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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




PUBBLICAZIONE DEI DATI "SME"



La notizia che entro l'anno saranno finalmente resi pubblici i dati delle emissioni del vetusto inceneritore di Strada per Asigliano non può che farmi piacere. Così anche i vercellesi avranno la stessa dignità dei cittadini delle tante altre città dove ormai da anni questo avviene quotidianamente.
Mi preme in questo momento ringraziare i cittadini vercellesi che nel febbraio dello scorso anno sottoscrissero una petizione rivolta al Sindaco proprio per perseguire questo obiettivo.
La pubblicazione dei dati, che spero avvenga nella forma più estesa, dando un quadro della situazione in tempo reale, se è un atto di trasparenza ed alza il livello di attenzione, non risolve certo i problemi dell'impianto e del suo futuro.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 22 dicembre 2011



Con l'augurio che il Natale che si avvicina possa portare la speranza in un mondo migliore, ricco di buoni principi, che tornino ad essere un riferimento per tutti.



UN SERENO NATALE

ED UN FELICE 2012 A TUTTI!

INVESTIMENTI PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE



La situazione di questa mattina sulla linea storica To-Mi e Mi-To è stata drammatica, ritardi e soppressioni dovuti a problematiche alla circolazione dei treni (riferito dal personale ai pendolari a bordo di un treno sulla To-Milano) mentre per i Frecciarossa tutto regolare eccetto un treno che è arrivato a Milano con 8' minuti di ritardo. Non vogliamo aprire inutili polemiche, ma le richieste che da decenni continuiamo a fare alla classe politica del nostro Paese, sono ad oggi rimaste inascoltate. Richieste di investimenti per migliorare e potenziare le infrastrutture del Trasporto Pubblico Locale e per l'acquisto dei mille treni per i pendolari. Un progetto, forse rimasto chiuso in un cassetto del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Con il nuovo anno, arriverà anche la stangata per gli aumenti previsti dovuti ai tagli della nuova finanziaria e questa decisione ricadrà ancora una volta a danno dei pendolari e di chi usa il mezzo pubblico. Per combattere l'inquinamento nelle grandi città(causa ormai accertata di tumori e malattie alle vie respiratorie soprattutto nei bambini e anziani) dovremmo tutti usare il mezzo pubblico e non l'auto privata, però non ci sono soldi da investire per migliorarne il servizio. Un paradosso, rispetto agli investimenti che in questi ultimi 10 anni (e si continua a fare) sono andati a favore dell'Alta Velocità. Questa mattina a Porta Susa, su 5 Frecciarossa per Milano, solamente uno era pieno, mentre i fatiscenti treni regionali, spesso segnalati con porte guaste e carrozze fredde, si sono tutti riempiti e strada facendo (Chivaso, Santhià, Vercelli, Novara, Magenta e Rho) molti pendolari avranno anche dovuto viaggiare in piedi.
ELENCO DI ALCUNI TRENI SEGNALATI DAI PENDOLARI
4098 Novara Torino 52'minuti
4083 Torino Vercelli SOPPRESSO
10124 Novara Torino 27'minuti
2004 Milano Torno 34'minuti
2034 Milano Torino 22'minuti
10084 Novara Torino 12'minuti
2006 Milano Torino 11'minuti
2008 Milano Torino 10'minuti
9711 Torino Milano 32'minuti
2005 Torino Milano 12'minuti
10122 Casale - Chivasso - Torino P.S. 31'minuti
24814 Ivrea - Chivasso -Torino 22'minuti
4193 Torino Vercelli 22'minuti
Cesare CARBONARI
Portavoce comitato spontaneo pendolari Torino Milano
Torino, 15 dicembre 2011

INTERVENTO IN AULA



RISPOSTA INTERROGAZIONE - "Pubblicazione dei dati delle emissioni del vetusto inceneritore di Vercelli"
Nel leggere la risposta del Sindaco a questa interrogazione sono stata colpita da un fatto: che a più di un anno di distanza dalla richiesta rivolta alla Provincia di Vercelli di accedere ai dati del sistema di monitoraggio delle emissioni del vetusto inceneritore di Strada per Asigliano al fine di renderle pubbliche non è ancora pervenuto l’assenso.
Se ciò non avvenisse i cittadini vercellesi, a differenza di quelli di altri centri ove sono in funzione impianti di incenerimento, anziché poter controllare in modo trasparente e semplice i dati, che sappiamo avere un impatto sulla salute pubblica, dovranno ancora basarsi solo sulle affermazioni di politici, di esperti o di pseudo esperti. Mi preme ricordare che molte sono le città i cui cittadini hanno libero accesso in forma estesa tramite internet ai dati delle emissioni dei propri inceneritori. Ricordo tra queste Brescia, Bologna, Pietrasanta, Vienna, Ferrara, Trezzo D’Adda, Milano, Modena, Bergamo, Ravenna, Forlì', Rimini e in alcuni casi ciò avviene da almeno dieci anni. Questi dati sono anche posti pubblicamente a confronto con i limiti di legge ed evidenziano quanto sono al disotto di tali limiti. Infatti una cosa è dire che si rispetta la legge, altra è vedere se si è ben al di sotto dei limiti ed essere informati in tempo reale in caso di incidenti o malfunzionamento dell’impianto.
Quindi viste le tecnologie a disposizione e quanto avviene presso altri centri e quanto ho affermato prima a mio avviso non è sufficiente la pubblicazione sul sito internet comunale solamente in forma sintetica, quindi non dinamica, dei dati delle emissioni dell’impianto sito sul territorio comunale e di proprietà del Comune.
Dopo questa risposta alla mia interrogazione però qualcosa è cambiato. Infatti ho visto riportare sui giornali le affermazioni dell’Assessore all’Ambiente della Provincia circa l’intenzione di rendere noti i dati delle emissioni. In questo modo tutti i vercellesi saranno finalmente aggiornati sull’attività del vetusto impianto.
Tuttavia lo stesso assessore sui giornali ha dichiarato che la richiesta inoltrata dal Comune non risulta agli atti. Ciò miha molto sorpresa e credo sia necessario approfondire la questione per capire come possano accadere certi fatti imputabili a scarsa comunicazione tra due Enti su un problema così importante che impatta la salute dei cittadini e molto sentito dall’opinione pubblica.
Speriamo quindi di colmare il gap che, anche in questo caso, separa Vercelli da altre città e che perdura da dieci anni
.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 14 dicembre 2011

IL TRENO "FANTASMA"



A Vercelli, come a Novara, i pendolari si sono presentati in anticipo rispetto all’orario programmato dell’ES City 9707 per Venezia, prima soppresso dal nuovo orario, poi dopo le proteste e la richiesta alla Regione di far ripristinare il treno (utilizzato con la Carta Tutto Treno in base ad un accordo Regione / Trenitalia) le ferrovie hanno deciso di ripristinare il convoglio in partenza da Torino diretto a Venezia passando per Vercelli e Novara, ma questa mattina moltissimi utenti sono dovuti salire sul treno precedente perché sarebbero mancate le informazioni audio e segnalazioni sui tabelloni. Per paura di arrivare in ufficio in ritardo, molti utenti sono saliti sul Regionale Veloce 2003. Dopo una mattinata di richieste di chiarimenti, si è scoperto, che il treno si chiama (per ora) 17131 ma come un fantasma, sembra che nessuno lo abbia notato sui tabelloni. Tutti concordano che nessuna informazione audio si sia sentita nelle due stazioni. Sembra sia sparito anche dagli orari ufficiali stampati e posti nelle stazioni, come non appare ancora sul sito delle Ferrovie dello Stato per cui è impossibile acquistare un biglietto per Venezia da Torino per il treno fantasma delle 06:05 – E domani?
Cesare CARBONARI
Portavoce comitato spontaneo pendolari Torino-Milano
Torino, 12 dicembre 2011

NOTA RELATIVA AL RESTYLING DELLA STAZIONE DI VERCELLI



Vista la situazione in cui versa la stazione ferroviaria della nostra città, nei giorni scorsi avevo inoltrato una lettera a Centostazioni Spa, società del gruppo Trenitalia addetta alla ristrutturazione, per avere informazioni in merito all'andamento dei lavori. Ecco la risposta.
Roma, 06 dicembre 2011
Gent.ma Dott.ssa Sala Breddo,
in merito alla Sua richiesta relativa ai lavori di restyling della stazione di Vercelli, possiamo fornirle i seguenti riscontri.
I lavori sono ormai in fase di ultimazione e si concluderanno entro la fine di dicembre.
L’intervento di restyling ha riguardato principalmente la sostituzione degli infissi e delle persiane del FV, la tinteggiatura del fabbricato viaggiatori e il rifacimento dell’atrio e della biglietteria , per quanto riguarda i servizi igienici di stazione, sono aperti al pubblico tre box wc per le donne e uno per gli uomini, al quale si aggiungeranno altri due box in fase di completamento. Inoltre sono stati messi a norma gli impianti elettrici, si è provveduto alla realizzazione di impianti per la rilevazione di incendi, ed istallata una nuova illuminazione degli spazi aperti al pubblico (atrio-biglietteria) e della facciata lato piazza.
Infine è stato totalmente ridisegnato lo spazio destinato ai portabici con la realizzazione di una nuova copertura e il rifacimento della pavimentazione.
Distinti saluti
Fabrizia FUSCAGNI
DIREZIONE RELAZIONI ESTERNE
Il Responsabile

