per le donne ed i gruppi che lavorano per fermare la violenza sulle donne
Donne Gruppo consigliare del P.D.di Vercelli
Donatella CAPRA, Maura FORTE, Manuela NASO, Maria Grazia RANGHINO, Adriana SALA BREDDO

CATTOLICI PER L'ITALIA, UNITA', PRESENZA, PROGETTUALITA'.



È splendido il tempo a Selinunte dove mi accompagnano gli amici di un nuovo Centro studi intitolato ad Alcide De Gasperi. Sono giovani che ripropongono con fede e coraggio i principi di una politica ispirata al bene comune attraverso una via di onestà individuale, di coscienza delle difficoltà del momento e del luogo dove operano, viste non come un freno ma al contrario come una spinta a un più profondo impegno. È guardando a tante iniziative di questo tipo, a tante piccole e grandi storie di rilevanza forse solo locale, ma che sono forze su cui si può contare per la costruzione di un futuro più cosciente, più sentito e più vivo. Davanti alle rovine del tempio più grande sosta una commissione di archeologi, di studiosi di storia antica, di rappresentanti della regione. Discutono sulla possibilità o sulla opportunità di rimettere in piedi le grandi colonne affrontando naturalmente difficoltà e spese notevoli. E questo mi fa pensare a questa rinnovata coscienza del mondo cattolico che si cerca, si trova assieme per comunicare uno con l'altro le esperienze, le attività e riconoscersi come una forza radicata e viva del nostro paese e della nostra Europa. Quasi un rimettere in piedi colonne di antica esperienza e di rinnovata fiducia in un mondo che non si lasci andare, ma che ritrovi in se stesso la forza e le ragioni per rialzare il tono della nostra politica e del vivere civile. Rientra nel coro di tante voci anche il breve diario di Franco Mangialardi che ha il titolo di “Cattolici per l'Italia, unità, presenza, progettualità”. Il titolo promette molto, ma la intensa presentazione di Raffaele Bonanni non da illusioni sulla possibilità di un nuovo partito di cattolici come lo confessa anche l'autore. Si tratta nel nostro momento di recuperare il coraggio della responsabilità e della testimonianza che è «la semplice vita vissuta e in quanto tale, fertile di trasformazioni profonde intorno a sé per la intrinseca forza dei suoi contenuti, senza alcuna struttura d'appoggio». È quindi un richiamo ai valori ispirati dalla dottrina sociale della Chiesa in una società che sembra abbia smarrito il senso del lavoro per il bene comune, perdendosi in comportamenti litigiosi e fine a se stessi. Ecco allora il richiamo al valore della testimonianza che non deve andare perduta e che diventa il motivo del libro che non vuole essere solo ricordo di tanti incontri dell'autore con personaggi del nostro tempo, ma una ricerca senza peraltro darne alla fine una ricetta, per una struttura funzionale di oggi. Su questo tema chiare mi sembrano le parole dell'autore del diario quando chiarisce il motivo del suo scritto: «Perché il cattolicesimo politico sembra sia diventato un'esperienza marginale? È il tempo di uomini e donne coraggiose che sappiano farsi carico delle attese e delle speranze di un popolo e di tentare delle risposte».
Maria Romana DE GASPERI
da AVVENIRE del 29 ottobre 2011

PROVINCIA E COMUNE GIOCANO A NASCONDINO


“E’ urgente e necessario provvedere alla pubblicazione sul sito Internet del Comune dei dati relativi alle emissioni dell’impianto di Vercelli. Per questo ho chiesto all’Assessore all’Ambiente di spiegare perché ad oggi l’amministrazione provinciale si sia sottratta al principio di trasparenza amministrativa e non abbia comunicato il proprio assenso alla richiesta formulata dal Comune di Vercelli per accedere al sistema di monitoraggio delle emissioni”: così dichiara l’On. Luigi BOBBA (PD), che ha presentato un’Interrogazione urgente in Consiglio provinciale relativamente alla questione della pubblicazione dei dati delle emissioni dell’inceneritore di Vercelli, un impianto vetusto in esercizio da più di 30 anni.
“A seguito di un’Interrogazione presentata nel mese di ottobre da Adriana Sala Breddo in Consiglio comunale – spiega l’On. Luigi BOBBA – siamo venuti a conoscenza del fatto che l’amministrazione comunale ha predisposto richiesta alla Provincia di Vercelli per accedere a tali dati, ma che a tale richiesta non è pervenuto alcun assenso. La maggior parte dei Comuni dove è presente un inceneritore mette in rete i dati necessari e, per esempio, il Comune di Pietrasanta (Lu), il cui impianto è gestito dalla stessa società che si occupa di quello di Vercelli, rende pubblici i dati già dal 2002. Peraltro nel 2010 era stata depositata una raccolta di firme in cui si chiedeva di procedere alla pubblicazione di tali dati, con l’obiettivo di avere un monitoraggio costante delle emissioni. E’ bene che la Provincia e il Comune la smettano di giocare a nascondino e provvedano subito a rendere pubblici su internet dati così importanti per la salute dei cittadini”.

On. Luigi BOBBA
Deputato PD
VicePresidente Commissione Lavoro

Interrogazione urgente ex articolo 33 del regolamento all’assessore all’Ambiente, all’Agricoltura, alle Risorse Idriche, ai Rapporti con l’Ato 2, all’ Energia, alla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA – VAS), alla Tutela e Difesa del suolo, all’ Innovazione Tecnologica e Digitale e allo Sport e al Presidente del Consiglio Provinciale
Premesso che:
- in data 15 ottobre 2011, è stata depositata l’interrogazione n. 0032561, presso il Comune di Vercelli, dal Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD, Sig.ra Adriana Sala Breddo, relativamente alla pubblicazione dei dati delle emissioni del vetusto inceneritore di Vercelli;
- l’inceneritore di Vercelli, situato in prossimità dell’abitato cittadino, è ormai in esercizio da più di 30 anni, almeno per quanto riguarda le prime due linee entrate in funzione nel lontano 1977;
- nell’atto di sindacato ispettivo sopra citato veniva esternato che l’Amministrazione comunale in risposta ad una precedente interrogazione, a firma del citato consigliere, comunicava che al fine di creare una sezione specifica sul sito internet del Comune era stata predisposta la richiesta alla Provincia di Vercelli per accedere al sistema di monitoraggio delle emissioni (SME);
- in data 17 novembre scorso, il sindaco di Vercelli, nel rispondere alla menzionata interrogazione, faceva presente che nonostante la richiesta fatta alla Provincia di Vercelli, non era “pervenuto l’assenso” della stessa Provincia;
Considerato che:
- la necessità della sezione sul sito internet del Comune è necessaria per accedere al sistema di monitoraggio delle emissioni;
- la maggior parte dei Comuni, dove è presente un inceneritore, mette in rete i dati necessari da diversi anni;
- il Comune di Pietrasanta (LU), gestito dalla medesima società che attualmente gestisce quello di Vercelli, sin dal 2002, rende pubblici i dati delle emissioni degli inceneritori;
- sempre nella citata interrogazione si faceva presente che “nel febbraio 2010 era stata inoltre depositata una raccolta di firme in cui i firmatari chiedevano che i dati delle emissioni dell’impianto di Vercelli venissero resi pubblici sul sito internet del comune”;
- a parere dell’interrogante, la pubblicazione e divulgazione dei dati dell’inceneritore, oltre ad avere l’obiettivo di monitoraggio costante delle emissioni, realizza il principio di trasparenza amministrativa delle pubbliche amministrazioni, assume quindi carattere di dovere e non di concessione.
Si interrogano con urgenza per conoscere:
- come mai non sia stato comunicato l’assenso alla richiesta di cui in premessa;
- se non si ritenga urgente e necessario provvedere a quanto richiesto dal Comune di Vercelli.

