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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




IL CROCIFISSO NELLE AULE


Alla c.a.
On.le MARIASTELLA GELMINI
Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca -
Palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione,
Viale Trastevere, 76 - Roma
Alla c.a.
Dott. Francesco de Sanctis
Direttore generale MIUR - direzione regionale per il Piemonte
Via Pietro Micca, 20
10122 Torino
Alla c.a.
Dott. Antonio Catania
DIRIGENTE DELL’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE di VERCELLI
Via Giolito n. 1 – 13100 Vercelli
p.c
Ai Dirigenti Scolastici
Provincia di Vercelli - loro sedi
OGGETTO - Il crocifisso nelle aule – richiesta di verifica dell’ attuazione delle norme vigenti in materia .
I sottoscritti Egidio Archero , Adriana Sala in Breddo , Filippo Campisi, cittadini italiani, consiglieri comunali della città di Vercelli, gruppo Partito Democratico ,
- dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ,accogliendo il ricorso presentato da una cittadina italiana, ha sentenziato che «La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni»,
- dato atto che il governo italiano sta predisponendo ricorso contro la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo,
- dato atto che come consiglieri comunali abbiamo presentato nella seduta del 25 novembre 2009 una proposta a sostegno della presenza del crocifisso nelle aule scolastiche ,
- presa visione di norme e di pronunciamenti di organi giudiziari sul tema
* la presenza obbligatoria del crocifisso nelle aule scolastiche è prevista e contemplata dall’art. 118 del Regio Decreto del 30 aprile 1924 n. 965, nonché dal Regio Decreto del 26 aprile 1928 n. 1297;
* il Consiglio di Stato con parere n.63 del 24 luglio 1988, ha stabilito che le norme regolanti l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche non possono essere considerate implicitamente abrogate dalla nuova regolamentazione concordataria sull’insegnamento della religione cattolica, sul rilievo che “la croce, a parte il significato per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica,come valore universale, indipendentemente da specifica confessione religiosa”;
* la Direttiva del Ministero dell’Istruzione n. 2666, del 3 ottobre 2002, dispone che ogni Dirigente scolastico assicuri la presenza del crocifisso presso le aule scolastiche di propria competenza;
* il Consiglio di Stato con sentenza n. 556 del 13 febbraio 2006 ha ribadito che il crocefisso deve restare nelle aule scolastiche perché non è un simbolo meramente religioso, ma esprime tutti i valori civili di tolleranza, rispetto reciproco, valorizzazione delle persona affermazione dei suoi diritti e solidarietà, principi che”delineano la laicità nell’attuale ordinamento dello Stato”;
* il Tar del Veneto, con la recente sentenza n. 1110 del 17 marzo 2005, nel rigettare un ricorso contro l’esposizione pubblica del croce fisso, si è espresso con le seguenti parole: “Il crocefisso (…) può essere legittimamente collocato nelle aule della scuola pubblica, in quanto non solo non contrastante ma addirittura affermativo e confermativo del principio della laicità dello Stato repubblicano”;
ritenuto
- che tali atti rispecchino le nostre convinzioni etico- religiose
-che “il crocifisso nella molteplicità dei suoi significati può suggerire solo valori
positivi di inclusione, di comprensione reciproca, in ultima istanza di amore vicendevole “
come affermato dal cardinale Angelo Bagnasco ,Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo metropolita di Genova
-che sia compito degli organismi deputati al governo della scuola , attuare e verificare che le vigenti norme che disciplinano e regolamentano l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche delle scuola pubbliche di ogni ordine e grado , vengano rispettate ,
chiedono alle SS.VV. Ill.me , per quanto di competenza,
la verifica dell’attuazione delle norme vigenti in materia di esposizione del crocifisso nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado , con particolare riferimento alla città di Vercelli e alla provincia di Vercelli .
Rimangono in attesa di riscontro , il più possibile sollecito ,includendo in tale riscontro il riferimento ad atti o provvedimenti o qualsivoglia altra direttiva o circolare o atto pubblico che sia stato emanato dalla SS.VV. Ill,me ,dopo la sentenza della Corte Europea di Strasburgo .
Si ringrazia per la cortese attenzione e si rimane in attesa di risposta .
In fede
Egidio ARCHERO - Adriana SALA BREDDO - Filippo CAMPISI

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