NOTA SULLA SOPPRESSIONE DELL'EUROSTAR DELLE 6,53




Ci troviamo di fronte ad un' ennesima emergenza per Vercelli, questa volta legata ai treni. Il Comitato dei pendolari della Torino-Milano ha denunciato ieri l’altro infatti che dal prossimo 12 dicembre, quindi tra pochissimi giorni, scomparirà il treno per Venezia via Milano delle ore 6,53. Tutti i lavoratori e studenti vercellesi per recarsi nel capoluogo lombardo, dovranno utilizzare pertanto un unico treno, con le immaginabili conseguenze. A denunciare questa situazione proprio uno di quei comitati di pendolari che la Regione Piemonte aveva non più voluto alle riunioni poichè non erano costituiti legalmente. Tale prassi avrebbe arrecato solo un ulteriore spesa per questi cittadini già soggetti a spese per i trasprti.
Occorre, vista la recente firma del contratto di servizio tra Regione Piemonte e Trenitalia, che queste questioni vengano affrontate e discusse con i comitati dei pendolari e con gli enti locali in tempo utile, come avveniva un tempo. Non ci si deve più trovare in queste situazioni con annunci ufficiali a pochi giorni dalla loro attuazione.
Alle Amministrazioni locali ora il compito di far sentire la loro voce e difendere gli interessi dei propri cittadini, ma, forte anche delle iniziative consiliari approvate negli ultimi tempi, di chiedere con decisione che fatti come questi non accadano più e che si possa discutere di queste decisioni trovando le più idonee soluzioni per tutti con calma ed evitando di trovarsi in una situazione di emergenza come quella odierna. E’ noto ormai a tutti che è meglio prevenire che curare.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 03 dicembre 2011

SCOMPARE IL TRENO PER VENEZIA



L’allarme è scattato sulla Torino Milano da parte dei pendolari che consultando la nuova programmazione hanno visto sparire come per magia, uno dei due ES City (Freccia Bianca) per Venezia via Milano. E’ il 9707 delle 06:05 utilizzato dai pendolari piemontesi con la Carta Tutto Treno in abbinamento all’abbonamento regionale. L’eliminazione dei 534 posti (432 di 2° classe e 104 di 1° classe) costringerà circa 800 passeggeri (calcolando quelli costretti a viaggiare in pieni) a optare per altri treni in partenza non solo da Torino, ma anche da Vercelli e Novara. I pendolari vercellesi, denunciano ad esempio, che l’eventuale soppressione dell’ES City che transita nel capoluogo vercellese alle 06:53 comporterà non pochi problemi all’utenza e già lanciano l’allarme per problemi di sicurezza. La scelta da parte di chi detiene il monopolio di stato in tema di trasporto ferroviario (se confermata la soppressione del treno) sarebbe quella di costringere gli utenti torinesi che vogliono andare a Venezia via Milano, ad utilizzare il Frecciarossa 9561 per Roma, che mediamente viaggia vuoto e cambiare treno nel capoluogo lombardo. Peccato che le Ferrovie dello Stato non si siano minimamente preoccupate di analizzare cosa potrà accadere se gli attuali utenti del treno 9707 per Milano, non potranno permettersi di salire sul costosissimo Freccia Rossa e tenteranno di salire sull’unico treno regionale utile per arrivare a Milano Centrale alle 08:00 cioè il Regionale Veloce 2003 da sempre con problemi di sovraffollamento e materiale rotabile contestato. Se da una parte le FS non si sono preoccupate di analizzare le problematiche del sovraffollamento che tornerà a scatenare proteste, dall’altra si sono preoccupate di costruire una nuova traccia oraria per Venezia che dal 12 dicembre costerà il doppio agli utenti piemontesi, oppure utilizzare altri treni, arrivando a Venezia un’ora dopo.
Cesare CARBONARI
Portavoce comitato spontaneo pendolari Torino Milano
Torino, 1 dicembre 2011

25 NOVEMBRE 2011



Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Il diritto di tutte le donne di vivere libere dalla violenza è fondamentale.
Il Parlamento europeo, con l’adozione, il 5 Aprile 2011, della Risoluzione “Quadro politico della UE in materia di lotta alla violenza contro le donne”, si era già espresso in maniera compatta sulla necessità di un approccio globale e incisivo contro la violenza sulle donne. Oggi, le donne del gruppo consigliare del P.D. di Vercelli, insieme ai cittadini, lanciano alcune richieste precise per una forte azione a livello europeo e nazionale:
• Una strategia globale per fermare tutte le violenze contro le donne
• Una direttiva europea contro la violenza sulle donne che includa misure specifiche legate alla prevenzione, alla persecuzione dei reati, alla protezione e all’offerta di servizi adeguati.
• Un incremento dei fondi contro la violenza sulle donne.
• Un anno europeo, esteso a tutte le Nazioni, di tolleranza zero contro la violenza sulle donne
• Un supporto e dei fondi crescenti per i rifugi per le donne ed i gruppi che lavorano per fermare la violenza sulle donne
Donne Gruppo consigliare del P.D.di Vercelli
Donatella CAPRA, Maura FORTE, Manuela NASO, Maria Grazia RANGHINO, Adriana SALA BREDDO

CATTOLICI PER L'ITALIA, UNITA', PRESENZA, PROGETTUALITA'.



È splendido il tempo a Selinunte dove mi accompagnano gli amici di un nuovo Centro studi intitolato ad Alcide De Gasperi. Sono giovani che ripropongono con fede e coraggio i principi di una politica ispirata al bene comune attraverso una via di onestà individuale, di coscienza delle difficoltà del momento e del luogo dove operano, viste non come un freno ma al contrario come una spinta a un più profondo impegno. È guardando a tante iniziative di questo tipo, a tante piccole e grandi storie di rilevanza forse solo locale, ma che sono forze su cui si può contare per la costruzione di un futuro più cosciente, più sentito e più vivo. Davanti alle rovine del tempio più grande sosta una commissione di archeologi, di studiosi di storia antica, di rappresentanti della regione. Discutono sulla possibilità o sulla opportunità di rimettere in piedi le grandi colonne affrontando naturalmente difficoltà e spese notevoli. E questo mi fa pensare a questa rinnovata coscienza del mondo cattolico che si cerca, si trova assieme per comunicare uno con l'altro le esperienze, le attività e riconoscersi come una forza radicata e viva del nostro paese e della nostra Europa. Quasi un rimettere in piedi colonne di antica esperienza e di rinnovata fiducia in un mondo che non si lasci andare, ma che ritrovi in se stesso la forza e le ragioni per rialzare il tono della nostra politica e del vivere civile. Rientra nel coro di tante voci anche il breve diario di Franco Mangialardi che ha il titolo di “Cattolici per l'Italia, unità, presenza, progettualità”. Il titolo promette molto, ma la intensa presentazione di Raffaele Bonanni non da illusioni sulla possibilità di un nuovo partito di cattolici come lo confessa anche l'autore. Si tratta nel nostro momento di recuperare il coraggio della responsabilità e della testimonianza che è «la semplice vita vissuta e in quanto tale, fertile di trasformazioni profonde intorno a sé per la intrinseca forza dei suoi contenuti, senza alcuna struttura d'appoggio». È quindi un richiamo ai valori ispirati dalla dottrina sociale della Chiesa in una società che sembra abbia smarrito il senso del lavoro per il bene comune, perdendosi in comportamenti litigiosi e fine a se stessi. Ecco allora il richiamo al valore della testimonianza che non deve andare perduta e che diventa il motivo del libro che non vuole essere solo ricordo di tanti incontri dell'autore con personaggi del nostro tempo, ma una ricerca senza peraltro darne alla fine una ricetta, per una struttura funzionale di oggi. Su questo tema chiare mi sembrano le parole dell'autore del diario quando chiarisce il motivo del suo scritto: «Perché il cattolicesimo politico sembra sia diventato un'esperienza marginale? È il tempo di uomini e donne coraggiose che sappiano farsi carico delle attese e delle speranze di un popolo e di tentare delle risposte».
Maria Romana DE GASPERI
da AVVENIRE del 29 ottobre 2011

PROVINCIA E COMUNE GIOCANO A NASCONDINO


“E’ urgente e necessario provvedere alla pubblicazione sul sito Internet del Comune dei dati relativi alle emissioni dell’impianto di Vercelli. Per questo ho chiesto all’Assessore all’Ambiente di spiegare perché ad oggi l’amministrazione provinciale si sia sottratta al principio di trasparenza amministrativa e non abbia comunicato il proprio assenso alla richiesta formulata dal Comune di Vercelli per accedere al sistema di monitoraggio delle emissioni”: così dichiara l’On. Luigi BOBBA (PD), che ha presentato un’Interrogazione urgente in Consiglio provinciale relativamente alla questione della pubblicazione dei dati delle emissioni dell’inceneritore di Vercelli, un impianto vetusto in esercizio da più di 30 anni.
“A seguito di un’Interrogazione presentata nel mese di ottobre da Adriana Sala Breddo in Consiglio comunale – spiega l’On. Luigi BOBBA – siamo venuti a conoscenza del fatto che l’amministrazione comunale ha predisposto richiesta alla Provincia di Vercelli per accedere a tali dati, ma che a tale richiesta non è pervenuto alcun assenso. La maggior parte dei Comuni dove è presente un inceneritore mette in rete i dati necessari e, per esempio, il Comune di Pietrasanta (Lu), il cui impianto è gestito dalla stessa società che si occupa di quello di Vercelli, rende pubblici i dati già dal 2002. Peraltro nel 2010 era stata depositata una raccolta di firme in cui si chiedeva di procedere alla pubblicazione di tali dati, con l’obiettivo di avere un monitoraggio costante delle emissioni. E’ bene che la Provincia e il Comune la smettano di giocare a nascondino e provvedano subito a rendere pubblici su internet dati così importanti per la salute dei cittadini”.