INTERROGAZIONE 61


Vercelli ha ottenuto nel 2006, anche in base ad un’articolata proposta di allestimento museale, l’assegnazione del Museo nazionale della Scherma, che può rappresentare per la Città un vero punto d’attrazione sociale e turistico, un’occasione occupazionale e di sviluppo. Si tratterebbe dunque di un polo d’attrazione che si affiancherebbe alla vicina Risoteca, i cui lavori sono al momento fermi, ed alle mostre di respiro nazionale che si tengono all’Arca di piazza San Marco. I tre poli saprebbero così attrarre diverse tipologie di turisti, creando importanti sinergie tra loro.
Occorre ricordare che per un museo è importante sia il contenitore, sia ovviamente il contenuto. Venendo ai musei della scherma di altri Stati, come quello del piccolo Belgio, che ha vinto una medaglia olimpica in più della Pro Vercelli Scherma o quello della Gran Bretagna, vincitrice di un solo oro olimpico, sono ricchissimi di cimeli che raccontano la storia della disciplina attraverso centinaia di pezzi: armi, equipaggiamenti, medaglie, dipinti, stampe, libri, programmi, fotografie e filmati.
Tra pochi giorni, con uno stanziamento di circa 150/200mila euro, nella vicina Busto Arsizio verrà aperto un museo privato grazie all’impegno del maestro Toran, autore di numerosi libri di scherma. Tra il molto materiale a disposizione, spicca l’archivio di Nedo Nadi, uno dei più grandi schermitori della storia sportiva mondiale capace di vincere cinque medaglie d’oro in una sola olimpiade. L’archivio è stato acquistato proprio negli ultimissimi anni. Gli organizzatori inoltre non fanno mistero di voler far divenire Busto un centro nazionale importante per corsi, convegni e progetti riguardanti la scherma, trovando il pieno appoggio della loro Amministrazione.
Per il nostro futuro museo, la strada sembra quindi essere in salita. Prendendo a prestito il gergo schermistico si può dire che oggi al termine del girone, non siamo piazzati molto bene. Nella diretta con Busto quindi non possiamo permetterci di perdere. Anche se piccoli dobbiamo assolutamente vincere! Prendiamo ferro e facciamo un bellissimo affondo per la nostra Città!

Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 16.11.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Allestimento Museo della Scherma.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
Vercelli ha ottenuto nel 2006, anche in base ad un’ articolata proposta di allestimento museale, l’assegnazione del Museo nazionale della Scherma, che può rappresentare per la Città un vero punto d’attrazione sociale e turistico, un’occasione occupazionale e di sviluppo.
CONSIDERATO CHE
i musei della scherma di altri Stati, come quello del piccolo Belgio o quello della Gran Bretagna, vincitrice di un solo oro olimpico, sono ricchi di cimeli che raccontano la storia della disciplina attraverso centinaia di pezzi: armi, equipaggiamenti, medaglie, dipinti, stampe, libri, programmi, fotografie e filmati.
VISTO CHE
tra pochi giorni, nella vicina Busto Arsizio verrà aperto un museo privato ricco di materiale, con uno stanziamento di circa 150/200mila euro e con l’obiettivo pubblicamente dichiarato di far divenire Busto un centro nazionale importante per corsi, convegni e progetti riguardanti la scherma.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
• chi coordina le attività di allestimento del museo vercellese e di quali esperti si avvale;
• quanti cimeli o materiale sono già in possesso del costituendo museo;
• qual è lo stanziamento previsto per l’allestimento della sola parte museale;
• quando si ipotizza l’inaugurazione del museo.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

