
5-04602 Bobba: Scarsa qualità dei servizi ferroviari nel territorio piemontese e mancata promozione della libera concorrenza tra le società di trasporto passeggeri Trenitalia e Arenaways.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
In merito alla problematica in esame su cui il Governo ha già avuto modo di rispondere più volte, da ultimo, con la question time dell'On.Di Biagio discussa in data 18/05/2011, ritengo doveroso porre l'attenzione sul fatto che, ai sensi dell'articolo 59 della legge 23 luglio 2009, n. 99, che recepisce quanto stabilito dalla Direttiva 2007/58/CE, lo svolgimento dei servizi ferroviari passeggeri in ambito nazionale, ivi compresa la parte dei servizi internazionali svolta sul territorio italiano, può essere soggetto a limitazioni nel diritto di far salire e scendere passeggeri in stazioni situate lungo il percorso del servizio, nei casi in cui il loro esercizio possa compromettere l'equilibrio economico di un contratto di servizio pubblico in termini di redditività di tutti i servizi coperti da tale contratto.
Senza dilungarmi oltremodo sulle ampie e circostanziate motivazioni, già peraltro esternate in risposta ai predetti atti ispettivi, pongo l'attenzione sul fatto che, alla luce della vigente normativa, la decisione assunta dall'Ufficio per la Regolazione dei Servizi Ferroviari, in merito ai servizi richiesti dalla Società Arenaways, si è dimostrata essere legittima, motivata e ragionevole tanto che, il Tar Lazio, cui era stato presentato ricorso, ha respinto la richiesta di sospensiva.
In merito alla richiesta di intervento diretto sulla questione non posso che rammentare che non è nelle facoltà dell'organo politico modificare e/o revocare decisioni assunte dagli apparati amministrativi sulla base di precise disposizioni di legge se non, qualora se ne ravvedesse la necessità, con la modifica della stessa normativa.
Al proposito, ribadisco anche in questa sede che, in virtù della vigente normativa, spetta alle Regioni e non al Ministero definire contenuti e modalità dei contratti di servizio pubblico per il trasporto regionale e che, solo l'attivazione da parte delle Regioni di gare per l'affidamento dei contratti di servizio pubblico, garantirà il potenziamento della libera concorrenza e la salvaguardia dei cittadini-utenti.
Infine, in relazione ai segnalati disservizi, ritardi, assenza di manutenzione, di pulizia e di sicurezza, ritengo opportuno depositare una dettagliata relazione, richiesta a Ferrovie dello Stato, in merito alle suddette contestazioni dalla quale emerge un investimento previsto, nei prossimi 6 anni, di 280 milioni di euro per il rinnovo del parco rotabili oltre a vari altri interventi, alcuni dei quali in avanzato stato di esecuzione, tesi ad un innalzamento del livello di qualità del servizio prestato.
Luigi BOBBA (PD), replicando, si dichiara completamente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, dalla quale si evince che viene impedita la libera concorrenza nei servizi ferroviari di collegamento tra Lombardia e Piemonte. Infatti, da un lato, l'attuale amministrazione regionale ha revocato una gara che era stata precedentemente predisposta dalla ex presidente della Regione Piemonte - volta a favorire la liberalizzazione del mercato ferroviario, come richiesto dalla disciplina europea in materia - dall'altro, è stato impedito ad un operatore privato, a cui è stata rilasciata l'autorizzazione ad esercitare il servizio ferroviario passeggeri, di operare nelle stazioni intermedie, nelle quali notoriamente si raccoglie la più rilevante quantità di utenti. In conclusione, ritiene che l'atteggiamento del Governo testimoni un sostanziale disinteresse nei confronti della liberalizzazione dei servizi ferroviari passeggeri, del conseguente miglioramento della qualità dei servizi stessi per i pendolari che ne usufruiscono e della volontà di favorire la società Trenitalia, che, in assenza di concorrenza, non ha alcuno stimolo a migliorare la propria offerta ferroviaria.
Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
In merito alla problematica in esame su cui il Governo ha già avuto modo di rispondere più volte, da ultimo, con la question time dell'On.Di Biagio discussa in data 18/05/2011, ritengo doveroso porre l'attenzione sul fatto che, ai sensi dell'articolo 59 della legge 23 luglio 2009, n. 99, che recepisce quanto stabilito dalla Direttiva 2007/58/CE, lo svolgimento dei servizi ferroviari passeggeri in ambito nazionale, ivi compresa la parte dei servizi internazionali svolta sul territorio italiano, può essere soggetto a limitazioni nel diritto di far salire e scendere passeggeri in stazioni situate lungo il percorso del servizio, nei casi in cui il loro esercizio possa compromettere l'equilibrio economico di un contratto di servizio pubblico in termini di redditività di tutti i servizi coperti da tale contratto.
Senza dilungarmi oltremodo sulle ampie e circostanziate motivazioni, già peraltro esternate in risposta ai predetti atti ispettivi, pongo l'attenzione sul fatto che, alla luce della vigente normativa, la decisione assunta dall'Ufficio per la Regolazione dei Servizi Ferroviari, in merito ai servizi richiesti dalla Società Arenaways, si è dimostrata essere legittima, motivata e ragionevole tanto che, il Tar Lazio, cui era stato presentato ricorso, ha respinto la richiesta di sospensiva.
In merito alla richiesta di intervento diretto sulla questione non posso che rammentare che non è nelle facoltà dell'organo politico modificare e/o revocare decisioni assunte dagli apparati amministrativi sulla base di precise disposizioni di legge se non, qualora se ne ravvedesse la necessità, con la modifica della stessa normativa.
Al proposito, ribadisco anche in questa sede che, in virtù della vigente normativa, spetta alle Regioni e non al Ministero definire contenuti e modalità dei contratti di servizio pubblico per il trasporto regionale e che, solo l'attivazione da parte delle Regioni di gare per l'affidamento dei contratti di servizio pubblico, garantirà il potenziamento della libera concorrenza e la salvaguardia dei cittadini-utenti.
Infine, in relazione ai segnalati disservizi, ritardi, assenza di manutenzione, di pulizia e di sicurezza, ritengo opportuno depositare una dettagliata relazione, richiesta a Ferrovie dello Stato, in merito alle suddette contestazioni dalla quale emerge un investimento previsto, nei prossimi 6 anni, di 280 milioni di euro per il rinnovo del parco rotabili oltre a vari altri interventi, alcuni dei quali in avanzato stato di esecuzione, tesi ad un innalzamento del livello di qualità del servizio prestato.
Luigi BOBBA (PD), replicando, si dichiara completamente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, dalla quale si evince che viene impedita la libera concorrenza nei servizi ferroviari di collegamento tra Lombardia e Piemonte. Infatti, da un lato, l'attuale amministrazione regionale ha revocato una gara che era stata precedentemente predisposta dalla ex presidente della Regione Piemonte - volta a favorire la liberalizzazione del mercato ferroviario, come richiesto dalla disciplina europea in materia - dall'altro, è stato impedito ad un operatore privato, a cui è stata rilasciata l'autorizzazione ad esercitare il servizio ferroviario passeggeri, di operare nelle stazioni intermedie, nelle quali notoriamente si raccoglie la più rilevante quantità di utenti. In conclusione, ritiene che l'atteggiamento del Governo testimoni un sostanziale disinteresse nei confronti della liberalizzazione dei servizi ferroviari passeggeri, del conseguente miglioramento della qualità dei servizi stessi per i pendolari che ne usufruiscono e della volontà di favorire la società Trenitalia, che, in assenza di concorrenza, non ha alcuno stimolo a migliorare la propria offerta ferroviaria.
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