On. Luigi BOBBA
Deputato PD
VicePresidente Commissione Lavoro

Interrogazione urgente ex articolo 33 del regolamento all’assessore all’Ambiente, all’Agricoltura, alle Risorse Idriche, ai Rapporti con l’Ato 2, all’ Energia, alla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA – VAS), alla Tutela e Difesa del suolo, all’ Innovazione Tecnologica e Digitale e allo Sport e al Presidente del Consiglio Provinciale
Premesso che:
- in data 15 ottobre 2011, è stata depositata l’interrogazione n. 0032561, presso il Comune di Vercelli, dal Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD, Sig.ra Adriana Sala Breddo, relativamente alla pubblicazione dei dati delle emissioni del vetusto inceneritore di Vercelli;
- l’inceneritore di Vercelli, situato in prossimità dell’abitato cittadino, è ormai in esercizio da più di 30 anni, almeno per quanto riguarda le prime due linee entrate in funzione nel lontano 1977;
- nell’atto di sindacato ispettivo sopra citato veniva esternato che l’Amministrazione comunale in risposta ad una precedente interrogazione, a firma del citato consigliere, comunicava che al fine di creare una sezione specifica sul sito internet del Comune era stata predisposta la richiesta alla Provincia di Vercelli per accedere al sistema di monitoraggio delle emissioni (SME);
- in data 17 novembre scorso, il sindaco di Vercelli, nel rispondere alla menzionata interrogazione, faceva presente che nonostante la richiesta fatta alla Provincia di Vercelli, non era “pervenuto l’assenso” della stessa Provincia;
Considerato che:
- la necessità della sezione sul sito internet del Comune è necessaria per accedere al sistema di monitoraggio delle emissioni;
- la maggior parte dei Comuni, dove è presente un inceneritore, mette in rete i dati necessari da diversi anni;
- il Comune di Pietrasanta (LU), gestito dalla medesima società che attualmente gestisce quello di Vercelli, sin dal 2002, rende pubblici i dati delle emissioni degli inceneritori;
- sempre nella citata interrogazione si faceva presente che “nel febbraio 2010 era stata inoltre depositata una raccolta di firme in cui i firmatari chiedevano che i dati delle emissioni dell’impianto di Vercelli venissero resi pubblici sul sito internet del comune”;
- a parere dell’interrogante, la pubblicazione e divulgazione dei dati dell’inceneritore, oltre ad avere l’obiettivo di monitoraggio costante delle emissioni, realizza il principio di trasparenza amministrativa delle pubbliche amministrazioni, assume quindi carattere di dovere e non di concessione.
Si interrogano con urgenza per conoscere:
- come mai non sia stato comunicato l’assenso alla richiesta di cui in premessa;
- se non si ritenga urgente e necessario provvedere a quanto richiesto dal Comune di Vercelli.

INTERROGAZIONE 61


Vercelli ha ottenuto nel 2006, anche in base ad un’articolata proposta di allestimento museale, l’assegnazione del Museo nazionale della Scherma, che può rappresentare per la Città un vero punto d’attrazione sociale e turistico, un’occasione occupazionale e di sviluppo. Si tratterebbe dunque di un polo d’attrazione che si affiancherebbe alla vicina Risoteca, i cui lavori sono al momento fermi, ed alle mostre di respiro nazionale che si tengono all’Arca di piazza San Marco. I tre poli saprebbero così attrarre diverse tipologie di turisti, creando importanti sinergie tra loro.
Occorre ricordare che per un museo è importante sia il contenitore, sia ovviamente il contenuto. Venendo ai musei della scherma di altri Stati, come quello del piccolo Belgio, che ha vinto una medaglia olimpica in più della Pro Vercelli Scherma o quello della Gran Bretagna, vincitrice di un solo oro olimpico, sono ricchissimi di cimeli che raccontano la storia della disciplina attraverso centinaia di pezzi: armi, equipaggiamenti, medaglie, dipinti, stampe, libri, programmi, fotografie e filmati.
Tra pochi giorni, con uno stanziamento di circa 150/200mila euro, nella vicina Busto Arsizio verrà aperto un museo privato grazie all’impegno del maestro Toran, autore di numerosi libri di scherma. Tra il molto materiale a disposizione, spicca l’archivio di Nedo Nadi, uno dei più grandi schermitori della storia sportiva mondiale capace di vincere cinque medaglie d’oro in una sola olimpiade. L’archivio è stato acquistato proprio negli ultimissimi anni. Gli organizzatori inoltre non fanno mistero di voler far divenire Busto un centro nazionale importante per corsi, convegni e progetti riguardanti la scherma, trovando il pieno appoggio della loro Amministrazione.
Per il nostro futuro museo, la strada sembra quindi essere in salita. Prendendo a prestito il gergo schermistico si può dire che oggi al termine del girone, non siamo piazzati molto bene. Nella diretta con Busto quindi non possiamo permetterci di perdere. Anche se piccoli dobbiamo assolutamente vincere! Prendiamo ferro e facciamo un bellissimo affondo per la nostra Città!

Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 16.11.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Allestimento Museo della Scherma.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
Vercelli ha ottenuto nel 2006, anche in base ad un’ articolata proposta di allestimento museale, l’assegnazione del Museo nazionale della Scherma, che può rappresentare per la Città un vero punto d’attrazione sociale e turistico, un’occasione occupazionale e di sviluppo.
CONSIDERATO CHE
i musei della scherma di altri Stati, come quello del piccolo Belgio o quello della Gran Bretagna, vincitrice di un solo oro olimpico, sono ricchi di cimeli che raccontano la storia della disciplina attraverso centinaia di pezzi: armi, equipaggiamenti, medaglie, dipinti, stampe, libri, programmi, fotografie e filmati.
VISTO CHE
tra pochi giorni, nella vicina Busto Arsizio verrà aperto un museo privato ricco di materiale, con uno stanziamento di circa 150/200mila euro e con l’obiettivo pubblicamente dichiarato di far divenire Busto un centro nazionale importante per corsi, convegni e progetti riguardanti la scherma.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
• chi coordina le attività di allestimento del museo vercellese e di quali esperti si avvale;
• quanti cimeli o materiale sono già in possesso del costituendo museo;
• qual è lo stanziamento previsto per l’allestimento della sola parte museale;
• quando si ipotizza l’inaugurazione del museo.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

INTERROGAZIONE 60









Da anni si parla dello spostamento della linea ferroviaria Vercelli-Casale, ancora oggi però i passaggi a livello di Via Trino e di Corso Marcello Prestinari sono ancora lì con le loro lunghe code nelle ore di punta. Alcuni cittadini mi hanno segnalato una situazione che si verifica varie volte nell’arco della giornata, quando al passaggio dei treni alcuni automobilisti purtroppo non spengono il motore della propria auto. In una città in cui la qualità dell’aria certo non brilla, questa situazione rappresenta un’ulteriore criticità anche per la presenza nelle vicinanze di una scuola.
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 15.11.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Cartelli di invito a spegnere il motore in prossimità delle barriere ferroviarie chiuse.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
i numerosi sforamenti dei livelli di PM10 impongono l’adozione di provvedimenti atti a ridurre l’inquinamento atmoferico in Città.
CONSIDERATO CHE
in prossimità dei passaggi a livello della linea ferroviaria Vercelli-Casale, al passaggio dei treni, si formano specialmente negli orari di punta, lunghe code ed è pratica purtroppo consueta, al fine di rendere più confortevole la temperatura dell’abitacolo del proprio veicolo, quella di non spegnere il motore.
VISTO CHE
in altre città, dove si verificano simili situazioni, sono stati apposti appositi cartelli per sensibilizzare i guidatori a desistere da tale pratica.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
se anche in prossimità dei passaggi a livello di Corso Marcello Prestinari e di Via Trino sarà prevista l’installazione di simili cartelli, vista la qualità dell’aria cittadina.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

NOTA SUL TGV PER PARIGI


Avevo anticipato la questione con un’interrogazione lo scorso marzo, purtroppo dal 12 dicembre sparirà dall'orario ferroviario il TGV che collega Vercelli con Parigi.
I futuri collegamenti saranno effettuati dai treni della SVI (Servizio Viaggiatori Italia), una società creata appositamente dalle Ferrovie francesi per sbarcare sul mercato italiano dopo la fine della partnership con Trenitalia. Il servizio, secondo fonti di stampa, sarà presentato solo il 22 novembre, ma qualche anticipazione si sa già. Tre treni al giorno - mattino, ora di pranzo e tardo pomeriggio - partiranno da Milano per raggiungere Lione e poi proseguire per Parigi. Vi saranno soste a Torino, Oulx e Bardonecchia, dove il treno potrà fermarsi perché, per le ultime due, si tratta di stazioni di confine. Sono ancora incerte, per decisione dell'Ufficio di regolazione dei servizi ferroviari (lo stesso che ha stoppato per due volte Arenaways), le fermate a Novara e Vercelli. Speriamo che, almeno in questo caso, la Regione Piemonte faccia sentire subito la sua voce affinchè questi treni possano fermarsi anche nella nostra città. Treni importanti non solo per via del collegamento internazionale, ma anche perchè possono offrire più possibilità ai tanti pendolari
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Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 13 novembre 2011