INTERROGAZIONE 60









Da anni si parla dello spostamento della linea ferroviaria Vercelli-Casale, ancora oggi però i passaggi a livello di Via Trino e di Corso Marcello Prestinari sono ancora lì con le loro lunghe code nelle ore di punta. Alcuni cittadini mi hanno segnalato una situazione che si verifica varie volte nell’arco della giornata, quando al passaggio dei treni alcuni automobilisti purtroppo non spengono il motore della propria auto. In una città in cui la qualità dell’aria certo non brilla, questa situazione rappresenta un’ulteriore criticità anche per la presenza nelle vicinanze di una scuola.
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 15.11.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Cartelli di invito a spegnere il motore in prossimità delle barriere ferroviarie chiuse.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
i numerosi sforamenti dei livelli di PM10 impongono l’adozione di provvedimenti atti a ridurre l’inquinamento atmoferico in Città.
CONSIDERATO CHE
in prossimità dei passaggi a livello della linea ferroviaria Vercelli-Casale, al passaggio dei treni, si formano specialmente negli orari di punta, lunghe code ed è pratica purtroppo consueta, al fine di rendere più confortevole la temperatura dell’abitacolo del proprio veicolo, quella di non spegnere il motore.
VISTO CHE
in altre città, dove si verificano simili situazioni, sono stati apposti appositi cartelli per sensibilizzare i guidatori a desistere da tale pratica.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
se anche in prossimità dei passaggi a livello di Corso Marcello Prestinari e di Via Trino sarà prevista l’installazione di simili cartelli, vista la qualità dell’aria cittadina.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

NOTA SUL TGV PER PARIGI


Avevo anticipato la questione con un’interrogazione lo scorso marzo, purtroppo dal 12 dicembre sparirà dall'orario ferroviario il TGV che collega Vercelli con Parigi.
I futuri collegamenti saranno effettuati dai treni della SVI (Servizio Viaggiatori Italia), una società creata appositamente dalle Ferrovie francesi per sbarcare sul mercato italiano dopo la fine della partnership con Trenitalia. Il servizio, secondo fonti di stampa, sarà presentato solo il 22 novembre, ma qualche anticipazione si sa già. Tre treni al giorno - mattino, ora di pranzo e tardo pomeriggio - partiranno da Milano per raggiungere Lione e poi proseguire per Parigi. Vi saranno soste a Torino, Oulx e Bardonecchia, dove il treno potrà fermarsi perché, per le ultime due, si tratta di stazioni di confine. Sono ancora incerte, per decisione dell'Ufficio di regolazione dei servizi ferroviari (lo stesso che ha stoppato per due volte Arenaways), le fermate a Novara e Vercelli. Speriamo che, almeno in questo caso, la Regione Piemonte faccia sentire subito la sua voce affinchè questi treni possano fermarsi anche nella nostra città. Treni importanti non solo per via del collegamento internazionale, ma anche perchè possono offrire più possibilità ai tanti pendolari
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Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 13 novembre 2011

INTERROGAZIONE 59


Il problema dell’elettrosmog ritorna in questi giorni prepotentemente di attualità a causa della denuncia dei presidenti di tutte le Arpa ( Agenzie regionali per l’ambiente) e dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale), con due documenti durissimi recapitati al governo Berlusconi. Infatti nel decreto sviluppo dell’ottobre scorso, l’esecutivo ha modificato la legge sull’elettromagnetismo, arrivando a innalzare fino al 70 per cento gli attuali limiti per gli impianti di telefonia mobile. Questo può comportare anche un’invasione di antenne, tanto che alcuni esperti ritengono che, nel giro di due anni, verranno montati dai 15mila ai 20mila nuovi impianti in Italia.
Negli ultimi periodi, grazie ad un nuovo sistema di monitoraggio delle emissioni dell’Arpa, si ha un quadro più chiaro della situazione, segnalando anomalie in tempo reale e permettendo così ai tecnici di svolgere controlli mirati.
Viste le risposte dell’Amministrazione alle mie precedenti interrogazioni, riguardanti la pubblicazione dei dati delle monitorizzazioni effettuate in città, ho ritenuto, alla luce della nuova situazione e poiché credo fermamente nella trasparenza come metodo di innalzamento dei livelli di attenzione, di sottoporre nuovamente il quesito al Sindaco.

Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 09.11.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Elettromagnetismo in Città.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
il problema dell’elettromagnetismo è sempre stato molto sentito tra i cittadini vercellesi, tant’è che alcune centinaia di persone avevano sottoscritto una petizione popolare volta a chiedere all’Amministrazione comunale che i risultati dei monitoraggi dei campi elettromagnetici venissero resi pubblici sul sito internet del Comune.
CONSIDERATO CHE
proseguono anche quest'anno i controlli sulle antenne per il tramite del Centro radiazioni ionizzanti e non ionizzanti dell’Arpa di Ivrea.
VISTE
le risposte alle mie precedenti interrogazioni sull’argomento del settembre 2009 e del luglio 2010.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
quando si prevede possano essere resi pubblici i dati delle monitorizzazioni dei campi elettromagnetici.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

VALORI E PRESENZA. SFIDA PER CATTOLICI E LAICI.






In un Paese demoralizzato e con un clima politico incattivito,l’evento di Todi è stato un piccolo segno di speranza. Mai si erano visti insieme nell’ultimo decennio tutte le grandi realtà associative cattoliche, i principali movimenti ecclesiali , le organizzazioni del lavoro e dell’impresa che si richiamano alla dottrina sociale, esponenti del mondo bancario, della cultura e dell’Universita’. Quasi a significare ,anche plasticamente, la realtà di un cattolicesimo popolare ancora ben radicato nelle nostre comunità locali e desideroso di contribuire all’unità del Paese: “coraggio,fratelli d’Italia” ha efficacemente sintetizzato Andrea Riccardi. Anche il confronto che si è sviluppato prima e dopo Todi, ha cercato di prendere di petto quell’insopportabile distanza che c’è oggi tra cittadini e politica e che trova la sua più acuta espressione nella mancanza di credibilità e di fiducia in chi guida il governo.
Todi ha lasciato il segno. Sia generando ricorrenti paure di una presupposta invadenza della chiesa e dei credenti nell’agone politico; sia alimentando attese e speranze in chi, invece, sollecita una maggiore presa di responsabilità dei cattolici nella vita pubblica del Paese. Si è detto, a Todi , i cattolici sono usciti dal silenzio: forse l’espressione può apparire ai tanti che in questi anni si sono impegnati in politica e nelle istituzioni un po’ aspra e ingenerosa. Ma si può altresì leggerla come la prima risposta dei movimenti laicali al ripetuto invito di Benedetto XVI affinchè emerga una nuova generazione di laici cristiani impegnati in politica. Che non significa nuovismo a tutti i costi , né tantomeno voglia di rottamare l’esistente, bensì l’urgenza di un rinnovato investimento nella responsabilità politica, sicuramente considerata – negli ultimi 15 anni- come meno rilevante rispetto all’impegno nel sociale. Né si può dimenticare che il primo partito tra i cattolici praticanti è il partito del non voto e dell’astensione. Questa lontananza è sicuramente il frutto di un disagio e della mancanza di un’offerta politica adeguata, ma anche di un depotenziamento della responsabilità politica che ha attraversato la comunità dei credenti. L’avvento del bipolarismo ha provocato l’insorgere della paura di importare anche dentro la vita delle comunità le divisioni tipiche della politica; così , in molti casi, si sono tenute lontane le persone che operavano nelle istituzioni, impoverendo sia le comunità cristiane, sia coloro che autonomamente aveva assunto delle responsabilità politiche. In tal senso mi sarei atteso un esito dell’incontro di Todi un po’ più incisivo; sarebbe stato forse utile giungere ad una sorta di manifesto nel quale si indicasse una rotta e si chiarisse il senso del contributo che i cattolici vogliono dare per far tornare a crescere il Paese, per mobilitare le energie delle generazioni più giovani , per incoraggiare e sostenere le famiglie, per restituire ai cittadini la possibilità di scegliere effettivamente i propri rappresentanti.
C’è infine un ultima questione: il card. Bagnasco è tornato con forza sul tema dei valori non negoziabili. Ma ,negli stessi giorni di Todi, alcuni intellettuali post comunisti - Barcellona, Tronti, Sorbi e Vacca- hanno affrontato questo tema considerato del tutto ostico per gran parte della cultura laica. E hanno scritto che tale “ concetto non discrimina tra credenti e non credenti e richiama alla responsabilità della coerenza tra i comportamenti e i principi ideali che li ispirano.” Insomma dicono , in particolare rivolgendosi al Partito Democratico, che questi criteri che” debbono ispirare l’agire personale e collettivo, non negano l’autonomia della mediazione politica.” Qualcuno ha subito bollato questa lettera con una battuta sarcastica:” dopo gli atei devoti di destra, ecco ora quelli di sinistra”; una battuta tipica di un laicismo presuntuoso che non vuole in alcun modo interrogarsi e dialogare con l’insegnamento di Benedetto XVI sul relativismo etico. Al contrario , proprio nei giorni scorsi, si è tenuto un singolare confronto tra il segretario del Pd, Bersani e mons.Rino Fisichella, che ha mostrato, insieme alle diversità di approccio sul tema della laicità, un interesse vero a dialogare su questioni dirimenti rispetto al nostro futuro. Scrivono ancora Barcellona e gli altri che non si può non vedere come lotta contro la deriva del “relativismo etico” , costituisca “l’assillo fondamentale della politica democratica, comunque se ne declinino i principi, da credenti o da non credenti”. Per concludere, che sarebbe necessario che il Pd promuova “ un confronto pubblico con la Chiesa cattolica e con le altre confessioni religiose, oltreché sui “temi eticamente sensibili” su quelli che attengono in modo più stringente ai rischi attuali della nazione italiana: la tenuta della sua unità, la “sostanza etica” del regime democratico.”
On. Luigi BOBBA

