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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




INTERVENTO IN AULA

ABBANDONO DEI RIFIUTI PER STRADA - Concordo pienamente circa le sanzioni da comminare nei confronti di coloro che abbandonano i rifiuti lungo le strade. Ritengo infatti che le sanzioni siano anche utili a dissuadere quei cittadini che potrebbero emulare tali comportamenti, confidando nell’impunibilità (214 violazioni nel periodo aprile-settembre 2012).
Condivido anche tutte quelle azioni che mirano ad accrescere il senso civico della cittadinanza in materia ambientale, visto che l’argomento era stato al centro di mie precedenti interrogazioni. Anzi spero che tali iniziative vengano sempre più incrementate.
Non posso che constatare che le segnalazioni e le lamentele ai giornali sono purtroppo costanti, settimana dopo settimana, e riguardano sia il centro, sia la periferia. Da quanto risulta dagli articoli dedicati al problema, si intravede un comune denominatore: in molti casi si interviene solo dopo una precisa segnalazione di cittadini.
In un articolo, ad esempio, si citava che cumuli di immondizia risultavano abbandonati da una settimana in Largo Giusti, ma la zona veniva sgomberata solo quando un cittadino ne informava il Comune.
Un altro articolo riportava che alcuni cittadini, in altra zona ed in un altro momento, avevano fotografato un cumulo di immondizia il mercoledì, il sabato ed il lunedì successivo e, in questo intervallo di tempo, nulla era cambiato se non in peggio. Solo dopo la segnalazione ai Vigili, si era provveduto alla rimozione.
Anch’io ho potuto notare vari cassonetti per la raccolta della plastica e del vetro, posizionati in diverse zone, circondati per giorni da cumuli di immondizia abbandonata. Alcuni cittadini mi hanno inoltre fatto notare che molto spesso l’immondizia viene abbandonata nelle vicinanze degli stessi cassonetti lungo le strade.
Se penso poi ad una vicina città, con percentuali rilevanti di raccolta differenziata, nella quale mi reco per lavoro settimanalmente e nella quale non vedo simili situazioni, credo che sia necessario intervenire al più presto. Mi domando: possibile che in questa città non vi siano cittadini incivili? Sono arrivata alla conclusione che è impossibile che non ve ne siano, ma il sistema di raccolta adottato è riuscito a neutralizzarli.
Infine, se è da apprezzare la disponibilità dell’Assessore competente, che mette a disposizione una propria mail e un numero di cellulare, non credo che questo basti per essere incisivi in una città capoluogo, dove sono già a disposizione i numeri sia di Atena, sia della Polizia municipale. Penso che una simile iniziativa possa essere incisiva in un piccolo paese, dove non esistono i centralini di servizio prima citati e comunque in presenza di casi limitati. Questo fatto dimostra quindi il livello a cui è giunto il problema e che è ormai improcrastinabile riorganizzare il servizio in modo più efficiente. Ricordo da ultimo che, come gruppi di minoranza, avevamo proposto una soluzione al problema, purtroppo non accettata.
Adriana SALA BREDDO
Consiglio comunale del 31 ottobre 2012

INTERROGAZIONE 84

Ho sempre creduto che aver cura delle piccole esigenze del singolo cittadino come se fosse un affare importante fosse un buon metodo di politica. Non ho mai avuto quindi remore ad interessarmi dei piccoli problemi.Sembra proprio che sia crescente il numero di persone che ricorrono ai mezzi di informazione per denunciare delle piccole criticità, lamentando a volte di non essere stati sufficientemente ascoltati in precedenza. Pertanto ho chiesto al Sindaco se è possibile attivare sulla home page del Comune un’apposita sezione, facilmente visibile, da dedicare alla segnalazione dei piccoli problemi. L’utilizzo di internet infatti velocizzerebbe la comunicazione e la successiva risoluzione dei problemi. Si avrebbe altresì la sicurezza che la segnalazione venga trasmessa alla persona giusta, per ottenere una risposta ed una soluzione. Questo fatto, a mio avviso, andrebbe nella direzione di avvicinare sempre più il cittadino al Comune.
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 24.10.2012
OGGETTO INTERROGAZIONE: Sezione internet dedicata ai piccoli problemi.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
a volte i cittadini ricorrono ai mezzi di informazione per denunciare alcuni piccoli ma per loro importanti problemi: dalle buche lungo i marciapiedi, agli alberi non potati che invadono balconi e finestre, alle ormai quasi quotidiane lamentele per l’immondizia abbandonata per strada.
CONSIDERATO CHE
alcuni ricorrono ai mezzi di informazione poiché lamentano anche di non essere stati sufficientemente ascoltati in precedenza.
VISTO CHE
l’utilizzo di internet trova sempre più spazio tra la popolazione e questo mezzo potrebbe essere utile per avvicinare sempre più il cittadino al Comune, velocizzando nel contempo la comunicazione e la risoluzione del problema.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
se sulla Home Page del Comune si intende creare un’apposita sezione facilmente visibile, attraverso cui comunicare i piccoli problemi, facilitando nel contempo il cittadino, che a volte non sa a chi rivolgersi all’interno del Comune, ma anche il Comune stesso, che in questo modo potrebbe essere tempestivamente e correttamente informato della situazione.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

