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«Coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano. Noi cristiani non possiamo giocare da Pilato, lavarci le mani. Dobbiamo immischiarci nella politica, perché la politica è una delle forme più alta della carità perché cerca il bene comune»
Papa Francesco - Roma, 7 giugno 2013




INTERVENTO IN AULA

A.F.M. - Un Bilancio a luci ed ombre
Nel Bilancio dell’esercizio 2011 non posso non apprezzare la iniziative sociali sostenute dall’A.F.M., alcune di queste erano state proprio al centro di mie precedenti interrogazioni. In un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando anche la salute per alcune persone è un lusso. Servono perciò iniziative volte ad alleviare questi problemi, mi auguro anzi che siano sempre più implementate, compatibilmente con le risorse finanziare a disposizione ( Il Bilancio 2011 ha chiuso con un utile di 2405 euro )
Ma vorrei soffermarmi soprattutto su quello che è il “ core business” dell’azienda: il farmaco. Poiché ci troviamo in un periodo particolarmente difficile del settore farmaceutico, dovuto al trend negativo della spesa del SSN a causa delle decisioni politiche dei governi e per le riduzioni dei prezzi dei medicinali, compreso il crescente impatto dei medicinali equivalenti a seguito della scadenza dei più importanti blockbuster mondiali. Si tratta di farmaci con un fatturato superiore al miliardo di dollari. Occorre prestare a ciò particolare attenzione poiché non si vedono inversioni di tendenza nel futuro. Ribadisco che occorre prestare una particolare attenzione ai cambiamenti in atto del mercato anche a seguito delle liberalizzazioni, per cercare di trasformarli in opportunità e non trovarsi in difficoltà.
Nel capitolo Evoluzione della gestione, non trovo invece traccia di questi cambiamenti che sta attraversando il settore e dei modi per affrontarli. Cito solo ad esempio i “city store” della catena di parafarmacie Essere Benessere, che ha rilevato i negozi Blockbuster. Questi nuovi store stanno nascendo per soddisfare esigenze di salute e benessere in senso lato dai prodotti parafarmaceutici alla nutella, dagli integratori alla pasta, dalle creme doposole al giornale appena uscito dalla tipografia. I City store vanno proprio a competere sui prodotti da banco su cui l’Azienda sta cercando di incrementare le vendite. Un altro esempio di cambiamento riguarda la capacità di coprire nuove fasce orarie più remunerative, come già alcune farmacie private ma anche comunali stanno tentando di fare.
Ricordo che non compiere delle scelte o compierle in tempi e modi non opportuni porta a non produrre profitto.
Adriana SALA BREDDO
Vercelli, 23 maggio 2012

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