INTERVENTO IN AULA



RISPOSTA INTERROGAZIONE - "Iter nuovo inceneritore di Vercelli".

Non posso che dichiararmi preoccupata per quanto si legge in questa risposta ufficiale alla mia interrogazione ed anche per quanto è emerso precedentemente, e cioè che ci si trova ancora oggi in presenza di una non chiara e definita politica regionale su una questione importantissima come quella della gestione dei rifiuti.
Confesso che come vercellese sono ancor più preoccupata per il fatto che non si conoscono oggi le sorti del vetusto impianto di Strada per Asigliano. La mia preoccupazione è ancora maggiore per quanto affermato dagli stessi dipendenti di Vercelli Energia, società del gruppo Veolia che gestisce attualmente l’impianto. Si rischia l’ emergenza poichè già ad inizio 2012 si dovrà preparare il piano di dismissione in vista del termine della concessione, prevista per il prossimo agosto. I tempi stringono quindi, siamo ormai in netto ritardo!
Nella risposta non trovo traccia su come intende agire l’Amministrazione comunale, socio maggioritario di Atena Patrimonio, qualora la Regione Piemonte non facesse pervenire in tempo utile notizie chiare e definite riguardo alla gestione dei rifiuti. Inoltre non trovo traccia delle posizioni ufficiali tenute dall’Amministrazione negli incontri già avvenuti.
Non ho trovato risposta sul fatto che l’impianto venga fermato o su una sua futura funzionalità, sulla gestione eventuale dell’impianto dopo agosto e sulla tutela dei posti di lavoro dei dipendenti di Vercelli Energia. Tutte risposte che i cittadini vercellesi si aspettano da tempo.
Questi problemi sono oggi amplificati, come ho già detto, dal fattore tempo. Siamo, a mio avviso e non solo a mio avviso, ad un passo dal’emergenza. Pertanto mi riservo, confrontandomi con il mio gruppo, di intraprendere una nuova iniziativa politica.

Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 2 novembre 2011