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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




INTERVENTO IN AULA


LA PARAFARMACIA COMUNALE
Avevo inoltrato queste due interrogazioni poiché ero preoccupata per l’andamento della Azienda Farmaceutica Municipalizzata. Preoccupazione confermatami anche dalle affermazioni di un componente il Consiglio di amministrazione che ha annunciato pubblicamente che a causa delle difficoltà contingenti era stata avviata una politica di riduzione del personale di cinque unità. Questo è un fatto che non solo mi preoccupa, ma soprattutto mi dispiace per quelle persone.
Ovviamente sono diverse le cause di questa situazione di sofferenza per l’azienda, ma con queste interrogazioni ho voluto soffermarmi sulla parafarmacia comunale.
Nella prima interrogazione dove chiedevo quali altri locali erano stati valutati e quali erano state le considerazioni economiche, tecniche e commerciali che avevano portato alla scelta di detti locali per la della parafarmacia.
Nella risposta vengo a conoscenza che era stata avviata la trattativa con un solo studio immobiliare, a Vercelli sono presenti più di 15 studi immobiliari e poi che era stato visionato un solo locale, in cui tra l’altro sono stati necessari sensibili investimenti non solo in arredi, ma anche in lavori di manutenzione dell’edificio per una cifra di pochissimo inferiore ai 120mila euro (240 milioni delle vecchie lire).
Nonostante questi notevoli investimenti necessari alla ristrutturazione dei locali, l’A.F.M. riteneva tali locali idonei per l’ ottima posizione poichè di fronte alla posta centrale, in un luogo di passaggio, dotato di un parcheggio relativamente comodo. Giuste valutazioni queste, ma incomplete e non sufficienti credo per effettuare una scelta così importante.
Non ho trovato per esempio traccia nè nella risposta alla mia interrogazione nè nei bilanci di quelle che sono valutazioni fondamentali nel campo farmaceutico, come in ogni altro settore, ovvero le valutazioni sulla concorrenza. Infatti nel raggio di circa 300 metri dalla parafarmacia si trovano 7 delle 11 farmacie private che vendono sia il farmaco sia il parafarmaco. Ricordo che queste ultime sono farmacie storiche con una clientela fidelizzata e con un altissima professionalità. Quindi la scelta dei locali a mio avviso è stata quantomeno incomplete.
Il tema centrale della seconda interrogazione sempre legata alla parafarmacia era, visto il non brillante andamento nel 2008, conoscere quali iniziative commerciali specifiche erano state intraprese nel 2009, allo scopo di invertire il trend negativo che avrebbe impattato anche sulla vendita stessa dell’esercizio e quali risultati economici tali iniziative avevano apportato nel primo semestre 2009.
Ora nella risposta si legge che il CdA in data 6 agosto 2008 autorizza la parafarmacia a praticare prezzi speciali per acquisti rilevanti previa informazione scritta dal Direttore mi domando cosa si intende per rilevanti, devo acquistare due o duecento sciroppi per avere il prezzo speciale? Poi occorre attendere 13 mesi precisamente il 14 settembre 2009 per stabilire una nuova scontistica al fine di incrementare le vendite. In una situazione di sofferenza ed in un mercato nuovo e dinamico come quello in considerazione mi sembra che le decisioni non siano state proprio tempestive. Tra l’altro ricordo che non io, ma un responsabile dell’Associazione Nazionale Parafarmacie Italiane ha detto:” all’inizio in modo un pò sprovveduto si è pensato che vendendo prodotti con forti sconti ci sarebbe sta il successo assicurato. Ma non è così.”
Purtroppo dai dati comunicatimi vedo che è stata attuata solo una politica di scontistica i cui risultati del primo semestre non mi sono stati comunicati, ma che nel secondo semestre ha portato alla riduzione del personale.
Ora, vista la situazione, su questa parafarmacia tutto si può dire tranne che sia un gioiello.
A questo punto più che dichiararmi soddisfatta o non soddisfatta delle risposte ricevute mi dichiaro ancora preoccupata per l’andamento della parafarmacia comunale.

Adriana SALA BREDDO
Consiglio comunale del 3 febbraio 2010

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