INTERROGAZIONE 59


Il problema dell’elettrosmog ritorna in questi giorni prepotentemente di attualità a causa della denuncia dei presidenti di tutte le Arpa ( Agenzie regionali per l’ambiente) e dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale), con due documenti durissimi recapitati al governo Berlusconi. Infatti nel decreto sviluppo dell’ottobre scorso, l’esecutivo ha modificato la legge sull’elettromagnetismo, arrivando a innalzare fino al 70 per cento gli attuali limiti per gli impianti di telefonia mobile. Questo può comportare anche un’invasione di antenne, tanto che alcuni esperti ritengono che, nel giro di due anni, verranno montati dai 15mila ai 20mila nuovi impianti in Italia.
Negli ultimi periodi, grazie ad un nuovo sistema di monitoraggio delle emissioni dell’Arpa, si ha un quadro più chiaro della situazione, segnalando anomalie in tempo reale e permettendo così ai tecnici di svolgere controlli mirati.
Viste le risposte dell’Amministrazione alle mie precedenti interrogazioni, riguardanti la pubblicazione dei dati delle monitorizzazioni effettuate in città, ho ritenuto, alla luce della nuova situazione e poiché credo fermamente nella trasparenza come metodo di innalzamento dei livelli di attenzione, di sottoporre nuovamente il quesito al Sindaco.

Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 09.11.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Elettromagnetismo in Città.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
il problema dell’elettromagnetismo è sempre stato molto sentito tra i cittadini vercellesi, tant’è che alcune centinaia di persone avevano sottoscritto una petizione popolare volta a chiedere all’Amministrazione comunale che i risultati dei monitoraggi dei campi elettromagnetici venissero resi pubblici sul sito internet del Comune.
CONSIDERATO CHE
proseguono anche quest'anno i controlli sulle antenne per il tramite del Centro radiazioni ionizzanti e non ionizzanti dell’Arpa di Ivrea.
VISTE
le risposte alle mie precedenti interrogazioni sull’argomento del settembre 2009 e del luglio 2010.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
quando si prevede possano essere resi pubblici i dati delle monitorizzazioni dei campi elettromagnetici.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

VALORI E PRESENZA. SFIDA PER CATTOLICI E LAICI.






In un Paese demoralizzato e con un clima politico incattivito,l’evento di Todi è stato un piccolo segno di speranza. Mai si erano visti insieme nell’ultimo decennio tutte le grandi realtà associative cattoliche, i principali movimenti ecclesiali , le organizzazioni del lavoro e dell’impresa che si richiamano alla dottrina sociale, esponenti del mondo bancario, della cultura e dell’Universita’. Quasi a significare ,anche plasticamente, la realtà di un cattolicesimo popolare ancora ben radicato nelle nostre comunità locali e desideroso di contribuire all’unità del Paese: “coraggio,fratelli d’Italia” ha efficacemente sintetizzato Andrea Riccardi. Anche il confronto che si è sviluppato prima e dopo Todi, ha cercato di prendere di petto quell’insopportabile distanza che c’è oggi tra cittadini e politica e che trova la sua più acuta espressione nella mancanza di credibilità e di fiducia in chi guida il governo.
Todi ha lasciato il segno. Sia generando ricorrenti paure di una presupposta invadenza della chiesa e dei credenti nell’agone politico; sia alimentando attese e speranze in chi, invece, sollecita una maggiore presa di responsabilità dei cattolici nella vita pubblica del Paese. Si è detto, a Todi , i cattolici sono usciti dal silenzio: forse l’espressione può apparire ai tanti che in questi anni si sono impegnati in politica e nelle istituzioni un po’ aspra e ingenerosa. Ma si può altresì leggerla come la prima risposta dei movimenti laicali al ripetuto invito di Benedetto XVI affinchè emerga una nuova generazione di laici cristiani impegnati in politica. Che non significa nuovismo a tutti i costi , né tantomeno voglia di rottamare l’esistente, bensì l’urgenza di un rinnovato investimento nella responsabilità politica, sicuramente considerata – negli ultimi 15 anni- come meno rilevante rispetto all’impegno nel sociale. Né si può dimenticare che il primo partito tra i cattolici praticanti è il partito del non voto e dell’astensione. Questa lontananza è sicuramente il frutto di un disagio e della mancanza di un’offerta politica adeguata, ma anche di un depotenziamento della responsabilità politica che ha attraversato la comunità dei credenti. L’avvento del bipolarismo ha provocato l’insorgere della paura di importare anche dentro la vita delle comunità le divisioni tipiche della politica; così , in molti casi, si sono tenute lontane le persone che operavano nelle istituzioni, impoverendo sia le comunità cristiane, sia coloro che autonomamente aveva assunto delle responsabilità politiche. In tal senso mi sarei atteso un esito dell’incontro di Todi un po’ più incisivo; sarebbe stato forse utile giungere ad una sorta di manifesto nel quale si indicasse una rotta e si chiarisse il senso del contributo che i cattolici vogliono dare per far tornare a crescere il Paese, per mobilitare le energie delle generazioni più giovani , per incoraggiare e sostenere le famiglie, per restituire ai cittadini la possibilità di scegliere effettivamente i propri rappresentanti.
C’è infine un ultima questione: il card. Bagnasco è tornato con forza sul tema dei valori non negoziabili. Ma ,negli stessi giorni di Todi, alcuni intellettuali post comunisti - Barcellona, Tronti, Sorbi e Vacca- hanno affrontato questo tema considerato del tutto ostico per gran parte della cultura laica. E hanno scritto che tale “ concetto non discrimina tra credenti e non credenti e richiama alla responsabilità della coerenza tra i comportamenti e i principi ideali che li ispirano.” Insomma dicono , in particolare rivolgendosi al Partito Democratico, che questi criteri che” debbono ispirare l’agire personale e collettivo, non negano l’autonomia della mediazione politica.” Qualcuno ha subito bollato questa lettera con una battuta sarcastica:” dopo gli atei devoti di destra, ecco ora quelli di sinistra”; una battuta tipica di un laicismo presuntuoso che non vuole in alcun modo interrogarsi e dialogare con l’insegnamento di Benedetto XVI sul relativismo etico. Al contrario , proprio nei giorni scorsi, si è tenuto un singolare confronto tra il segretario del Pd, Bersani e mons.Rino Fisichella, che ha mostrato, insieme alle diversità di approccio sul tema della laicità, un interesse vero a dialogare su questioni dirimenti rispetto al nostro futuro. Scrivono ancora Barcellona e gli altri che non si può non vedere come lotta contro la deriva del “relativismo etico” , costituisca “l’assillo fondamentale della politica democratica, comunque se ne declinino i principi, da credenti o da non credenti”. Per concludere, che sarebbe necessario che il Pd promuova “ un confronto pubblico con la Chiesa cattolica e con le altre confessioni religiose, oltreché sui “temi eticamente sensibili” su quelli che attengono in modo più stringente ai rischi attuali della nazione italiana: la tenuta della sua unità, la “sostanza etica” del regime democratico.”
On. Luigi BOBBA

INTERVENTO IN AULA



RISPOSTA INTERROGAZIONE - "Iter nuovo inceneritore di Vercelli".

Non posso che dichiararmi preoccupata per quanto si legge in questa risposta ufficiale alla mia interrogazione ed anche per quanto è emerso precedentemente, e cioè che ci si trova ancora oggi in presenza di una non chiara e definita politica regionale su una questione importantissima come quella della gestione dei rifiuti.
Confesso che come vercellese sono ancor più preoccupata per il fatto che non si conoscono oggi le sorti del vetusto impianto di Strada per Asigliano. La mia preoccupazione è ancora maggiore per quanto affermato dagli stessi dipendenti di Vercelli Energia, società del gruppo Veolia che gestisce attualmente l’impianto. Si rischia l’ emergenza poichè già ad inizio 2012 si dovrà preparare il piano di dismissione in vista del termine della concessione, prevista per il prossimo agosto. I tempi stringono quindi, siamo ormai in netto ritardo!
Nella risposta non trovo traccia su come intende agire l’Amministrazione comunale, socio maggioritario di Atena Patrimonio, qualora la Regione Piemonte non facesse pervenire in tempo utile notizie chiare e definite riguardo alla gestione dei rifiuti. Inoltre non trovo traccia delle posizioni ufficiali tenute dall’Amministrazione negli incontri già avvenuti.
Non ho trovato risposta sul fatto che l’impianto venga fermato o su una sua futura funzionalità, sulla gestione eventuale dell’impianto dopo agosto e sulla tutela dei posti di lavoro dei dipendenti di Vercelli Energia. Tutte risposte che i cittadini vercellesi si aspettano da tempo.
Questi problemi sono oggi amplificati, come ho già detto, dal fattore tempo. Siamo, a mio avviso e non solo a mio avviso, ad un passo dal’emergenza. Pertanto mi riservo, confrontandomi con il mio gruppo, di intraprendere una nuova iniziativa politica.

Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 2 novembre 2011

INTERVENTO IN AULA





L’Amministrazione comunale stessa ha ammesso che non si è ancora oggi in presenza di una chiara politica regionale circa la gestione dei rifiuti. E’ necessario però che il Comune prenda una propria posizione sul futuro del vetusto inceneritore, poiché è socio maggioritario di Atena Patrimonio e poi perché si trova sul suo territorio.
Pertanto invito ad alcune considerazioni che ritengo utili alle future, seppur tardive, decisioni sull’inceneritore. Si tratta infatti della scelta più delicata di questi ultimi anni, per gli aspetti ambientali, economici ed occupazionali che coinvolge. Scelta che doveva essere fatta già da tempo, in tutta serenità.
Sui giornali negli scorsi giorni, da più parti si è ventilato una possibile ristrutturazione del vetusto impianto attraverso un revamping, cioè un’operazione che sottopone a revisione e ristrutturazione gli impianti industriali allo scopo di allungarne la loro vita utile.
Il revamping ha un’indubbio vantaggio rispetto alla costruzione di un nuovo impianto: il costo, che risulterebbe decisamente inferiore.
Il revamping è un termine di origine inglese usato inizialmente in ambito ferroviario, per indicare interventi di ristrutturazione generale sul materiale rotabile come le carrozze passeggeri, con un interessamento di tutti gli impianti e con iCorsivonterventi strutturali atti a modificarne anche l'aspetto esteriore.
Ora voglio ricordare che molte di quelle carrozze, tutte a norma sottolineo, che transitano sulla Torino-Milano, in cui non si aprono i finestrini, non funzionano i bagni o l’aria condizionata o le porte non si aprono ed addirittura vengono sigillate, sono carrozze revampizzate
Pensiamo cosa potrebbe accadere negli anni ad un impianto di incenerimento revampizzato e quali i possibili rischi in fututo per i cittadini. Pertanto vi invito a riflettere attentamente su questo aspetto importante per la salute pubblica.
Adriana SALA BREDDO
Consiglio comunale del 26 ottobre 2011

CATTOLICI: IL PAESE HA BISOGNO DI NOI. NON POSSIAMO TIRARCI INDIETRO



(ASCA) - Roma, 25 ott - ''In questa stagione il silenzio e' peccato, la delega non e' piu' tollerabile per intero, il Paese ha bisogno di noi, ciascuno e' chiamato a offrire il contributo che puo' e sa dare. Siamo tra i soci fondatori del nostro Paese e non possiamo tirarci indietro''. Lo ha dichiarato il direttore di Tv2000, Dino Boffo, in un'intervista al 'Corriere della Sera' richiamando il seminario di Todi promosso dalle associazioni cattoliche.
''Nella societa' italiana - spiega Boffo - le aggregazioni si frantumano spesso. Nel caso di Todi e' avvenuto il contrario. Dopo un lungo cammino durato piu' di vent'anni l'associazionismo cattolico, nelle sue diverse declinazioni, mette da parte le divisioni formali e decide di confrontarsi e dialogare. Parlerei di un esempio di unita' e non di divisione, o di frammentazione, che viene offerto in un momento cosi' complesso''.
Alla base di questa capacita' di dialogo, aggiunge l'ex direttore di Avvenire, c'e' ''sicuramente l'accelerazione del processo politico italiano che stana tutti, soprattutto i cattolici che sembravano in letargo''.
''Osservando l'azione della Cei - sottolinea Boffo - non si puo' non notare una forte continuita', rappresentata dal cardinale Bagnasco che incarna il punto di sintesi piu' alto del lungo percorso. Nella Chiesa c'e' una liberta' di parola inimmaginabile, ed e' di un soggetto molto composito''.
La Chiesa, ribadisce Boffo, ''non incarica ne' disfa governi. Il suo compito e' di evangelizzare, formare le persone. E in quel formare c'e' anche l'indicazione di cio' che e' giusto e non e' giusto fare e dire. Ma non apre consultazioni''.

MOZIONE




Il CONSIGLIO COMUNALE di VERCELLI
Preso atto dell’andamento del piano di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani avviato con molto ritardo a livello provinciale;
Ritenuto che sia necessario procedere con celerità ad un complessivo progetto di gestione del ciclo integrato dei rifiuti;
Valutato che l’Amministrazione comunale abbia già perso molto tempo rispetto alla necessità di definire un quadro di governo chiaro e di ampio respiro del sistema, con conseguente progressivo aumento del rischio che si producano situazioni di emergenza per quanto riguarda lo smaltimento della frazione residua;
Visto che la concessione di gestione dell’inceneritore di Vercelli è prossima alla scadenza;
Considerato che a tale data saranno passati 20 anni dalla revisione dell’impianto.
Preso atto delle dichiarazioni del Sindaco riportate dalla stampa locale riguardo la possibile realizzazione di un nuovo inceneritore o la ristrutturazione dell'esistente;
Tenuto conto dei gravi problemi di natura ambientale che nel corso degli anni sono stati generati dal funzionamento dell’inceneritore, e che ancora oggi costituiscono fonte di preoccupazione e di oneri per la collettività;
Considerate le ripetute sollecitazioni formulate da tempo in sede politica e amministrativa da parte dei gruppi di minoranza e le iniziative sorte spontaneamente in ambito sociale;
Vista l’assenza di un quadro programmatorio organico a livello interprovinciale e regionale;
Tenuto conto del ruolo determinante che spetta al Comune di Vercelli nell’ambito di COVEVAR;
Considerato che il Comune di Vercelli, in quanto socio maggioritario di ATENA patrimonio, può assumere un orientamento decisivo nelle scelte relative al destino dell’inceneritore;
esprime il seguente indirizzo programmatico
di procedere attivamente nel processo di implementazione della raccolta differenziata e del recupero dei RSU,anche attraverso il sostegno allo sviluppo di nuove e moderne iniziative che possano anche offrire alternative in termini di sbocchi occupazionali;
di garantire sempre maggiore informazione ed assistenza ai cittadini;
di definire e mettere in atto ogni possibile intervento mirato a diminuire la quantità di RSU prodotti, attraverso modalità di riduzione all’origine a livello di produzione e vendita della merce e modalità di recupero, riutilizzo e smaltimento alternativo a livello dell’utenza, promovendo nel contempo l’utilizzo di nuove e più moderne tecnologie sostitutive dei sistemi tradizionali per l’esclusivo soddisfacimento del fabbisogno provinciale;
di prevedere l’arresto dell’attività dell’inceneritore di Vercelli in concomitanza con il termine del contratto di concessione in essere,
impegna il Sindaco e la Giunta
a dare attuazione, per quanto di propria competenza, alle linee di indirizzo sopra riportate e ad attivarsi presso la Giunta Regionale affinchè predisponga le linee politiche per la realizzazione di un serio Piano di smaltimento dei rifiuti.
Gabriele BAGNASCO, MariaPia MASSA, Filippo RISTAGNO, Donatella CAPRA, Egidio ARCHERO, Pier Giorgio COMELLA, Maura FORTE, Luigi COLOMBI, Adriana SALA, Carlo NULLI ROSSO.
Vercelli,19 ottobre 2011

A VERCELLI NO!








A VERCELLI NO!






A BRESCIA,BOLOGNA, PIETRASANTA, VIENNA, FERRARA, TREZZO D'ADDA, MILANO,BERGAMO,RAVENNA, FORLI',RIMINI...INVECE SI!

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INTERROGAZIONE 58




Da tempo seguo il problema delle emissioni del nostro vetusto impianto e la pubblicazione dei relativi dati. Credo infatti che anche i cittadini vercellesi debbano avere la stessa possibilità di visionare liberamente i dati delle emissioni dell'inceneritore come avviene già da tempo in molte altre località. E' un problema che mi stà particolarmente a cuore sia come cittadina sia come mamma ma anche per rispetto di quei quasi trecento vercellesi che hanno sottoscritto una petizione al riguardo, che si rifaceva direttamente ad una mia precedente interrogazione. Credo che oggi sia ancor più importante la trasparenza per la tranquillità dei cittadini, poichè pochi giorni orsono è stato riportato sui giornali che sul forno di Strada per Asigliano sono aperti alcuni fascicoli, in attesa di processo, riguardanti proprio il superamento dei limiti delle emissioni e la correzione dei dati. Approfittando del fatto che non è stato ancora attivata la pubblicazione sul sito internet comunale, ho interrogato anche il Sindaco per sapere se si poteva ipotizzare anche la pubblicazione dei dati di emissione, ovviamente in forma più sintetica, sui nuovi tabelloni elettronici del Comune
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 15.10.2011
OGGETTO INTERROGAZIONE
: Pubblicazione dei dati delle emissioni del vetusto inceneritore di Vercelli.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
l’inceneritore di Vercelli, situato in prossimità dell’abitato cittadino, è ormai in esercizio da più di 30 anni, almeno per quanto riguarda le prime due linee entrate in funzione nel lontano 1977.
CONSIDERATO CHE
• l’inceneritore di Vercelli è dotato di un sistema di monitoraggio delle emissioni (SME), operativo dal secondo semestre 2002, che misura e registra in continuo la concentrazione di diversi parametri;
• i dati delle emissioni di altri inceneritori sono stati resi pubblici da anni su alcuni siti internet, come ad esempio a partire dal 2002 le emissione dell’impianto di Pietrasanta (LU) gestito dalla medesima società che attualmente gestisce quello di Vercelli;
• nel febbraio 2010 era stata inoltre depositata una raccolta di firme in cui i firmatari chiedevano che i dati delle emissioni dell’impianto di Vercelli venissero resi pubblici sul sito internet del comune.
VISTO CHE
l’Amministrazione comunale in risposta ad una mia precedente interogazione dell’ottobre 2010 comunicava che al fine di creare una sezione specifica sul sito internet del Comune era stata predisposta la richiesta alla Provincia di Vercelli per accedere al sistema di monitoraggio delle emissioni (SME).
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
• se è pervenuto l’assenso della Provincia di Vercelli;
• se sia possibile ipotizzare anche la pubblicazione dei dati di emissione, ovviamente in forma sintetica, sui nuovi tabelloni elettronici del Comune oltre che sul sito internet comunale .
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

NOTA SUL TRASPORTO FERROVIARIO PIEMONTESE




Esprimo soddisfazione per l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Regionale del Piemonte della Mozione sul trasporto ferroviario piemontese, legata alla questione del gestore ferroviario privato Arenaways. Nel testo si impegna la Giunta piemontese ad intervenire repentinamente nei confronti dell'Ufficio regolamentazione del traffico ferroviario (Ursf) per esprimere parere favorevole alle fermate intermedie tra Torino e Milano, come già aveva fatto a suo tempo la Regione Liguria, relativamente alle fermate sul suo territorio dei treni del mare ( Santhià-Livorno).
La situazione di Arenawaiys può essere portata ad esempio del fallimento delle liberalizzazioni. Questo indirizzo del Consiglio regionale, rivolto alla Giunta, va nella direzione auspicata proprio della Mozione approvata, anch’essa all’unanimità, dal Consiglio comunale di Vercelli lo scorso giugno. Essa richiedeva infatti la fermata di Vercelli per i treni della società Arenaways.
Visto anche i problemi legati alla drastica riduzione dei fondi per il trasporto locale previsti dall'ultima manovra del Governo Berlusconi ( per il solo Piemonte si parla di circa cento milioni in meno) appare giusta una maggiore liberalizzazione. Più treni e migliori, indipendentemente dal colore della livrea, ovvero un miglioramento quali-quantitativo dei collegamenti con Torino e Milano, non sarebbe solo utile ai tanti pendolari, ma anche allo sviluppo della Città di Vercelli.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 14 ottobre 2011

CATTOLICI: AVVENIRE, IN QUESTI ANNI PIU'INSIGNIFICANTI IN CENTROSINISTRA



(ASCA) - Roma, 12 ott - Negli anni della Seconda Repubblica, i cattolici presenti nei diversi schieramenti si sono ritrovati in ruoli marginali se non insignificanti, e questo e' accaduto ''a centrosinistra piu' che al centro e a centrodestra''. Lo scrive il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, rispondendo ad una lettera del deputato del Pd Giorgio Merlo. ''Da cattolici - scrive il direttore del giornale della Cei -, ci si e' ritrovati in troppi frangenti a 'esserci, ma senza esserci davvero''' e questo ''e' cio' che qualcuno vorrebbe ancora, ma tanti - e io con loro - sperano non debba piu' accadere''.
Per questo, ''liberare e usare a dovere i canali di comunicazione e di alimentazione che possono tornare a unire la societa' tutta e, in particolare, le vitali realta' cattoliche con la politica e' ... un primo importantissimo obiettivo''. ''Non c'e' da inseguire nostalgie - conclude Tarquinio -, c'e' da sgombrare la via al futuro''.

MODEM, CAMBIO ROTTA NON LEADER. FIORONI, CREDIBILITA' PER CATTOLICI



(ASCA) - Roma, 10 ott - Nessuna sostituzione al vertice, ma il partito deve adesso cambiare rotta. Non un voto anticipato, ma un governo di transizione. E' il ragionamento portato avanti oggi dall'assemblea nazionale del Movimento democratico, componente del Pd che fa capo a Walter Veltroni, Beppe Fioroni e Paolo Gentiloni, che rivendica di aver detto ''per tempo delle cose scomode'', come la necessita' di un nuovo esecutivo. Ed e' proprio questo, come spiega l'ex segretario del Pd, il senso della ''leadership politica, non quello di dire le cose quando queste sono avvenute''. Detto questo, Veltroni sgombra il campo dalle polemiche: ''Non siamo una corrente e io non ho fatto e non ho intenzione di fare a Bersani quello che e' stato fatto a me. Come non e' giusto dire che Bersani e i suoi parlino di elezioni con l'obiettivo di blindare il leader, cosi' e' ingiusto dire che noi pensiamo ad un governo di transizione per cambiare il leader''.
Il Partito democratico pero' deve ''cambiare rotta'', per dirla come Gentiloni. Oppure ''cambiare profilo'', perche' ''quello seguito fin qui non ci ha portato da nessuna parte'', per usare le parole di Fioroni, che allarga il discorso e avverte: ''Ricordo pochi governi che hanno governato con la contrarieta' del mondo cattolico''. Il pensiero di Fioroni non puo' che andare dunque all'incontro di lunedi' prossimo a Todi, quando si confrontera' una nutrita alleanza di associazioni e movimenti cattolici: ''L'unica novita' nel panorama italiano e' questa ricomposizione di sforzi e di una serie di sigle e associazioni cattolici, che non hanno intenzione di fare un partito politico ma hanno una forte richiesta di una nuova politica''. Il giudizio dell'esponente di Modem e' molto duro nei confronti della politica nel suo insieme e nei confronti del Pd: ''Il mondo cattolico aveva dato un'appartenenza gratuita al centrodestra. E non mi ridite che li guardiamo con simpatia. Sono loro che non ci guardano''. Fioroni indica una strada: ''Dobbiamo fare uno sforzo per cercare di diventare credibili''. Anche perche', conclude l'ex ministro, ''il Pd ha lo stesso vizio del Pdl, per cui la Chiesa e' una specie di franchising. Se i valori ci piacciono, li prendiamo e li propagandiamo. Se il giorno dopo il Papa parla di vita nascente o testamento biologico, allora apriti cielo''.
Gli fa eco Veltroni, secondo il quale ''quello che sta succendo nel mondo dei cattolici ci deve interessare. Ma attenzione perche' se prendiamo le parole di Bagnasco e le tiriamo per trasformarle in qualcosa di utile alla politica sbagliamo. Cio' che serve al Paese - prosegue Veltroni - non e' la reintroduzione di un nuovo bipolarismo laici-cattolici, ma la contaminazione che viene dal mondo cattolico che puo' vivere nei diversi schieramenti''. Tuttavia l'ex segretario del Pd chiede al ''mondo cattolico di fare un passo in avanti, perche' i rapporti d'amore tra due persone non sempre sono legati alla differenza dei sessi''.
Ospiti dei Modem due big del partito: il vicesegretario Enrico Letta e il capogruppo dei deputati Dario Franceschini.
Quest'ultimo, spiegando che converge col movimento democratico sull'idea del governo di transizione, aggiunge che la proposta puo' stare in piedi ''fino a Natale'', perche' poi a gennaio la Consulta si pronuncera' sulla validita' del referendum e quindi sara' questa maggioranza a voler interrompere la legislatura per andare a votare con l'attuale legge elettorale. Franceschini pero' va oltre e guarda anche alle prossime elezioni, quando non bastera' l'alleanza con Idv e Sel, con cui si vincono le elezioni: ''Ma poi che si fa?'', si chiede. Serve invece ''portare il nostro campo, quello della foto di Vasto, verso il centro'', non solo ''per un governo di transizione'', ma anche per ''un'alleanza costituzionale per le prossime elezioni''.
All'assemblea dei Modem, nonostante tutti siano pronti a giurare che il partito e' ''unito'', malgrado le divergenze interne, dalla questione referendaria alla lettera della Bce, Letta lancia un appello: ''Il presidente Napolitano e' il nostro riferimento e a lui si legano parole come unita', coesione e orgoglio della Nazione. Il Pd si deve fare interprete di queste parole fuori da se' ma anche dentro e l'unita' e la coesione sono elementi per affrontare tempi cosi' difficili che rischiano di mettere a dura prova l'esistenza del Pd''.