PARTECIPAZIONE CIVICA

Il dibattito della partecipazione dei cittadini alla vita politica del Paese è un problema non nuovo, anzi ne discutevano già gli antichi Greci. Ci è sembrato importante oggi soffermarci su questo aspetto poiché di grande attualità, visti i molteplici e noti fatti che tendono ad allontanare sempre più i cittadini dalla vita politica.
Dobbiamo partire da un dato incontestabile, che è sotto gli occhi di tutti. Da molto tempo la politica italiana è gravemente inferma, né si vedono segni di miglioramento, anzi sembra anche che negli ultimi tempi tenda a peggiorare ulteriormente.
In questo modo si è diffusa e si sta sempre più diffondendo nel Paese, una cultura “anti-politica”, che si manifesta soprattutto nel disinteresse dei cittadini per la politica e la partecipazione alle cose pubbliche; ma bisogna fare attenzione, poiché così si minano le basi stesse della nostra democrazia!
Pertanto è diventato urgentissimo reagire a questo clima che avviluppa un po’ tutti e paralizza le migliori energie. Bisogna fare qualcosa per restituire un’anima alla politica, tornare a viverla come vocazione, come progetto ideale, come servizio, come ricerca leale del bene comune.
Da qui l’esigenza di atti di una politica nuova, che sappia coinvolgere i cittadini a partire proprio dalle città, per dare vita ad una dimensione progettuale “dal basso”. Abbiamo quindi focalizzato la nostra attenzione sul Comune.
Il Comune è l’ente più vicino ai cittadini, sia in senso fisico, sia in quanto percepito da essi come il più vicino ai propri problemi e bisogni. Il Comune è quindi, a nostro avviso, uno dei punti fondamentali per riavvicinare i cittadini alla vita politica.
In Italia vi sono più di ottomila Comuni, ovvero la più grande e diffusa “rete politica”. Proprio nei Comuni si parla il più semplice e comprensibile linguaggio politico. Ci si interessa infatti anche delle buche delle strade o di un lampione spento, ma come già diceva Don Sturzo “Aver cura delle piccole oneste esigenze del singolo cittadino come se fosse un affare importante è un buon metodo di politica”.
L’altro punto fondamentale è che nei Comuni vi sono migliaia di Amministratori, ovvero la più grande “rete di ascolto” delle esigenze dei cittadini. Ed affinchè quest’ascolto sia efficace, ci piace citare un pensiero del nostro Arcivescovo Padre Enrico, espresso durante un incontro con gli Amministratori alla vigilia della Pasqua di alcuni anni fa e riportato nel suo volume “Cinque pani per il bene della citta”. Padre Enrico scriveva: “un atteggiamento di ascolto della gente; quell’ascolto non enfatizzato nella stagione elettorale, ma quotidiano, che avvicina alla città, ai problemi reali”.
Occorre però aggiornare, sviluppare e migliorare queste due reti fondamentali per la partecipazione civica e per riavvicinare i cittadini alla politica. Tantissimi sono gli aspetti che si possono prendere in considerazione e meritano un approfondimento. Come laboratorio ci siamo soffermati su cinque punti:
Il Comune – E’ la casa di tutti i cittadini, è il primo luogo dove si incontra la politica in senso lato. Pertanto deve essere, oggi più che mai, una struttura efficiente e facilmente accessibile, sotto tutti i punti di vista. Il cittadino vi deve trovare un ambiente accogliente e chiaro nelle informazioni. Il Comune deve essere percepito come un luogo dove poter trovare aiuto, in nessun modo deve essere percepito come un ostacolo o, ancora peggio, un problema. Quanto più questi incontri saranno percepiti come positivi, tanto più vi sarà la possibilità di rivalutare la partecipazione civica. Possono venire in aiuto anche le moderne tecnologie per portare il Comune nelle case. Molti edifici sono vecchi ed occorre quindi intervenire sugli aspetti architettonici, così come sugli aspetti riguardante la comunicazione.
Trasparenza amministrativa – Oggi più che mai questa casa deve essere trasparente in tutte le sue stanze, da quelle della Giunta a quelle del Consiglio comunale, composto da maggioranza e minoranza, a rappresentare l’intera comunità e quindi ciascun cittadino. Occorre rilanciare il ruolo e l’immagine di quest’organo, permettendo, al tempo stesso, al cittadino di verificare l’impegno di chi ha eletto. Sicuramente internet potrebbe essere di molto aiuto, poichè permetterebbe la trasmissione delle sedute del Consiglio comunale, allargando in tal modo la base di chi lo vuole seguire. Sempre nell’ottica della massima trasparenza, l’utilizzo di internet, nel contempo, permetterebbe anche la pubblicazione degli emolumenti percepiti durante il mandato dai Consiglieri comunali e delle loro attività (Presenze, Interrogazioni, Mozioni e Ordini del Giorno in qualità di primi firmatari).
Costi della Politica Comunale - In questo particolare momento di grave e lunga crisi economica, è necessario ridurre e razionalizzare i costi senza indugio alcuno, anche a livello locale, come sta avvenendo per tutti gli altri settori economici. A questo proposito citiamo come esempio l’obbligo per i piccoli Comuni di svolgimento dei servizi pubblici in forma associativa a fronte di sempre minori risorse a disposizione (amministrazione, edilizia scolastica, trasporti pubblici, ecc.).Ma ancor più importante è che proprio nei Comuni si formano gli elementi della futura classe politica nazionale. Se già in questa sede si mettono in pratica la sobrietà e la passione per il servizio alla collettività, sarà più facile perseguirle anche in ruoli superiori. Diventa pertanto necessario stilare orivedere, su severe basi di sobrietà ed eticità, delle linee di “best practice” per l’attività degli Amministratori.
La Formazione - Oggi in tutte le categorie è sempre più importante la formazione continua per la dinamicità dei cambiamenti. A ciò non possono sottrarsi neppure coloro che vogliono vivere la politica come vocazione, come progetto ideale, come servizio, come ricerca leale del bene comune. Amministratori più preparati ed informati non possono che giovare ai cittadini e favorire la partecipazione alla vita politica.
Avvicinare i giovani alla vita politica - Per riavvicinare i cittadini alla vita politica-amministrativa è fondamentale l’esigenza di ripartire anzitutto dai giovani, attraverso un progetto di lungo respiro, che coinvolga gli alunni, dalle scuole elementari sino alle superiori.Prendendo spunto dalle iniziative già intraprese con successo nei passati anni in vari Comuni, ma in modo saltuario (Consiglio comunale dei ragazzi, Premio Consiglio comunale e visite al Comune...), si dovrebbe invece realizzare un serio percorso da costruire insieme alle scuole, che potrebbe essere coordinato dalla Presidenza del Consiglio comunale, al fine di favorire almeno tre incontri con il Comune, con varie modalità a seconda dell’età degli studenti: uno durante le ultime due classi delle elementari, uno durante le scuole medie e l’ultimo durante i primi due anni di superiori.
Relazione di Adriana e Ugo Breddo
Vercelli, 13 ottobre 2012

