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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




UNA RISPOSTA NECESSARIA!

Egr Direttore,

mio malgrado mi trovo costretta ad intervenire sulle dichiarazioni rivolte alla mia persona del Presidente dell’AFM, quando mi indica come “grande dispensatrice di consigli” per l’azienda farmaceutica cittadina. Non dispenso consigli, ma come è mio dovere di Consigliere comunale, esprimo le mie valutazioni, basate sui dati, sulla lettura di testate specialistiche e sul confronto con persone che conoscono il settore. Si può essere d’accordo oppure no su ciò che ho affermato, ma io rispetto anche nei modi le posizioni altrui, purtroppo non sempre questo metodo viene applicato da altri.
Devo dire quindi necessariamente che il Presidente non ha ben capito le mie dichiarazioni. Secondo il Presidente io vorrei l’apertura di una nuova parafarmacia, proprio io che sono intervenuta sulla parafarmacia di Piazza Municipio con interrogazioni ed interventi in Consiglio comunale fin dal 2009. Interventi “suaviter in modo” ma “fortiter in re”, nei quali avevo stigmatizzato scelte che non condividevo e di cui oggi stiamo ancora pagando lo scotto. Ero già allora edotta della situazione, senza che nessuno si senta in dovere di rendermi edotta oggi, infatti ne intravedevo le nefaste conseguenze in termini economici, quando ancora la parafarmacia comunale veniva indicata come “un gioiello”.
In tutti i miei interventi non ho mai proposto o auspicato la riapertura di una nuova parafarmacia, anzi in Consiglio ebbi a dire “Mi auguro che in futuro operazioni del genere non si ripetano più”. I testi sono pubblici sul mio blog, in modo che i cittadini possano verificare le mie posizioni che non propongono, come invece mi viene erroneamente attribuito, nulla di “insensato o quanto meno di molto azzardato” per le casse pubbliche.
Ho citato ultimamente, e solo come esempio, la nuova parafarmacia della catena Essere Benessere, che dovrà aprire presto in città, in qualità di potenziale nuovo concorrente dell’AFM nel settore parafarmaco, venduto nelle attuali farmacie comunali. Infatti questo settore in futuro rivestirà sempre una maggiore importanza nei bilanci, come è stato anche evidenziato proprio in questi giorni da esponenti nazionali di Ferderfarma, considerando la sempre maggiore riduzione dei margini sui farmaci del SSN, nonché la distribuzione diretta e la distribuzione per conto.
Di fronte a nuovi e complessi scenari e a nuovi competitor, occorre fare delle attente analisi ed agire di conseguenza. Ci sono varie possibilità di intervento, senza dover aprire una nuova parafarmacia con i relativi costi, cosa che ripeto non volevo allora ne tantomeno oggi. Citare non vuol dire invitare ad aprire. E’ quindi evidente che non sono certo io che propongo azzardi, anzi li ho sempre criticati e combattuti.
Colgo invece l’occasione, in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, nel quale anche la salute per un numero sempre crescente di persone è un lusso, di rinnovare un invito: che l’AFM sappia porre in essere ulteriori iniziative volte ad alleviare questo problema. Ciò non vuol dire, onde evitare incomprensioni, che l’AFM non abbia fatto nulla ma, vista la grave situazione, occorrerebbe fare di più.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 12 luglio 2012