INTERROGAZIONE 57


L'uso della bicicletta in città, come dimostrano molti stati Europei, da decenni è sinonimo di aumento della qualità della vità. Ogni bicicletta in più in città è uno spazio liberato nel traffico, un parcheggio in più per tutti. Tuttavia rimane ancora il mezzo di trasporto più vulnerabile e trascurato: manca una vera rete di piste ciclabili in molte città, manca la possibilità di spostarsi da un punto all'altro della città senza doversi divincolare nel traffico fra le auto in sosta e in movimento, manca un'adeguata protezione e tutela dei cittadini che utilizzano la bicicletta come mezzo di trasporto e di svago. Tutelare tutti gli utenti deboli della strada, soprattutto quelli che procurano vantaggi economici, sociali e ambientali a città e cittadini, deve essere una priorità. Ultimamente alcune associazioni di ciclisti stanno tentando di porre in evidenza i difetti di alcune piste ciclabili. Mi è sembrato pertanto utile sottoporre la questione per conoscere se nella nostra città sono presenti tratti delle piste ciclabili con delle criticità.
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 03.10.2011
OGGETTO INTERROGAZIONE
: Criticità delle piste ciclabili cittadine.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
l'uso della bicicletta in città è sinonimo di aumento della qualità della vità. Tuttavia rimane ancora il mezzo di trasporto più vulnerabile, giungendo a volte al paradossale teorema per cui il mezzo che inquina meno, più comodo, economico e veloce, che rende la città un luogo meno inquinato, più vivibile, sicuro e a misura d'uomo, è il mezzo di trasporto più soggetto a rischi.
CONSIDERATO CHE
• il contesto urbano è ostile e pericoloso per chi usa la bicicletta come mezzo di trasporto;
• la rete di piste ciclabili nelle città è ancora insufficiente e poco coesa;
• in alcune città sono stati evidenziati dai ciclisti e dalle loro associazioni i difetti delle piste ciclabili;
• tra questi difetti evidenziati spiccano soprattutto: la mancanza di connessione e continuità fra i diversi tratti, piste che terminano in punti pericolosi, piste poco segnalate sia per segnaletica, sia per colorazione, scarsa sinergia fra i diversi mezzi di trasporto dovuta per esempio alla mancanza di rastrelliere coperte vicino alle stazioni.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
se in Città, lungo le nostre piste ciclabili, sono stati individuati punti che presentano delle criticità o difetti e quali interventi si pensa di attuare per la loro eliminazione.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

NOTA SUI DISSERVIZI DELLA BIGLIETTERIA FERROVIARIA





Secoli fa i Savoia dotarono Vercelli di una bellissima porta d’ingresso che aveva il compito di presentare la potenza della città a chi vi giungeva. Oggi la Regione Piemonte non mi sembra invece dedicare particolare attenzione ad una delle nuove porte della città quale la stazione ferroviaria ed in particolare ai disservizi della sua biglietteria.
Tutti ormai ne conosciamo la situazione poiché il problema non è nuovo, anzi si protrae da anni e, a detta di molti pendolari, sta sempre peggiorando.
Occorre ricordare anche che già durante l’estate 2010 in concomitanza delle ferie i disservizi erano aumentati a causa della chiusura della biglietteria nei giorni festivi.
Ho presentato a tal riguardo varie interrogazioni ritenendo che il buon funzionamento della biglietteria non fosse solo utile ai tanti pendolari, ma alla Città.
Conoscendo le limitate competenze che il Comune ha nei confronti di Trenitalia, l’obiettivo di questa mia ultima interrogazione del luglio scorso, sempre sulla situazione della biglietteria di Vercelli, era quello di conoscere le posizioni e le iniziative assunte dalla Regione Piemonte, l’Ente che ha la specifica delega per il trasporto pubblico locale.
Volevo conoscere quindi in particolare quali iniziative nei confronti di Trenitalia aveva assunto la Regione prima di quest’ultimo periodo estivo, proprio per evitare il ripetersi di questi disservizi già avvenuti precedentemente.
Preciso che dell’argomento si era discusso anche durante una riunione di quadrante tenutosi a Novara nel febbraio scorso, quindi la Regione era ben a conoscenza delle problematiche.
Il problema si è puntualmente acuito ancora una volta durante l’estate 2011. E’ doveroso ricordare che invece nello stesso periodo erano stati risolti i problemi di alcune biglietterie di altre città con una minor utenza.
Finalmente ma solo dopo l’estate, precisamente il 7 settembre, la Regione Piemonte inviava una nota di protesta a Trenitalia e rimaneva in attesa di un riscontro.
Mi auguro come cittadina vercellese che il riscontro pratico sia positivo e giunga al più presto. La drastica riduzione dei fondi per il trasporto pubblico locale previsti dall’ultima manovra del governo Berlusconi (si parla di cento milioni di euro in meno per il solo Piemonte) porterà inevitabile a tagliare alcuni servizi e ciò potrebbe essere di ostacolo per la risoluzione dei problemi della biglietteria.
Sarebbe auspicabile in futuro una più tempestiva azione della Regione Piemonte poiché ciò che poteva essere ottenuto ieri potrebbe non esserlo domani.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 28 settembre 2011

CONDOTTA INDECOROSA INCOMPATIBILE CON ISTITUZIONI


(ASCA) - Roma, 26 set - Il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, e' ''mortificato'' di dover ''prendere atto di comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui'' da parte della classe politica di fronte alla crisi che ha travolto il Paese. ''Non e' la prima volta - ha detto nella prolusione con cui ha aperto oggi pomeriggio a Roma il Consiglio Permanente della Cei - che ci occorre di annotarlo: chiunque sceglie la militanza politica, deve essere consapevole 'della misura e della sobrieta', della disciplina e dell'onore che comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda'''.
''Si rincorrono - ha aggiunto -, con mesta sollecitudine, racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignita' delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica''.

INTERROGAZIONE 56





Dopo anni di incertezze, pochi giorni prima delle ferie estive l'Amministrazione comunale ha incontrato l'Assessore all'ambiente della Regione Piemonte per delineare il possibile destino dell'inceneritore di Vercelli. Si tratta di una delle scelte più difficili per il territorio, visto l'impatto ambientale, visti i costi e non da ultimo per la salute dei cittadini. Ho ritenuto, data l'importanza della decisione che ricadrà sui vercellesi per i prossimi decenni, di presentare a distanza di alcuni mesi dalla prima (aprile 2010) un nuova interrogazione al riguardo per avere maggiori e più dettagliate informazioni utili anche al necessario confronto.
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 06.09.2011
OGGETTO INTERROGAZIONE
: Iter nuovo inceneritore di Vercelli.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD e componente la V Commissione consiliare (Ecologia, Ambiente ed Assetto del Territorio, Politica Energetica, Protezione Civile, Attività Economiche, Rapporti con l'AIAV-NORDIND)
PREMESSO CHE
· il vecchio inceneritore di Vercelli, situato in prossimità dell’abitato cittadino, è ormai in esercizio da più di 30 anni, almeno per quanto riguarda le prime due linee entrate in funzione nel lontano 1977;
· il vetusto impianto, situato su un area da bonificare, brucia attualmente circa 65.000 tonnellate/anno;
· la concessione con il gestore terminerà il 31 dicembre 2012.
CONSIDERATO CHE
l’Amministrazione comunale ha avuto poco prima della pausa estiva un incontro in Regione con l’Assessore all’Ambiente su questo problema importante sia per l’impatto ambientale, sia per i costi e non da ultimo per la salute dei cittadini.
VISTO CHE
· durante l’incontro è stato delineato il possibile futuro dell’inceneritore cittadino;
· i tempi sono ormai stretti, mancando solo 16 mesi al 31 dicembre 2012, pertanto le ipotesi di lavoro si devono necessariamente basare su dati certi ed analisi approfondite.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
· di quanto si ipotizza essere la potenzialità (tonnellate/anno) del nuovo inceneritore di Vercelli;
· quali saranno i tempi per la costruzione;
· quali sono state le aree considerate e quale area è stata scelta per l’ubicazione della nuova struttura;
· quali saranno i costi di realizzazione e da chi saranno sopportati, vista anche la necessaria bonifica dell’attuale area;
· in attesa della costruzione del nuovo impianto d’incenerimento, a chi spetterà la gestione della vecchia struttura.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

CARD. BAGNASCO, QUESTIONE MORALE E' GRAVE E URGENTE



(ASCA) - Roma, 29 ago - ''C'e' bisogno di una grande conversione culturale e sociale, e coloro che hanno particolari responsabilita' rispetto alla vita pubblica, in qualunque forma e a qualunque livello, ma anche quanti hanno poteri e interessi economici, ne hanno il dovere impellente piu' degli altri, sapendo che, attraverso il loro operare, propongono modelli culturali destinati a diventare dominanti.
Anche per questa ragione la questione morale in politica, come in tutti gli altri ambiti del vivere pubblico e privato, e' grave e urgente, e non riguarda solo le persone ma anche le strutture e gli ordinamenti''. Sono le parole pronunciate stamani dal card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, durante la messa celebrata in occasione della festa della Madonna della Guardia.
''Nessuno puo' negare l'impegno generoso e la rettitudine limpida di molti che operano nel mondo della politica e della pubblica amministrazione, dell'economia, della finanza e dell'impresa; a loro va rinnovata stima e fiducia'' ha proseguito il cardinale. ''Cio' non di meno, la questione riguarda tutti come un problema non solo politico, ma culturale ed educativo. Non si tratta in primo luogo di fare diversamente, ma di pensare diversamente, in modo piu' vero e nobile se si vuole purificare l'aria, e i nostri giovani non siano avvelenati nello spirito. So bene che il compito e' arduo perche' si tratta di intaccare consuetudini e interessi vetusti - ha ribadito il card. Bagnasco -, stili e prassi lontani dall'essenziale e dalla trasparenza, dal sacrificio e dal dovere, ma e' possibile perche' la gente lo chiede e perche' e' giusto''.
Da qui l'appello a quanti hanno responsabilita' in ogni campo ed a tutti i livelli. ''Chi ha responsabilita' pubbliche oggi e domani - ha affermato il cardinale - ha questo primario dovere e onore: mettere in movimento delle decisioni puntuali e coraggiose perche' la 'cultura della vita facile' ed egoista ceda il passo alla 'cultura della serieta''''.

BENTORNATI DALLE VACANZE

Amsterdam, 10 agosto 2011
Casa di Anna Frank

TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA 3


Egregio Dott
Guido GABOTTO
Direttore di VercelliOggi.it
Fin da quando fu fatta andare sistematicamente deserta la prima convocazione del Consiglio Comunale nel lontano 2001 mi dichiarai da subito contrario ed osteggiai tale pratica indipendentemente dall’appartenenza politica di chi la ponesse in atto. Furono allora concordi con la mia posizione altri consiglieri di centrosinistra a cui si aggiunsero anche colleghi del centrodestra. Il centrodestra criticò pubblicamente questo escamotage, salvo poi, quando passò al governo della città, reiterarlo sino ad oggi. Questa pratica consiste in una “forzatura” di alcuni punti dello Statuto comunale, che regola anche i lavori del Consiglio. La votazione della Delibera di approvazione dello Statuto avvenne il 4 dicembre 1995 ed entrò in vigore il 29 marzo 1996, in seguito, precisamente nell’agosto 1998, vennero apportate alcune modifiche allo stesso. Addirittura il numero legale della seconda convocazione era normato da una legge del 1915. Come si vede tutte queste delibere non potevano certo essere state votate dal sottoscritto, in quanto entrai in Consiglio comunale solo nel 1999.
Ora le questioni formali della doppia convocazione possono appassionare chi come il sottoscritto è stato Vicepresidente del Consiglio o come il dott Cannata che, se non vado errato, ne è stato il primo Presidente. Ma ai cittadini credo che ciò interessi poco o nulla. A loro credo interessi solo che tale pratica venga eliminata, tagliando così i costi della politica.
Bene ha fatto mia moglie Adriana Sala ad appellarsi a tutti i colleghi Consiglieri affinchè eliminino questa pratica che mortifica lo stesso Consiglio, oltre a costare ai cittadini. Se ciò finalmente avvenisse, gli unici vincitori sarebbero solamente i cittadini vercellesi. Ora la decisione in merito spettano solo all’Amministrazione ed al Consiglio comunale.
Nel ringraziarLa per lo spazio che vorrà concedere a questa mia unica lettera auguro a Lei ed alla Sua redazione un buon lavoro ed una buona estate.

Ugo BREDDO
Vercelli, 22 luglio 2011

Vorrei aggiungere a proposito della risposta della consigliera Sala, che suo marito Breddo, mio carissimo amico, sosteneva il Sindaco Bagnasco e approvò la delibera che prevedeva la prima convocazione del consiglio comunale. Questo per poter approvare le delibere in seconda convocazione con maggioranza relativa. Quindi questo costo aggiuntivo della politica non è responsabilità del centro destra.
Cordiali saluti

Dott.Giuseppe Cannata
Consigliere comunale Pdl
Vercelli, 21 luglio 2011

INTERROGAZIONE 55





Un anno fa veniva approvata dal Consiglio comunale una mozione riguardante la commercializzazione e l'utilizzo della pillola abortiva RU486. La mia interrogazione di oggi vuole conoscere lo stato della sua applicazione soprattutto per quanto riguarda le azioni mirate di informazione e sensibilizzazione rivolte in particolare alle giovani generazione.
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 21.07.2011

OGGETTO INTERROGAZIONE: Applicazione della Mozione sulla commercializzazione e all’utilizzo della pillola abortiva RU486.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
nella seduta del Consiglio comunale del 21 luglio 2010 veniva approvata la “Mozione sulla commercializzazione e all’utilizzo della pillola abortiva RU486”
CONSIDERATO CHE
• la Mozione approvata: invitava il Governo a vigilare circa la conformità di tate nuova pratica alla vigente legislazione sull'interruzione di gravidanza ed, eventualmente, a impedirne l'utilizzo in caso di difformità o di accertati dubbi circa gli effetti sulla salute della donna;
• chiedeva alla Regione Piemonte di promuovere e sviluppare, in linea con il dettato dell'Art. 1 L. 194/78, i servizi sociali ed altre iniziative necessarie per prevenire l'aborto ed evitare che lo stesso fosse usato ai fini della limitazione delle nascite;
• impegnava la Giunta comunale per quanto di sua competenza, a promuovere anch'essa azioni di informazione e sensibilizzazione, rivolte in particolare alle giovani generazioni, mirate a chiarire le problematiche connesse all'interruzione della gravidanza, ai servizi di prevenzione, allo statuto del concepito ed alla sua tutela giuridica.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
• quali sono state le risposte ufficiali del Governo e della Regione Piemonte alla Mozione in oggetto;
• quali azioni mirate di informazione e sensibilizzazioni rivolte in particolare alle giovani generazioni sono già state intraprese da parte del Comune.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

DUBBI E PREOCCUPAZIONI DEI PENDOLARI SUL MATERIALE UTILIZZATO PER RIFODERARE I SEDILI DEI TRENI



Molti sono i dubbi e le preoccupazioni degli utenti i quali chiedono garanzie sul materiale plastico colorato utilizzato per rifoderare i vecchi sedili dei treni del servizio regionale in Piemonte. Il materiale plastico colorato a contatto con pelle, in questo primo periodo estivo e soprattutto nei casi di guasti al sistema di aria condizionata, dove le temperature interne delle carrozze raggiungono a volte anche i 35° procurerebbero a causa della sudorazione, fastidiosissimi disagi, quali pruriti e arrossamenti. I pendolari che ogni giorno utilizzano questo servizio, nutrono molte preoccupazioni sul materiale utilizzato e soprattutto si chiedono se i coloranti utilizzati nel processo di fabbricazione della pelle per rifoderare i sedili siamo a norma di legge e la loro provenienza.
Cesare CARBONARI
Portavoce comitato spontaneo pendolari Torino-Milano
Torino, 20 luglio 2011

POLITICA DIA SUBITO ESEMPIO CON TAGLIO COSTI


(ASCA) - Roma, 19 lug - ''Negli occhi, nella testa e nel cuore della gente non c'e' l'esempio credibile di una classe politica che prima fa sacrifici e poi li chiede agli altri, ai cittadini semplici. Non c'e' perche' nessuno si e' preoccupato di metterlo in cima alla lista delle cose da fare. Peccato'': lo scrive rispondendo alla lettera di un lettore, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, a proposito dei costi della politica. ''Chi fa politica - scrive - deve avere una indennita' adeguata di funzione'', ma ''continuo ad auspicare un deciso e ben visibile 'disboscamento' dei privilegi dei nostri rappresentanti elettivi e una rigorosita' addirittura arcigna nel regolare i rimborsi a eletti e partiti''. ''Ecco - conclude - perche' sogno un Paese con auto blu e scorte di polizia ridotte all'osso e riservate davvero alle piu' alte autorita' e alle figure piu' a rischio.
Ecco perche' aspetto in aula, e al si' corale, riforme degne di questo nome per far dimagrire la politica. Serve l'esempio. E non tra due o tre anni, ma adesso''.

TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA 2




Riporto integralmente le mie lettere e quella del Consigliere della PDL Giuseppe Cannata affinchè ognuno possa fare le proprie valutazioni.



Egregio Dott. Guido Gabotto
Direttore di VercelliOggi.it
In riferimento alla lettera del Consigliere Cannata, ritengo doverose alcune precisazioni. Anzitutto concordo pienamente col dott. Cannata quando afferma che la Finanziaria del governo Berlusconi ha confermato i privilegi della “casta” e sul fatto che i costi sono sempre a carico dei soliti noti.
Mi permetta di dissentire invece quando vengo additata come una che vuole dare lezioni di buona politica, non è proprio nel mio stile e non accetto imperativi. Preferisco invece praticare, per quanto mi è possibile, piuttosto che predicare la buona politica.
Era inoltre ben chiaro nella mia nota che auspicavo all’eliminazione della doppia convocazione con la conseguente riduzione dei costi, appellandomi a tutto il Consiglio nonché all’Amministrazione, affinchè ciò fosse reso possibile. La mia è una battaglia che sto conducendo da tempo, ponendo la questione sempre in termini tecnici, come risulta dagli atti. Tale posizione era già stata sostenuta prima di me da mio marito, Consigliere comunale di centro-sinistra con altri suoi colleghi.
Colgo l’occasione per una precisazione sulla mia collocazione politica: non sono mai stata iscritta, né nella prima , né nella seconda Repubblica ad un partito di sinistra ed il mio agire politico si ispira in gran parte al pensiero di un noto politologo gesuita.
Spero di non aver tediato troppo i Suoi lettori, i quali soprattutto oggi, a proposito della riduzione dei costi della politica, credo che si aspettino solo fatti.
RingraziandoLa per lo spazio che mi vorrà concedere, La saluto cordialmente
.
Adriana Sala Breddo
Vercelli, 19 luglio 2011

Vorrei rispondere alla consigliera Sala a proposito della finanziaria che ancora una volta ha confermato i privilegi della “casta”. I costi della finanziaria sono sempre a carico dei soliti noti,ovvero pubblico impiego.
L'escamotage della doppia convocazione del consiglio comunale è stato inventato da Bagnasco Sindaco e dalla sinistra,quindi non dia lezioni di buona politica ,Questa sinistra. Si ricordi inoltre che il primo decreto fatto dal governo Prodi fu quello di regalare cinque punti del Cuneo fiscale agli industriali,bella sinistra. Un mio consiglio invece è quello di vigilare sulle consulenze esterne.
Inutili, sugli assessori esterni espressione delle caste, ben sette su dieci, nominati dal Sindaco in nome della Democrazia.
Grazie per lo spazio.
Dott. Giuseppe Cannata
Consigliere comunale
Vercelli,18 luglio 2011