INTERROGAZIONE 83

E’ un dato di fatto che si sta registrando un costante aumento dei cittadini che si spostano in bicicletta. Questa situazione, come il fatto che si sono vendute in Italia più biciclette che automobili, complice anche la difficile situazione economica, è stato evidenziato durante i recenti Stati generali della Bicicletta e della Mobilità nuova. L’evento nazionale promosso da Anci, Legambiente, Fiab e #salvaiciclisti e con l’adesione della Presidenza della Repubblica, per parlare di mobilità nuova, ciclabilità e qualità urbana, ma soprattutto per dar vita a cambiamenti concreti basati su impegni vincolanti per le Amministrazioni.
Ho notato che in alcune zone le rastrelliere per le biciclette sembrano non essere più sufficienti a far fronte alle esigenze dei ciclisti, persino in questo periodo autunnale. Riterrei pertanto primario l’obiettivo di aumentare le rastrelliere nei pressi delle scuole superiori per favorirne l’uso già da giovani. Questo stesso obiettivo del resto era già stato inserito a suo tempo nel programma del candidato sindaco che avevo appoggiato e nella cui compagine sono stata eletta, per questo ho sottoposto al Sindaco un’interrogazione al riguardo.
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 10.10.2012
OGGETTO INTERROGAZIONE: Posizionamento rastrelliere per biciclette.
La sottoscritta Adriana Sala Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
a Reggio Emilia si sono svolti gli Stati generali della Bicicletta e della Mobilità nuova. L’evento nazionale è stato promosso da Anci, Legambiente, Fiab e #salvaiciclisti e con l’adesione della Presidenza della Repubblica, per parlare di mobilità nuova, ciclabilità e qualità urbana, ma soprattutto per dar vita a cambiamenti concreti basati su impegni vincolanti per le Amministrazioni.
CONSIDERATO CHE
durante il convegno è emerso che si registra un costante aumento dei cittadini che si spostano in bicicletta, basti pensare che nel 2011 in Italia si sono vendute più biciclette che automobili. Appare quindi importante intervenire per rispondere ai crescenti bisogni del sempre maggior numero di ciclisti circolanti.
VISTO CHE
in taluni punti delle città le rastrelliere posizionate risultano non essere sufficienti alle richieste, costringendo alcuni cittadini a lasciare le loro biciclette appoggiate ad alberi, lampioni o ai muri delle case.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
se sono in previsione, prima della prossima primavera, posizionamenti di ulteriori rastrelliere per le biciclette in alcune zone della città, come ad esempio le scuole superiori, la stazione ferroviaria, l’ospedale e in centro città, allo scopo di favorire l’utilizzo della bicicletta.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO